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Sgarbi

Le news su Chiocci, Dagospia, De Benedetti, Fagnani, Sgarbi, Pisicchio e Violante

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Chiocci, Dagospia, Elkann, Fagnani, Fini, Sgarbi, Mahmood, Pisicchio, Pontecorvo, Repubblica, Violante e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

BUON PRIMO MAGGIO

 

GIA’ NANI E BALLERINE NEL PARTITO IN FASCE DI MASSIMO GIANNINI

 

LA DONZELLA VIRTUALE AMATA DA DONZELLI

 

LA SOLITUDINE DI SALVINI SECONDO IL CORRIERE DELLA SERA

 

ABBASSO SGARBI, VIVA SGARBI. BOH…

 

CHI COSTRUIRA’ GLI STATI UNITI D’EUROPA

 

LE SCELTE DI OPEN SU FAGNANI

 

CHIOCCI MON AMOUR. FIRMATO: DAGOSPIA

 

LE AFFETTUOSITA’ GIORNALISTICHE DI DAGOSPIA

 

MA QUANTO SI ADORANO ELKANN E MONTEZEMOLO?…

 

I RICORDI BALLERINI DI DE BENEDETTI

 

VIOLANTE (MULTIVERSITY) IRROMPE SULLA PRIMA DEL CORSERA

 

REPUBBLICA PICCHIA UN SUO (EX) EDITORIALISTA

 

FRATELLI E FRATELLINI D’ITALIA

 

CARTOLINA DA BRUXELLES

 

CARTOLINA (ITALIANISSIMA) DAGLI STATI UNITI

 

GENTILONI SE STA’ A SMARCA’. AHO’ SEMO SEMPRE IN CAMPAGNA ELETTORALE…

 

IL PIZZINO DC DELLA FORMICA PISICCHIO

 

I PENSIERI DI MAHMOOD

 

VARIE ED EVENTUALI

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI START MAGAZINE SUL CASO FAGNANI-STRISCIA LA NOTIZIA:

Da giorni Striscia La Notizia ha puntato i riflettori sui gioielli della giornalista Francesca Fagnani, accusandola di pubblicità occulta. Lei si difende spiegando che si tratta solo di prestiti e che non c’è alcuna violazione del codice deontologico, ma il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, l’ha segnalata al collegio di disciplina.

L’ACCUSA DI STRISCIA LA NOTIZIA A FAGNANI

Abituata a incalzare lei gli ospiti nel suo vivacissimo salotto di Belve, questa volta Fagnani si è trovata dall’altra parte, con Striscia La Notizia che le ha chiesto spiegazioni sui, vistosi oltre che costosi, gioielli indossati nel suo programma in onda su Rai 2.

La giornalista è infatti accusata dal tg satirico di violazione del codice deontologico, in particolare, “dell’articolo 10 del Testo unico dei doveri del giornalista che vieta ai giornalisti di prestare nome, voce e immagine per iniziative pubblicitarie”, secondo quanto dichiarato da D’Ubaldo.

IL CASO LILLI GRUBER

Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, che afferma di aver “segnalato tutto al Collegio di disciplina” in seguito all’esposto del Codacons, si tratta di un episodio per cui era già stata ripresa in passato un’altra giornalista: Lilli Gruber, la quale era stata sanzionata con un avvertimento. Gruber, tuttavia, sostiene che i gioielli apparsi durante Otto e mezzo “sono di sua proprietà”.

“In questa situazione – rincara D’Ubaldo – in più c’è un’intervista della collega in cui ammette di indossare degli orecchini riconducibili a un marchio”. Il presidente dell’Ordine si riferisce alla video-intervista pubblicata a maggio 2023 sui social di Vanity Fair e ritrasmessa da Striscia.

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ESTRATTO DELL’ARTICOLO DI RONCONE DEL CORRIERE DELLA SERA SU SALVINI E VANNACCI:

La solitudine di Matteo Salvini. Il leader della Lega ieri a Roma ha presentato il suo libro assieme al neo candidato alle Europee, il generale Roberto Vannacci. Ma la prima uscita spalla a spalla dei due è stata disertata dai big del partito. Tra i presenti in sala il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e i fedelissimi del segretario.

Eccoli: Salvini avanti e il generale dietro. Il generale, un sorriso largo con tanti denti, è in abito blu, e blu è pure la cravatta (elegantissimo, altro che la vestaglietta con cui si fece fotografare dopo quel tuffo nel mare di Viareggio, che scatenò il web e divenne icona dei siti gay-friendly). Salvini presenta a Vannacci la sua fidanzata — Francesca Verdini indossa vezzosi occhiali da sole e una minigonna di pelle rossa (dopo tanto nero, un lampo di allegria) — e poi insieme salgono sul piccolo palco.

Il capo leghista cerca di fare lo spiritoso al momento della photo-opportunity — «Siamo una coppia luciferina per la sinistra» — ma si vede che è teso, nervoso. Nemmeno mezzo sguardo, sulla platea. Sa già tutto, gliel’hanno appena detto: Matteo, ci sono solo i nostri. I fedelissimi. Mancano i due capigruppo di Camera e Senato: Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Non c’è l’ex ministro Gian Marco Centinaio («Matteo, su Vannacci, ripensaci»). Non c’è il ministro Giancarlo Giorgetti (al suo «Il generale non è della Lega», Vannacci ha già risposto sprezzante: «Non mi interessa cosa pensa Giorgetti»). Dei governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, nemmeno a parlarne: la loro ostilità nei confronti del generale è nota da settimane.

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