CHI SGONFIA L’ALLARME DEL GIORNALE DI SALLUSTI SU ARIANNA MELONI
"Parlare di “traffico di influenze” significa non aver letto il disegno di legge Nordio, che mette a questa fattispecie una serie di paletti che non ricorrono assolutamente nel caso in questione. Ridicolo, tutto. E tutto per fare la solita caciara". (Vitalba Azzollini, giurista)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 19, 2024
Reato di traffico di influenze. "La nuova versione stabilisce che non è punibile il “mediatore” che trae un vantaggio politico dalla sua azione (per esempio una nomina), ma solo quello che ne trae un vantaggio economico in denaro o altra utilità". (Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 19, 2024
LA REPUBBLICA DEI BERLUSCHINI
"Gli elettori di Forza Italia sono cattolici, moderati e indipendenti e non sono d'accordo con le posizioni di Matteo Salvini". (Maurizio Molinari, direttore del quotidiano Repubblica, che non sapevo fosse organo ufficioso del partito dei Berluschini)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 19, 2024
IL LIBERISMO AMERICANO
Nell’ambito del Chips act dell’amministrazione Biden, il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato un contributo da 1,6 miliardi di dollari per l’azienda di semiconduttori Texas Instruments.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 17, 2024
L’UNICO ASCENSORE SOCIALE? IL RAP. PAROLA DI MANAGER DEI RAPPER
"Il rap è l’unico ascensore sociale che in Italia funziona bene. Non esiste un altro settore economico o culturale in cui arrivi in cima con la semplicità del mercato e il riconoscimento generale che ha oggi chi fa rap". (Paola Zukar, manager di Marracash, Fabri Fibra e Madame)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 19, 2024
UN ESPRESSO PER I MANAGER
Essere intervistati da Emilio Carelli, direttore del settimanale L’Espresso. Che culo! pic.twitter.com/kJBsbR7Jqj
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 16, 2024
I PENSIERINI DI DE LUCA
«Ho sputato sangue. Mica ho preso i voti per il programma di partito. Il consenso lo hai se hai il rispetto della gente al di là della politica. Altrimenti ti buttano a mare». (Vincenzo De Luca)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 16, 2024
Pd. "I gruppi dirigenti per il 90% non rappresentano nulla nei territori. Estraneità totale alla militanza, alla fatica per la conquista del consenso. Vedo dirigenti sempre rilassati, sereni, la pelle morbida e vellutata. Come in vacanza". (Vincenzo De Luca)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 16, 2024
FANTOZZISMI AZIENDALI
Come è umana, lei. Mi viene da dire, fantozzianamente… pic.twitter.com/Yqi4VVkmYJ
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 16, 2024
LE GOOGLATE DEI FILO-GOOGLE
Sarebbe opportuno che prof, analisti e presidenti di centri studi che commentano la recente sentenza del giudice Usa su Google esplicitassero se hanno avuto contributi/consulenze da Google. Ok fare i liberisti, ma sarebbe gradito anche un minimo di dignità e di trasparenza.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 12, 2024
NUMERI OLEOSI
Nel 2023-24 la produzione mondiale di olio d’oliva è stata di circa 2,4 milioni di tonnellate. L’Unione europea rappresenta il 71,7% dell’output globale: dopo Spagna e Italia, arrivano la Turchia (8,7%) e la Tunisia (8,3%), che ormai hanno superato la Grecia. (Mediobanca-Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 13, 2024
In Italia la Puglia è la prima regione per produzione di olio d’oliva, con il 59,3%, di cui il 45,7% dalle province di Bari e Bat che dal 2013 hanno compensato i deficit produttivi delle province di Lecce, Brindisi e Taranto colpite duro dalla Xylella. (Mediobanca-Sole24ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 13, 2024
Export italiano di olio d'oliva. La metà si concentra in tre Paesi: Stati Uniti (29,1%), Germania (11,2%) e Spagna (10,6%). (Mediobanca-Sole24ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 13, 2024
L’ANTIMELONIANO DAGOSPIA SEMPRE PRO MELONIANO CHIOCCI
Dagospia e Il Foglio (tutti in massa alla recente festa di Chiocci), pur denunciando i misfatti di TeleMeloni, sono come un sol uomo a difesa del direttore del Tg1 e delle sue tesi. Evviva. pic.twitter.com/yiRa6UKIgH
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 13, 2024
GIORNALISMI
Il giornale di Confindustria è preoccupato per la libertà di stampa in Europa. Ohibò, poffarbacco. pic.twitter.com/ddPDwECVNa
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) August 12, 2024
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ESTRATTO DEL COMMENTO DI SALLUSTI CONTRO RENZI SUL GIORNALE:
In un lungo post Matteo Renzi ha ieri detto la sua sull’ipotesi – anticipata da questo Giornale – che Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, stia per essere raggiunta da un avviso di garanzia per traffico di influenze in base a indiscrezioni stampa del Fatto Quotidiano e Repubblica politicamente amplificate da esponenti politici del suo partito. Sulle sorelle Meloni Renzi dice che «vedono fantasmi», sul suo partito sostiene che non ha alcun ruolo in questa vicenda. In quanto ai fantasmi, Renzi dovrebbe ben sapere che esistono e che a volte si materializzano, soprattutto quelli che invece del lenzuolo vestono la toga. Ci ha scritto pure un bel libro, Il Mostro, sui suoi fantasmi in carne ed ossa che, cito dalla prefazione, «hanno arrestato i miei genitori con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i miei messaggi di WhatsApp». In quanto al fatto che il suo partito non abbia alcun ruolo in un eventuale complotto, beh dobbiamo intenderci sul senso della parola «ruolo». Un ruolo può essere attivo, diciamo da proponente, oppure passivo tipo quello del complice. Ci sto, escludiamo entrambi. Ma resta un altro ruolo, quello dell’utile idiota che in buona fede cade nella trappola tesa da estranei. In questo senso, rilanciare in Parlamento come fatto politico rilevante suggestioni giornalistiche non comprovate che attribuiscono fatti specifici ad Arianna Meloni, sapendo che arrivano dagli stessi giornali che su di te, come si legge nel libro firmato da Renzi, «hanno scritto il falso in centinaia di articoli» appare quantomeno incauto e un po’ affrettato.