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Tutte le connessioni tra Russia e India (con lo zampino dell’Iran)

In barba alle sanzioni, l’India è sempre più vicina alla Russia che, attraverso il Corridoio di trasporto internazionale nord-sud (INSTC), propone un’alternativa commerciale al Canale di Suez. Tutti i dettagli

 

Il primo treno merci in viaggio lungo il Corridoio di trasporto internazionale nord-sud (INSTC) tra Russia e India (via Iran) è partito il 7 luglio e si prevede che per arrivare a destinazione impieghi tra i 35 e i 37 giorni.

Il commercio di Nuova Delhi con Mosca sta dunque per diventare molto più economico e veloce, con Teheran che è destinata a diventare uno snodo fondamentale di un nuovo corridoio di trasporto.

L’INSTC

Il Corridoio di trasporto internazionale nord-sud (INSTC) – una rete di trasporto multimodale di 7.200 chilometri composta da rotte marittime, stradali e ferroviarie – mira, infatti, a rafforzare i collegamenti tra Russia e India e consente al Cremlino di aggirare le sanzioni imposte dai Paesi occidentali per l’invasione dell’Ucraina.

L’INSTC, come spiegava nei giorni scorsi Start, nelle intenzioni, dovrebbe coinvolgere la più ampia regione caspica interessando anche una decina di Paesi dell’Asia centrale come Armenia, Azerbaigian e Georgia. Attraversando l’Iran da nord a sud dà alla Russia accesso al Medio Oriente, all’Africa orientale e all’Asia meridionale.

GLI AFFARI TRA RUSSIA E INDIA

Alla fine del 2021, stando a Quartz, Russia e India hanno registrato un commercio bilaterale di 13 miliardi di dollari e per The Economic Times, sempre l’anno scorso, il fatturato delle merci tra i due Paesi è aumentato del 46,5%.

In seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, il commercio è addirittura raddoppiato per quanto riguarda il petrolio e altre materie prime.

TUTTI I VANTAGGI DELL’INSTC

L’INSTC, oltre a rimuovere i principali ostacoli al commercio della Russia, riduce da 40-45 giorni a 25 i tempi di trasporto, con una diminuzione dei costi del 30%.

Il corridoio, inoltre, esente da sanzioni, è un’alternativa al Canale di Suez e non è controllato dai Paesi occidentali. Tradizionalmente, infatti, le spedizioni dall’Asia meridionale passano attraverso il Canale di Suez per raggiungere i porti di Rotterdam, Anversa, Pireo e Valencia.

instc
La mappa mostra, in blu, la rotta percorsa solitamente da una nave portacontainer partita in Russia e diretta in India. In rosso, il percorso dell’INSTC

Il presidente russo Vladimir Putin, scrive The Tribune, ha ricordato l’importanza dell’INSTC, affermando che Mosca vi presterà maggiore attenzione, in quanto potrebbe contribuire a fare del bacino del Caspio l’hub dell’energia e della logistica.

I PAESI COINVOLTI

Le fondamenta dell’INSTC, si legge su The Economic Times, erano già state gettate nel settembre 2000 con un accordo intergovernativo tra Russia, Iran e India, a cui negli anni si erano aggiunti altri 10 Paesi: Azerbaigian, Bielorussia, Bulgaria, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Oman, Tagikistan, Turchia e anche Ucraina.

Oggi, “è interessante notare che tutti i 18 Paesi toccati dalla rotta dell’INSTC non sono mai stati sostenitori attivi delle sanzioni unilaterali annunciate periodicamente dall’Occidente”, afferma The Tribune.

INDIA, IRAN E… AFGHANISTAN

Intanto che il treno merci è in viaggio, l’India ha chiesto che il porto iraniano di Chabahar – alla cui costruzione Nuova Delhi ha partecipato – venga inserito nell’INSTC. Questo consentirà l’accesso via mare all’Afghanistan e diventerà un hub di transito commerciale per la regione.

Le relazioni dell’India con l’Iran, ricorda The Tribune, sono cruciali, data la sua dipendenza dal greggio iraniano, nonostante le sanzioni statunitensi abbiano messo a repentaglio la situazione. E anche dal punto di vista geografico, l’Iran riveste un’importanza fondamentale, in quanto fornisce una via alternativa all’Afghanistan e all’Asia centrale, evitando il Pakistan.

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