REPUBBLICA SUPER CAFONAL CON DAGOSPIA
REPUBBLICA DI ELKANN VERY CAFONAL
Dagospia rilancia Dagospia che a Repubblica di Elkann diretta da Molinari spiega il giornalismo doc di Dagospia pic.twitter.com/xhQXA1vmse
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
COMIN A 5 STELLE
Da sempre in prima fila contro lobby e poteri economici che ruotano intorno alla politica, l'ex premier Conte ha deciso di affidare la gestione dell'Assemblea costituente M5s all'agenzia di comunicazione e lobbying Comin and Partners. (Foglio)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
L’ABI TAGLIA?
INDISCRETO
In Abi c'è attesa per una sorta di "piano industriale" che ha in cantiere il nuovo direttore generale. Si bisbiglia di tagli al personale.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
I GRILLI DEL FATTO
Vedo che il Fatto di Travaglio, criticando Grillo, auspica che il Garante dovrebbe lavorare gratis per M5s. Bene. Ma Grillo, quando il Fatto pubblicava i suoi post durante il governo Conte 1, lavorava gratis anche all'epoca? Boh.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
LA BONTA’ DEL CNEL DI BRUNETTA
"Cnel, è già Natale: alla segretaria personale di Brunetta 30mila euro in più in busta paga. I generosi benefit per la fidatissima Stefania Profili e la di lei figlia". (Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
META NON VUOLE RUSSARE
Meta bandisce Rt e altri media russi dalle sue piattaforme. La società proprietaria di Facebook e Instagram: al bando Rossiya Segodnya, Rt e altre entità correlate per attività d’interferenza straniera. (Sole24ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
LABURISMO MELONIANO
Il premier laburista Starmer si è detto "molto interessato" alle misure adottate dall'Italia nei paesi dall'altra parte del Mediterraneo perché hanno ridotto "in modo abbastanza significativo" gli arrivi di migranti.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
"Ho sempre detto che impedire alle persone di lasciare il proprio paese è molto meglio che cercare di gestire coloro che sono arrivati in uno qualsiasi dei nostri paesi", ha detto ieri il premier britannico Starmer, laburista.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
I COMPLOTTISMI DI MELONI SUI COMPLOTTARDI
"So quali sono i complotti eventuali e da dove vengono”. (Giorgia Meloni al Riformista)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
LE AMERICANATE DEI CINESI
In occasione del processo d'appello contro il bando di TikTok stabilito dall'amministrazione Biden, l'avvocato della società ha definito incostituzionale la decisione: vietando l'app il governo violerebbe il diritto alla libertà di parola sancito dal Primo Emendamento. (Axios)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
PEGASO DI TRAVERSO AL PALLONARO IERVOLINO
"Chiesta la condanna a 4 anni e mezzo per il patron della Salernitana Danilo Iervolino per concorso in corruzione". (Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
PEGASO E NON SOLO GIOISCONO…
Università telematiche, ancora è tutto un “mucchio selvaggio”. Le nuove regole “ferme” al ministero di Bernini. Corsi ed esami online Si attendevano norme per registrazioni e prove a distanza, invece niente. E intanto comincia l’anno accademico. (Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 17, 2024
SOCIETA’ CHE FANNO CASSA CON LA REPUTAZIONE ON LINE…
RUMOR
Sono in azione società che devono ripulire la reputazione on line di qualche nuovo manager in società a controllo statale. Ma non so se a spese delle società statali o a spese dei manager.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 16, 2024
PASCALE MOLTO ATTIVISTA
Francesca Pascale, la “Calippa” ex fidanzata di Berlusconi, ospite del salotto tv di Lilli Gruber su La7 per parlare del caso Boccia-Sangiuliano, è stata presentata da Lilli come “attivista per i diritti civili”.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 14, 2024
CARTOLINA DALLA CINA
La Cina ha annunciato che alzerà l’età pensionabile a partire dal 2025. Non avveniva dagli anni Cinquanta, in uno dei Paesi in cui si smette di lavorare prima nel mondo. (Bbc)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 14, 2024
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ESTRATTO DELLA MEGA INTERVISTA DI REPUBBLICA AL FONDATORE DI DAGOSPIA:
Repubblica: Boccia voleva il contratto.
D’Agostino (Dagospia): «Lei voleva essere la signora Sangiuliano, voleva che lui lasciasse la moglie. Gli avrebbe detto pure che era incinta».
Ne è sicuro?
«Un uomo di sessant’anni che viene trafitto dall’euforia del potere può perdere la testa. Come un adolescente, il ministro si era innamorato».
Insomma, Boccia voleva lo status.
«E Sangiuliano era in pieno deliquio dei sensi».
Perché lui ha permesso tutte quelle foto su Instagram? Era ancora sposato.
«Avrà perso il controllo della ragione: come un qualsiasi Alberto Sordi si è pure tolto fede. Le avrà detto che il suo matrimonio era finito, le cose che dicono gli uomini in questi casi».
E allora il contratto?
«Lei non voleva soldi, voleva pure lavorare gratis, il contratto era il suggello all’unione. Ma soprattutto il titolo che le permetteva di andare su e giù a spadroneggiare per le stanze del ministero».
E lui glielo nega.
«Sì, dopo Ferragosto ordina al capo di gabinetto Gilioli di stracciarlo. Perché lo fa? Questo è il punto mai chiarito della vicenda. Gliel’ha ordinato palazzo Chigi? La moglie?».
Il contratto negato fa precipitare tutto.
«Se glielo concedeva la cosa moriva lì».
Ma questa storia è gossip o è politica?
«Politica tutta la vita. Al pari di Berlusconi, travolto dalla fica, Sangiuliano ha calpestato la decenza istituzionale, non si è reso conto di aver la responsabilità come ministro di rappresentare i cittadini italiani».
Questo è uno scandalo che connota la destra o il potere italiano?
«La verità è che al potere è arrivato un centrodestra di scappati dalla scuola Radio Elettra di Torino»
In che senso?
«Non sanno cos’è la cultura del potere».
Cos’è la cultura del potere?
«Dialogo, trattativa, compromesso. Non sanno come gestirla. Premier che con un tweet gettano sul marciapiede i compagni, ministri che fermano i treni, deputati che sparano a Capodanno».
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO TRATTO DAL FATTO QUOTIDIANO SULLE UNIVERSITA’ TELEMATICHE:
Non sarebbe tanto una questione di tempi, volendo entrare nella mente del ministero dell’Università e della Ricerca, bensì di contenuti, di nuove regole su cui con pazienza e con i tempi che ci vogliono bisogna trovare una quadra: insomma, il fatto che il decreto sull’adeguamento delle università telematiche a cui la ministra Anna Maria Bernini pareva tenere così tanto non abbia ancora visto la luce alla partenza di diversi anni accademici, e che ora quindi potrebbe slittare di un anno, non sarebbe un regalo agli atenei online ma solo straordinaria e complessa amministrazione. Eppure quel decreto a quanto pare esiste ed è nelle mani del capo segreteria del ministero, solo che ancora non viene partorito.
Di cosa parliamo, brevemente: la norma che avrebbe dovuto vedere luce a fine estate avrebbe dovuto avere l’obiettivo di mettere finalmente sullo stesso piano la didattica a distanza, che è il prodotto di punta degli atenei telematici, e l’insegnamento tradizionale in presenza. Adeguare i corsi online agli standard di quelli in presenza, insomma, come voluto oltretutto dalle norme approvate nel 2021 dall’allora ministra del governo Draghi, Maria Cristina Messa, e la cui applicazione ed efficacia sono ad oggi ancora un fitto mistero.