REBUS VIVENDI IN TIM
Tim. Vivendi delude Merlyn e Bluebell: il gruppo francese, primo azionista di Tim, si astiene in assemblea e favorisce di fatto la vittoria della lista del cda, dunque la riconferma di Labriola, l'amministratore delegato contestato da Vivendi anche per la vendita della rete a Kkr
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
CHE COSA E’ SUCCESSO NELL’ASSEMBLEA TIM: CHI HA VINTO E CHI HA PERSO
L’ARIA DI BOCCHINO
Italo Bocchino dice a Repubblica di essere solo un "opinionista d'area". Dunque: Bocchino è direttore editoriale del Secolo d'Italia, organo già del Msi e ora della Fondazione Alleanza nazionale. Bocchino è anche nel cda della medesima Fondazione. Ma lui è solo opinionista…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
LE SBANDATE DI SALVINI
Autostrade, l’Authority stronca la riforma di Salvini. L’Autorità dei trasporti: “Il modello del ministro è la Pedemontana veneta, un fallimento”. (Fatto quotidiano, 20 aprile 2024)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
INDISCRETO
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è alacremente al lavoro su un disegno di legge di riforma del sistema concessorio autostradale che spezzerà le reni.. alla certezza del diritto italiano e comunitario…
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
LE SALINATE DI WEBUILD
"Ponte sullo Stretto e scarsa trasparenza: tabelle illeggibili e caratteri senza senso al posto dei dati di traffico". (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 22, 2024
LO SAPETE CHE IN ESSILOR-LUXOTTICA C’E’ UN PRESIDENTE OPERAIO?
“EssilorLuxottica, il genio del presidente operaio. Parla Francesco Milleri”. (Mf-Milano Finanza) pic.twitter.com/iw1f4LWUo5
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
COSE STRIANE IN LEONARDO?
Caso Striano. "Ci siamo occupati di Crosetto come nuovo potente, probabile ministro, le mie fonti in Leonardo mi hanno dato le cifre dei suoi compensi e ho cercato di verificarle". (Emiliano Fittipaldi, direttore del quotidiano Domani)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
POCO SCURO SU OSCURATI
«Scurati avrebbe letto il suo monologo tutto politico, di attacco al governo, davanti a 800mila spettatori, e nessuno se ne sarebbe accorto. Invece così ne hanno fatto un caso internazionale". (Italo Bocchino)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
"Mi pare che Giorgia Meloni abbia detto parole definitive, chi è stato ostracizzato o censurato non chiederà mai censure per altri. Secondo me, che non decido nulla al riguardo, Scurati deve poter andare in Rai e parlare liberamente". (Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
CARTOLINA DALLA BASILICATA
Con 7.157 preferenze ottenute in provincia di Potenza, Marcello Pittella (Azione, che ha sostenuto il governatore di centrodestra uscente e riconfermato Vito Bardi) è stato il candidato alla carica di consigliere regionale della Basilicata più votato. (Ansa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 23, 2024
CARTOLINA DA ROMA
Giubileo a 8 mesi al via: gli interventi in corso a Roma sono il 27% del totale. Su 231 misure 13 saranno stralciate, due sono concluse e 57 sono avviate. Il 9 maggio Papa Francesco leggerà la bolla d’indizione. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 22, 2024
CARTOLINA PER SAVONA
Consob. "Negli ultimi anni la Commissione non ha brillato nel suo operato. Da tempo fatica a svolgere i compiti che le competono e le difficoltà sono cresciute. L’attuale gestione si sta caratterizzando per le tante idee, ma per pochi interventi". (Edoardo De Biasi, Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 22, 2024
LIBERISTI AMERIKANI PRO TIKTOK
TikTok è per il 60% di grandi fondi come Blackrock, per il 20% dei fondatori (cinesi) e il resto dei dipendenti. Se per dire che un’azienda è sottoposta a «direzione e controllo» di uno Stato non si guarda solo alla proprietà, allora può valere tutto o quasi. (Mingardi, Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 22, 2024
C’E’ UN DOMANI PER VECCHIONI DE LA VERITA’
Oggi sul quotidiano Domani di De Benedetti l'unica pagina di pubblicità è quella di Bf, il gruppo guidato dall'amministratore delegato Federico Vecchioni che, a titolo personale, è il nuovo azionista della società editrice del quotidiano La Verità fondato e diretto da Belpietro.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) April 22, 2024
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Lancio Radiocor-Sole24ore:
Nell’assemblea dei soci di Telecom Italia, secondo quanto apprende Radiocor, il 24% ha votato per la lista presentata dal cda uscente che vede Pietro Labriola riconfermato come ceo e Alberta Figari come presidente. La lista di Merlyn, sempre stando a quanto si apprende, ha avuto il 2,3% mentre Bluebell l’1,1 per cento. Vivendi, primo socio con il 24% circa, ha annunciato ieri l’astensione dal voto sulle liste per il rinnovo del cda e su tutti gli altri punti, tranne che sulla lista per il collegio sindacale che la stessa media company ha presentato.
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SU TIM:
Vivendi sceglie di non votare la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Tim, società di cui è il primo azionista con il 23,75% e su cui 9 anni fa ha investito 4 miliardi, accumulando oltre 3 miliardi di perdite potenziali. Il colosso francese, che fa capo alla famiglia Bollorè, alla fine ha ceduto alle pressioni del ministero dell’Economia e del governo, che hanno puntato oltre 2 miliardi di soldi pubblici sulla rete al fianco di Kkr. Proprio il governo – attraverso Cdp ( 9,8% di Tim) – ha sostenuto il rinnovo dell’attuale management guidato da Pietro Labriola.
Mercoledì scorso si è tenuto un incontro ai sensi del Golden Power, in cui sarebbero state fatte serie pressioni al gruppo francese perché rinunciasse a sostenere una delle due liste rivali a quella di Labriola. Un sostegno alle liste rivali avrebbe complicato il progetto della vendita della rete fissa, portato avanti negli ultimi due anni dallo stesso Labriola. Alla fine, il presidente del supervisory board, Yannick Bollorè, avrebbe preferito non schierarsi con una lista rivale. Vivendi si è astenuta su tutti i punti all’ordine del giorno: sul rinnovo del cda, ma anche sul l’approvazione del bilancio, sulla politica di remunerazione e sulla riduzione del cda da 15 a 9 membri, votando a favore solo della lista del collegio sindacale che ha presentato
. Il gruppo francese ha precisato che l’astensione non equivale al supporto di Labriola, «data la continuità con un consiglio durante il cui mandato il titolo ha perso metà del suo valore». Vivendi resta convinta che Labriola e parte del cda oggi rinnovato «sono responsabili di aver approvato la vendita della rete fissa a un prezzo che non riflette il pieno valore dell’asset, senza coinvolgere l’assemblea e il comitato parti correlate», e peraltro senza fornire «ad oggi informazioni complete e affidabili al mercato sull’operazione».
Lo scontro, che non ci sarà in assemblea, si sposta al Tribunale di Milano, dove il 21 maggio si terrà la prima udienza del ricorso che il gruppo francese «porterà avanti con decisione» utilizzando «ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti». L’astensione di Vivendi e la bassa affluenza in assemblea, che ieri è arrivata a circa 56% del capitale sociale, decreta la vittoria della lista presieduta da Alberta Figari e da Labriola.