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Starmer

Cosa c’è nel piano economico lacrime e sangue di Starmer per il Regno Unito

Il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, ha presentato un piano economico che punta su nuove tasse e tagli alla spesa pubblica. Cosa cambierà per energia, debito pubblico e non solo. L'analisi di Sergio Giraldo tratta dalla newsletter Out.

Con un discorso ai delegati del partito laburista a Liverpool, il premier britannico Keir Starmer prima annuncia lacrime e sangue (nuove tasse e tagli di spesa: “è tempo di alzare il bavero e affrontare la tempesta”), poi invoca lo slogan “riprendiamoci il controllo”, reso popolare durante la Brexit. Il riferimento è alla necessità di un maggiore intervento dello Stato.

“Se vuoi un paese con più controllo, se vuoi che le grandi forze che influenzano la tua comunità siano gestite meglio, che si tratti di migrazione, cambiamento climatico, legge e ordine o sicurezza sul lavoro, allora c’è bisogno di un governo più deciso, e questo è un governo laburista”, ha detto.

Starmer ha annunciato un inverno di sacrifici, con nuove tasse e tagli consistenti alla spesa pubblica. Il primo atto concreto sarà la cancellazione dell’indennità universale per il combustibile (Winter Fuel Allowance), che vale fino a 300 sterline per 10 milioni di pensionati.

Peccato che oggi i delegati laburisti (con l’arrabbiata sindacalista Sharon Graham in testa) abbiano approvato a maggioranza una mozione a favore dell’annullamento di questi tagli all’indennità per il combustibile invernale, tra fischi, urla e insulti. Il voto non è vincolante (il che significa che il governo procederà comunque), ma certo è imbarazzante per il leader laburista e Primo Ministro agire contro il volere del partito di cui è a capo. Peraltro, in una intervista di oggi Starmer ha difeso la spesa di 11,7 miliardi di sterline in aiuti climatici all’estero, mentre contemporaneamente taglia i sussidi per il riscaldamento invernale per 10 milioni di pensionati.

Starmer nel suo discorso ha detto di essere pronto ad essere impopolare: “Il costo per riempire quel buco nero nelle nostre finanze pubbliche, quello sarà equamente condiviso”. Un buco di circa 22 miliardi di sterline nel bilancio pubblico, in effetti, che nella manovra per il 2025 dovrà essere sanato.

Starmer ha già creato una compagnia energetica nazionale, la Great British Energy, che avrà il compito di sviluppare l’energia verde per conto dello Stato, ed ha avviato un piano per rinazionalizzare le ferrovie.

Intanto il ministro delle finanze inglese, il cancelliere Rachel Reeves ha annunciato che saranno riviste le regole sul debito pubblico, da cui saranno scorporate le spese per investimenti. Una mossa teorizzata e sostenuta dal Tony Blair Institute, che in passato ha anche suggerito a Starmer di adottare la carta d’identità digitale come strumento di controllo dei clandestini.

Ieri c’è stato spazio anche per una gaffe: nel suo discorso alla conferenza del Partito Laburista Starmer ha chiesto la restituzione delle “salsicce” da Gaza. Un lapsus (“sausages” al posto di “hostages”), subito corretto, che ha scatenato ilarità sui giornali conservatori.

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