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Sangiuliano

Le news su Abi, Dagospia, Sangiuliano, Elettricità Futura (Confindustria), Ntt e non solo

Che cosa si dice e che cosa non si dice su su Dagospia, Sangiuliano, Crosetto, Caltagirone, Cerasa, Confindustria, Ntt e non solo. Pillole di rassegna stampa

 

SIGNORINI UN VERO SIGNORE

 

ATTENTI ALLE UNGHIE

 

LA DIGOS SAPEVA DELLE PALLONATE DELL’INTER

 

CHI DIRIGERA’ LA REPUBBLICA DI CALTAGIRONE?

 

DOMANI SENZA UN DOMANI?

 

ACCIPICCHIA CHE CYBERSECURITY

 

HACKER DIPENDENTE DI NTT

Ntt Data dice: “Al momento non ci sono evidenze che suggeriscono l’utilizzo di infrastrutture o strumenti aziendali per le attività illecite contestate a Carmelo Miano e che non risultano ad oggi contestazioni a carico della società”.

DOSSIER TITOLI ALL’ABI

 

CARTOLINA DALLA SICILIA

 

CARTOLINA DAGLI STATI UNITI

 

CARTOLINA DALLA RUSSIA

 

PILLOLA CROSETTIANA

 

SALA NON SFIBRA

 

RANGERI O PALMERINI?

 

UN SOLE RIGOROSISSIMO

 

SCOSSE IN ELETTRICITA’ FUTURA (CONFINDUSTRIA)

LA COMUNICAZIONE DEL CAPO AZIENDA

 

I CONTENUTI DI DAGOSPIA CHE ATTIRANO TANTO BANCHE, ASSICURAZIONI E GRANDI AZIENDE (PUBBLICHE E PRIVATE)

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO SU ACN:

Era il 2021 quando un 21enne, genio dell’informatica prestato all’hackeraggio, bucava i sistemi del ministero di Giustizia, della Guardia di Finanza e di diverse procure. Ed è quindi almeno dal 2021 che lo Stato – inteso come magistrati, polizia giudiziaria, ministero, legati o informati su questa vicenda – è al corrente della propria vulnerabilità. Nello stesso anno, era l’agosto 2021, lo Stato si è dotato di un nuovo organismo che, di tutto questo, deve occuparsi: l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Ecco, a circa tre anni di distanza (usando come parametro l’inchiesta che ha portato all’arresto del presunto giovanissimo hacker) possiamo trarre qualche conclusione su come stiano andando le cose. Bene, dal punto investigativo, visto che la procura di Napoli è riuscita ad arrestare l’hacker in questione. E molto bene, dal punto di vista retributivo, a gran parte dei dipendenti dell’Acn che, il 15 luglio scorso, hanno potuto beneficiare della decisione presa dal loro ufficio risorse umane: una pioggia di “passaggi di livello economico” e “bonus di gratifica”. La previsione dell’Acn (che s’è in gran parte già realizzata nelle buste paga dei dipendenti) riguarda 27 bonus da 2.500 euro per i dipendenti del “segmento del direttore generale”, 33 bonus da 1.300 euro per il “segmento direttore”, 97 da 950 euro per il “segmento consigliere” e infine 158 bonus da 600 euro per il “segmento esperto”. E così è partita la valutazione che ha concesso in totale 304 bonus di gratifica. Alcuni dei quali multipli (c’è chi ne ha ricevuti persino 6). Ma le gratifiche perché sono state disposte? L’Acn risponde che si tratta di premi per la “abnegazione e lo spirito di sacrificio mostrato dai dipendenti durante le emergenze anche togliendo tempo alla famiglia”. C’è da augurarsi che abbiano fatto un miracolo negli ultimi mesi, visto che, per la gran parte dei casi, si tratta di dipendenti con appena un anno di servizio (qualcuno anche sei mesi). Intanto l’Osservatorio Cyber di “CRIF” registra un aumento del 10 per cento nel furto di dati sul dark web. E l’ultimo rapporto Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) del 2024 (che riguarda il 2023) è impietoso. Registra un incremento del 65% degli attacchi cyber in Italia rispetto al 2022. Non solo: l’11% degli attacchi che avvengono nel mondo riguardano l’Italia (nel 2021 era al 3,4% e nel 2021 al 7,6 %). Al primo posto, negli obiettivi degli attacchi in Italia, con il 19%, il settore Governo, Difesa e forze dell’ordine. Per il resto, è evidente che il processo di messa in sicurezza cybernetica dell’Italia sia abbastanza arenato. Dopo una prima spinta, per dotarsi in fretta di una strategia nazionale e un perimetro nazionale di sicurezza cibernetica, anche con i fondi del Pnrr, secondo gli ultimi rilievi, la Pubblica Amministrazione arranca.

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