GABRIELLI INTERROGA GABRIELLI…
"Il problema è che, come diceva il ministro Vittorio Colao, il 90 per cento delle banche dati pubbliche di questo Paese sono insicure". (Franco Gabrielli, ex capo della Polizia, già direttore dell’Aisi, e di fatto inventore dell’Agenzia per la cybersicurezza, a Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
"Bisognerebbe chiedersi: in questi anni che attività di controllo sono state effettuate?", dice a Repubblica Franco Gabrielli – ex capo della Polizia, già direttore dell'Aisi, ex sottosegretario ai Servizi con Draghi – che dovrebbe chiedere conto proprio a Gabrielli…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
CIAO SERVIZI, VI SERVE QUALCOSA? O MI DATE QUALCOSA?
"Trovato l’archivio delle spie: “Con il cellulare criptato Gallo parlava con i Servizi”". (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
L’AGENZIA DI FRATTASI E’ RIUNITA, TUTTO OK
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, l’organismo che fa capo a Palazzo Chigi e che è presieduto dal prefetto Bruno Frattasi sta svolgendo alcune riunioni per fare il punto della situazione. (Sole 24 ore)
Apposto, si stanno riunendo. Ottimo, evviva.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
IL VIMINALE DI PIANTEDOSI RASSICURA, TRANQUILLI…
Viminale. Interrogazioni illecite allo Sdi ne sono state fatte molte, ma – per quello che l’indagine ha riscontrato, ribadiscono al ministero – sono avvenute attraverso funzionari di varie forze di polizia che si sono prestati a farlo in cambio di denaro o altro. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
PALAZZO CHIGI IN AZIONE CON BUTTI, VAMOS CON UN’ALTRA AGENZIA
Nei prossimi mesi – e dico mesi – il governo non esclude (dicasi “non esclude”) di intervenire visti i dossier illegali. Parola di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Siamo a cavallo pic.twitter.com/tD96uQl9KP
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2024
PORTE APERTE NELLE BANCHE DATI BLINDATE
Dossieraggi. Dipendenti di Equalize adusi a pagare un poliziotto e un finanziere per far fare loro gli accessi abusivi allo Sdi. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
NOS DELLE MIE BRAME CHI E’ IL PIU’ SPIONE DEL REAME?…
Sarebbe bello sapere come vengano dati e gestiti i Nulla Osta di Sicurezza (NOS)…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
STUDI LEGALI ILLEGALI
Equalize. "Un capitolo dell’indagine riguarda le richieste di alcuni studi legali, che si sarebbero avvalsi della «centrale di dossieraggio», per ottenere «notizie o documenti segreti da sfruttare nell’ambito dei procedimenti in cui esercitano i loro mandati difensivi»". (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
LE RICHIESTUCCE DEGLI AVVOCATI GIANNI E ORIGONI
"Gli atti riportano una missiva inviata a Equalize da Gianni & Origoni studio legale, in cui si richiedono «accertamenti patrimoniali relativi al signor G.D.»". (Sole 24 ore)
G.D. è Gianni Dragoni giornalista del Sole 24 ore? Ah saperlo…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
A DEL VECCHIO JR NON BASTAVANO GLI OCCHIALI PER VEDERE
Eredità Del Vecchio, Leonardo Maria faceva spiare tutti i familiari. Secondo gli inquirenti Leonardo Maria avrebbe commissionato ad Equalize una fotografia completa dei redditi dei familiari e delle informazioni presenti nell’archivio delle forze dell’ordine. (Milano Finanza)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
NEI CIRCOLI PRO BOLKESTEIN NON SI GRADISCE LA BOLKESTEIN
Il voto delle commissioni Finanze e Giustizia della Camera sfiora l’unanimità quando in ballo c’è l’esclusione dei circoli sportivi dall’applicazione della direttiva europea Bolkestein per l’assegnazione delle concessioni demaniali. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 29, 2024
BERNABE’ PAPALE PAPALE SULLA NSA
“Le chat su Whatsapp finiscono nei server della Nsa”. (Franco Bernabé, ex amministratore delegato di Telecom)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2024
+++
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU EQUALIZE:
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, l’organismo che fa capo a Palazzo Chigi e che è presieduto dal prefetto Bruno Frattasi sta svolgendo alcune riunioni per fare il punto della situazione. Lo stesso Guardasigilli Carlo Nordio ha detto che «non siamo al sicuro. I malintenzionati — dice — sono sempre più avanti rispetto agli stessi Stati, sono riusciti ad hackerare persino il Cremlino, dobbiamo attivare gli sforzi per allineare la normativa vigente ma anche lavorare di fantasia».
A Palazzo Chigi il tema è particolarmente sentito. Ma c’è una consapevolezza: la banca dati Ced (si veda l’articolo in basso), è stata solo in parte bucata con metodi hacker. Si pensi che gli accessi abusivi erano compiuti con due modalità: una «manuale», nel senso che un funzionario infedele, dietro corrispettivo, utilizzava le proprie credenziali per esfiltrare le informazioni; la seconda più sofisticata e inquietante sotto il profilo della sicurezza nazionale e della tutela della privacy di milioni di persone, considerato che — almeno stando alle intercettazioni — alcuni documenti sono stati sottratti attraverso la violazione dei software.
Secondo il garante della Privacy, Pasquale Stanzione, «abbiamo creato una task force interdipartimentale che coinvolge i settori di competenza per individuare prontamente le attività da intraprendere e le maggiori garanzie a protezione delle banche dati».
+++
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DE LA STAMPA SU EQUALIZE:
In un cassetto della scrivania del superpoliziotto in pensione Carmine Gallo, per anni colonna portante dell’Antimafia milanese, era custodito anche un cellulare criptato. Ne è convinto il pm Francesco De Tommasi. E ancora lo cercano i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese che, nel pomeriggio di venerdì, quando sono scattati arresti e perquisizioni non lo hanno trovato.
Si legge, infatti, nella richiesta di misura cautelare che «il capo indiscusso» della presunta organizzazione, finito ai domiciliari col braccialetto elettronico, «ha anche la disponibilità di un telefonino criptato, che usa per le comunicazioni più riservate relative alle attività criminose del gruppo». Viene annotata in particolare la sintesi di una conversazione del 4 ottobre del 2022 «con agenti dei Servizi segreti», sottolinea il pm. È Gallo a spiegare al telefono «che tipo di servizi offrono e che tipo di accertamenti e consultazioni riescono a fare» alla Equalize. Si vanta che «rispetto ai loro sistemi, lo Sdi non è nulla». Poi, si legge ancora negli atti, Gallo «mostra con ogni probabilità il cellulare agli interlocutori» presenti in ufficio, spiegando che si tratta di «un telefono fuori rete» che non utilizza sistemi di messaggistica come WhatsApp e Signal «in quanto non sicuri».