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Tricarico Nato

Le mosse Nato pro Ucraina nel fianco Est sono ipocrite e prudenti. Parla il generale Tricarico

Cosa pensa il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, sulle ultime mosse della Nato per l'Ucraina

 

“C’è un po’ di ipocrisia e un po’ di prudenza”.

Commenta così il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, intervenuto ieri a Omnibus su La7, a proposito delle mosse decise dalla Nato.

La Nato fornirà nuove armi all’Ucraina, anche anticarro e droni. Inoltre l’Alleanza atlantica rafforzerà il fianco est con l’invio di altri quattro battaglioni. È quanto concordato dai leader degli Stati membri della Nato al termine del vertice conclusosi ieri a Bruxelles, incentrato sulla guerra in Ucraina.

Il comunicato finale della Nato “non contiene novità evidenti dal punto di vista militare rispetto a quello che sappiamo”, ha commentato il generale Tricarico, presidente della fondazione Icsa.

POCHI ELEMENTI NUOVI, PRIMO ARMI CHIMICHE

“Elementi nuovi ce ne sono molto pochi. Primo quello delle armi chimiche”, ha evidenzato Tricarico. “Nel comunicato ci si è spinti un po’ più in avanti rispetto a quello che Biden ha detto in conferenza stampa, dicendo che l’uso delle armi chimiche sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”.

“Non si capisce quali siano queste gravi conseguenze”, ha sottolineato Tricarico: “C’è un po’ di ipocrisia e un po’ di prudenza rispetto a quello che sta accadendo sul terreno”.

E A PROPOSITO DEL RINFORZO CON QUATTRO BATTAGLIONI

“Il rinforzo dei militari con quattro battle group, rinforzo componente esercito del fianco est della Nato/fianco ovest rispetto all’Ucraina. Questo è un fatto secondo me risibile, perché la vera deterrenza si avrebbe se si accumulassero lungo i confini degli altri paesi nato quelle forze che consentirebbero in poco tempo di entrare in campo e di far avanzare questo conflitto e ristabilire gli equilibri nettamente a favore della Nato e dell’Ucraina”.

COME LA NATO POTREBBE RAFFORZARE LA DETERRENZA SECONDO TRICARICO

Infine, secondo il generale Tricarico “oggi se dovessi esercitare deterrenza nei confronti della Russia accumulerei lungo i confini tutti quegli assetti aerei, una poderosa macchina per una campagna aerea, perché dell’esercito non si intravede qual è il bisogno se non per scopi difensivi ma è difficile credere che Putin si voglia spingere oltre i confini dell’Ucraina. È poco credibile una deterrenza con l’esercito. Con una poderosa macchina aerea la deterrenza sarebbe certa”.

“Le forze aeree per loro natura sono quelle più abituate a interagire senza bisogno di addestrarsi perché lo fanno quotidianamente, alcune sono permanentemente sotto il comando della Nato” ha concluso l’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica.

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