DOSSIER ILVA
Ilva. "Una sentenza che fa gioire ambientalisti e associazioni, ma che rischia di fermare la fabbrica siderurgica più grande d’Europa e fa a pezzi un sistema di potere che da quella fabbrica ha governato Taranto per decenni". (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
«Le sentenze ingiuste si appellano. Questa non è solo ingiusta, è una barbarie», dice Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia, condannato a tre anni e mezzo per concorso in concussione aggravata nell’inchiesta sul disastro ambientale dell’ex Ilva di Taranto.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
GENERALI CON CATTOLICA SBANCHERA’ NELLE PARROCCHIE
Generali con Cattolica si consolida nei rami danni e salute. Potrà avvalersi delle competenze di Cattolica nel settore agricolo, nel terzo settore e negli enti religiosi. Cattolica è la “compagnia delle parrocchie”: ha una quota di mercato che rasenta il monopolio. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
REPUBBLICA MALIGNA SU ASSICURAZIONI GENERALI
Cattolica Assicurazioni, rialzo in Borsa (+14,9%) che fa malignare: ancora il 25/5 Cattolica valeva 4,98 euro, ieri ha chiuso a 6,97 euro, dopo un rialzo del 15,11% con cui scavalca i 6,75 euro dell’Opa Generali, e che rappresentano un premio del 15,3% su venerdì. (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
IL SOLE FOLGORA GENERALI SU CATTOLICA
"Opa Generali su Cattolica. Altolà dai piccoli azionisti. Ieri il titolo si è posizionato al di sopra dei 6,75 euro ad azione messi sul piatto da Generali per l’Opa totalitaria sulla compagnia veronese, segno che mercato e piccoli azionisti puntano a un ritocco del prezzo" (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
Cattolica, che dal minimo segnato il giugno scorso dopo l’intervento Ivass che impose una ricapitalizzazione da 500 milioni è salita del 100%, ieri ha chiuso le contrattazioni in rialzo del 15% a 6,97 euro. Al di sopra di quanto messo sul piatto dalle Generali: 6,75 euro. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
SOLDONI DI STATO PER I BENETTON
I soci di Atlantia hanno approvato la vendita dell’88% di Autostrade (Aspi) al consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti. Per Edizione – la holding dei Benetton – significa una valorizzazione di circa 2,4 miliardi. Soldi che resteranno in Atlantia per investimenti. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
LA GIRAVOLTA DEL FONDO INGLESE TCI: TANTO RUMORE PER NULLA, ANZI PER TANTI BEI SOLDONI
L'assemblea dei soci di Atlantia ha approvato il piano di cessione dell’88% di Autostrade (Aspi) alla cordata formata da Cdp (51%) e fondi Blackstone e Macquarie. Perfino il fondo Tci, che aveva criticato sia l’operazione sia il prezzo proposto, alla fine ha votato a favore.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
LA PLASTICA UE VA DI TRAVERSO ALL’ITALIA
La Commissione Ue ha emanato le linee guida per applicare la direttiva antiplastica da recepire entro il 3/7. L’industria italiana è in allarme perché è leader in Europa nel produrre questi oggetti, di plastica ma anche di carta politenata e di plastica biodegradabile (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
MERKEL E MACRON BUSSANO A BIDEN PER LE SPIATE NSA
La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno definito "inaccettabili" le rivelazioni sullo spionaggio danese di politici europei per conto degli Usa (Nsa) e hanno chiesto spiegazioni ai due governi. (Euronews)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
DANIMARCA, UNA MINIERA PER NSA
Valore strategico della Danimarca: è una sorta di hub geografico per il traffico Internet globale, essendo il terminale di cavi sottomarini collegati a Paesi come Germania. Svezia, Norvegia, Olanda e Uk. Proprio attraverso questi cavi avvenivano le intercettazioni Nsa. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
I NUMERI DALLA LIBIA ALL’ITALIA
Dalla Libia in 30mila, da tutte le coste africane in totale sbarchi in Italia a fine anno pari a quasi 70mila migranti. La stima circola tra gli addetti ai lavori del governo. (Sole 24 Ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
I BASTONI DI STATO PER LE STARTUP
Le startup costituite online dovranno ripassare dai notai. L’antefatto è la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il decreto Mise cancellando la possibilità per le startup in forma di Srl di costituirsi in modalità digitalizzata ed esenzione dall’atto notarile. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
CRACK COMUNALI
"Oltre 900 milioni l’anno per tre anni". I sindaci riassumono il conto presentato ai bilanci di 1.400 Comuni dall’illegittimità costituzionale che ha travolto il calendario trentennale previsto dalle norme per ripianare i deficit da anticipazioni sblocca-pagamenti. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
SUBBUGLI DEMOCRATICI IN CALABRIA
Il candidato Pd alla presidenza della Regione Calabria, Nicola Irto, esponente della minoranza Base Riformista, annuncia il ritiro. Il partito gli chiedeva di allargare a M5S e sinistra. E lui accusa i dem di flirtare con de Magistris. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
I NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO SECONDO MATTARELLA
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro: tra loro, anche John Elkann, Philippe Donnet, Luigi Gubitosi e Alessandro Garrone.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
Noto che la fabbrica dei Cavalierati del lavoro non si è fermata durante la pandemia.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SUL CASO START UP:
Le startup costituite online dovranno ripassare dai notai. La beffa per le imprese innovative sta per concretizzarsi con una norma allo studio del ministero dello Sviluppo economico (Mise) che sarà discussa nei dettagli in un confronto con ministero della Giustizia, ministero dell’Innovazione tecnologica e Dipartimento politiche Ue. L’antefatto è la sentenza del Consiglio di Stato 2643 del 29 marzo che ha annullato il decreto Mise del 17 febbraio 2016 cancellando così la possibilità per le startup in forma di Srl di costituirsi in modalità interamente digitalizzata ed esenzione dall’atto notarile. Il Consiglio di Stato aveva accolto l’appello del Consiglio del Notariato contro una sentenza del Tar. Per le startup che fino al 29 marzo si sono avvalse della costituzione online – si legge nella relazione illustrativa dell’articolo di 4 commi – il rischio è la nullità della società. Il Mise, nelle more del recepimento della direttiva Ue 1151/2019 sull’utilizzo di processi digitali nel diritto societario, intende disporre il passaggio dai notai, che le startup potranno deliberare con il quorum costitutivo della presenza della metà del capitale e con quello deliberativo del voto a maggioranza dei presenti. Relativa consolazione, se la bozza sarà confermata, sarà l’esenzione dall’imposta di registro, di bollo e dai diritti di segreteria mentre l’onorario notarile sarà liquidato applicando il parametro minimo del decreto della Giustizia 106 del 2013. Al 31 dicembre 2020 le startup avviate con modalità digitale e gratuite erano 3.579. Con l’esenzione dall’atto notarile il Mise aveva stimato un risparmio medio sui costi d’avvio di circa 2mila euro.
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SUI NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO:
L’elenco con i nuovi Cavalieri del Lavoro diffuso dal Quirinale arriva a poche ore dalla relazione del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che ricorda l’importanza di disporre di «imprese dinamiche e innovative, in grado di valorizzare il lavoro ed essere premiate per la qualità della loro produzione». Un passaggio che rende, indirettamente, merito ai 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, nominati ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per le onorificenze del 2021 sono stati scelti 19 uomini e 6 donne (nel 2018 erano 3, nell’ultimo biennio 5), che si sono distinti in settori come agricoltura, industria, energia, commercio, artigianato e assicurazioni.
La regione più rappresentata è la Lombardia con cinque nomine, seguita con tre nomine ciascuna da Veneto e Lazio. In quest’ultima il cavalierato è andato a Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim e vicepresidente di Confindustria con un passato al vertice di Alitalia, Rai e Wind. Nel settore alimentare i nominati sono Paolo Gentilini, presidente e amministratore delegato di Biscotti P. Gentilini, Paola Togni, amministratore delegato del gruppo Togni a cui fa capo il marchio Frasassi (acque minerali), e Giuseppe Vincenzi, presidente di Vicenzi Spa, fondata nel 1905 come laboratorio di pasticceria esporta oggi in 110 paesi.
A rappresentare il settore energia è Alessandro Garrone, terza generazione della famiglia proprietaria del gruppo Erg, di cui è vice presidente esecutivo. Il comparto assicurativo registra la nomina a Cavaliere di Philippe Donnet, dal 2016 amministratore delegato del Gruppo Generali.
In Piemonte il cavalierato tocca a John Elkann, ceo di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari. I neo cavalieri lombardi sono Renato Ancorotti, presidente di Ancorotti Cosmetic, specializzata nella produzione di cosmetici, Graziella Danila Gavezotti, presidente di Edenred Italia Fin e fondatrice di Ticket restaurant, Francesco Pizzocaro, presidente P&R Holding, Nicola Risatti, presidente di Blu Hotels, e Gianluigi Carlo Viscardi, presidente di Cosberg Spa, specializzata in macchine per l’automazione. Tra le donne, oltre a Togni e Gavezotti, sono state indicate per l’onorificenza Angiola Beltrame, vicepresidente di Afv Beltrame (laminati per edilizia), Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Nokia Italia, Grazia Valentini, presidente di GVS Spa (sistemi filtranti) e Maria Cristina Piovesana, presidente di Alf Uno (arredamento).
In Toscana i neo cavalieri sono Giovanni Manetti, dell’azienda Fontodi e presidente del consorzio Vino Chianti Classico, e Rino Rappuoli, amministratore delegato di Gsk Vaccines (Gruppo Glaxo). Nella lista anche Battista Faraotti (materie plastiche), Marco Checchi (ad di Pelliconi), Giampiero Fedele (automotive), Pietro Ferrari (presidente Ing. Ferrari), Antonio Palmieri (latticini), Emanuele Remondini, presidente Gruppo Marcevaggi (logistica) e Salvatore Pilloni (prodotti igiene).