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Nokia

La Cina minaccia Nokia ed Ericsson?

La Cina pensa a una rappresaglia contro Ericsson e Nokia? Le indiscrezioni del Wall Street Journal e la smentita del ministro degli Esteri cinese 

La Cina affila le unghie. Pechino sta valutando eventuali ritorsioni contro le europee Nokia ed Ericsson se ‘Unione europea dovesse bandire le tecnologie Huawei dalle reti 5G, seguendo l’esempio ultimo della Gran Bretagna.

Andiamo per gradi.

LE INTENZIONI DELLA CINA

Partiamo dalle intenzioni. Secondo quanto svelato dal Wall Street Journal, che cita fonti al corrente del dossier, la Cina starebbe valutando la possibilità di possibili ritorsioni contro le aziende tech europee, Nokia ed Ericsson, se l’Unione europea dovesse seguire, nelle scelte per la realizzazione dell’infrastruttura 5G, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna e quindi se dovesse bandire le tecnologie Huawei dalle reti 5G.

STOP AD IMPORT ED EXPORT?

In particolare, spiega Reuters, il ninistero del Commercio cinese sta sarebbe pronto ad ostacolare le attività di import-export degli stabilimenti delle due aziende in Cina.

ERICSSON E NOKIA, PRIME BENEFICIARIE DEL BANDO SU HUAWEI

Perché Ericsson e Nokia? Semplice: sono le società europee prime beneficiarie del bando di Huawei.

La scorsa settimana, la Gran Bretagna ha ordinato agli operatori di telecomunicazioni di non acquistare componenti 5G da Huawei entro la fine di quest’anno e di rimuovere dalla rete 5G tutte le attrezzature esistenti prodotte dal colosso cinese delle telecomunicazioni entro il 2027: la scelta per la sostituzione dovrebbe ricadere con ogni probabilità sulle concorrenti Ericsson e Nokia.

UNA VENDETTA, PER LO SCENARIO PEGGIORE

Si tratta di una mossa, quella della “vendetta”, che avverrebbe solo nello scenario peggiore per Pechino, ovvero solo se i paesi europei bandissero le tecnologie cinesi dall’infrastruttura 5G.

COSA SI DICE IN CINA

La notizia riportata dal Wall Street Journal è “falsa”, ha detto il ministro degli Esteri Wang Wenbin a un giornalista del Global Times. “Questa notizia non ha basi, è una notizia falsa fabbricata con cattiveria.” “Vorrei ribadire che la posizione della Cina sulla questione del 5G è coerente e chiara. La Cina rimane aperta alle società di telecomunicazioni di vari paesi tra cui Nokia, Ericsson e ad altre società europee per partecipare alla cooperazione di mercato in Cina nel 5G”.

“Spero che anche i paesi europei possano anche fornire alle aziende cinesi un ambiente commerciale equo, giusto, aperto e non discriminatorio”, ha aggiunto Wang Wenbin.

LA POSIZIONE UE

Quale, allora, la posizione dell’Ue? L’Unione non ha bandito le tecnologie cinesi, ha raccomandato agli Stati membri prudenza, e ha dato vita ad un “toolbox” di standard di sicurezza che tutti i Paesi dovrebbero applicare durante la realizzazione dell’infrastruttura.

DALLA FRANCIA BUONE NOTIZIE PER HUAWEI

Una pillola rassicurante, nei confronti di Pechino, arriva dalla Francia. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, infatti, alla radio France ha annunciato che non vieterà ad Huawei di investire nel Paese.

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