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Cina Shale Gas

La Cina in rovina? Come cresce il debito societario cinese

L'articolo di Fabio Vanorio

 

Lunedì scorso, Jinhe Biotechnology e Liande Automatic Equipment hanno rivelato che la China Securities Regulatory Commission (Csrc) ha ordinato la sospensione dei loro piani di collocamento obbligazionario.

Domenica scorsa, Hunan Baili Engineering Sci & Tech, Jiaao Enprotech Stock, MLS Co. e Woer Heat-Shrinkable Material Co., hanno rivelato che la Csrc ha ordinato la sospensione delle loro Ipo a Shanghai e Shenzhen. Csrc ha anche fermato quattro Ipo (Beijing LongRuan Technologies, Beijing Transuniverse Space Technologies, Luoyang Jianlong Micro-Nano Materials e Shenzhen JPT Opto-Electronics) sullo Star Market di Shanghai, che ha debuttato la scorsa settimana con grandi aspettative.

In totale, la Csrc ha sospeso 46 Ipo e collocamenti obbligazionari, sulla base di documenti depositati presso le borse di Shanghai e Shenzhen, incluso lo Star Market di Shanghai. Tutte queste società sono accomunate dal fatto di avere Ruihua come revisore contabile.
Ruihua, seconda maggiore società di revisione in Cina, è stata coinvolta in scandali che coinvolgono dati e movimenti contabili fasulli. L’inesistenza dei fondi è emersa quando le società sono risultate insolventi nonostante la presenza contabile di fondi sufficienti.

La Csrc ha avviato un’inchiesta su Ruihua il 5 luglio scorso per informazioni false, dopo l’insolvenza di 1bn di Renmimbi da parte del gruppo di materiali compositi Kangde Xin nel gennaio scorso (nonostante a Settembre 2018 avesse riportato la presenza di 15bn di liquidità).

Il “Fake Cash & Fake Accounting” sta causando un’esplosione incontrollata del debito societario cinese. Fitch prevede nel 2019 un anno record per i default aziendali cinesi con il CSRC che sta cercando di reprimere le frodi contabili diffuse capillarmente a livello sistemico.

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Fabio Vanorio è un dirigente del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Attualmente vive a New York. Si occupa di economia della sicurezza nazionale, mercati finanziari, ed economia internazionale (con particolare attenzione al climate change, ed ai rapporti tra Intelligenza Artificiale e crescita economica). Scrive anche per l’Istituto Italiano di Studi Strategici “Niccolò Machiavelli” e per l’Hungarian Defense Review.

DISCLAIMER: Tutte le opinioni espresse sono integralmente dell’autore e non riflettono alcuna posizione ufficiale riconducibile né al Governo italiano, né al Ministero degli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale.

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