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Arnese

Dossier Ilva, Generali cattolicissima, Atlantia saluta con piacere Aspi, le spiate danesi made in Nsa, i Cavalieri del Lavoro secondo Mattarella

Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start

DOSSIER ILVA

 

GENERALI CON CATTOLICA SBANCHERA’ NELLE PARROCCHIE

 

REPUBBLICA MALIGNA SU ASSICURAZIONI GENERALI

 

IL SOLE FOLGORA GENERALI SU CATTOLICA

 

SOLDONI DI STATO PER I BENETTON

 

LA GIRAVOLTA DEL FONDO INGLESE TCI: TANTO RUMORE PER NULLA, ANZI PER TANTI BEI SOLDONI

 

LA PLASTICA UE VA DI TRAVERSO ALL’ITALIA

 

MERKEL E MACRON BUSSANO A BIDEN PER LE SPIATE NSA

 

DANIMARCA, UNA MINIERA PER NSA

 

I NUMERI DALLA LIBIA ALL’ITALIA

 

I BASTONI DI STATO PER LE STARTUP

 

CRACK COMUNALI

 

SUBBUGLI DEMOCRATICI IN CALABRIA

 

I NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO SECONDO MATTARELLA

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SUL CASO START UP:

Le startup costituite online dovranno ripassare dai notai. La beffa per le imprese innovative sta per concretizzarsi con una norma allo studio del ministero dello Sviluppo economico (Mise) che sarà discussa nei dettagli in un confronto con ministero della Giustizia, ministero dell’Innovazione tecnologica e Dipartimento politiche Ue. L’antefatto è la sentenza del Consiglio di Stato 2643 del 29 marzo che ha annullato il decreto Mise del 17 febbraio 2016 cancellando così la possibilità per le startup in forma di Srl di costituirsi in modalità interamente digitalizzata ed esenzione dall’atto notarile. Il Consiglio di Stato aveva accolto l’appello del Consiglio del Notariato contro una sentenza del Tar. Per le startup che fino al 29 marzo si sono avvalse della costituzione online – si legge nella relazione illustrativa dell’articolo di 4 commi – il rischio è la nullità della società. Il Mise, nelle more del recepimento della direttiva Ue 1151/2019 sull’utilizzo di processi digitali nel diritto societario, intende disporre il passaggio dai notai, che le startup potranno deliberare con il quorum costitutivo della presenza della metà del capitale e con quello deliberativo del voto a maggioranza dei presenti. Relativa consolazione, se la bozza sarà confermata, sarà l’esenzione dall’imposta di registro, di bollo e dai diritti di segreteria mentre l’onorario notarile sarà liquidato applicando il parametro minimo del decreto della Giustizia 106 del 2013. Al 31 dicembre 2020 le startup avviate con modalità digitale e gratuite erano 3.579. Con l’esenzione dall’atto notarile il Mise aveva stimato un risparmio medio sui costi d’avvio di circa 2mila euro.

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SUI NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO:

L’elenco con i nuovi Cavalieri del Lavoro diffuso dal Quirinale arriva a poche ore dalla relazione del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che ricorda l’importanza di disporre di «imprese dinamiche e innovative, in grado di valorizzare il lavoro ed essere premiate per la qualità della loro produzione». Un passaggio che rende, indirettamente, merito ai 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, nominati ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per le onorificenze del 2021 sono stati scelti 19 uomini e 6 donne (nel 2018 erano 3, nell’ultimo biennio 5), che si sono distinti in settori come agricoltura, industria, energia, commercio, artigianato e assicurazioni.

La regione più rappresentata è la Lombardia con cinque nomine, seguita con tre nomine ciascuna da Veneto e Lazio. In quest’ultima il cavalierato è andato a Luigi Gubitosi, amministratore delegato di Tim e vicepresidente di Confindustria con un passato al vertice di Alitalia, Rai e Wind. Nel settore alimentare i nominati sono Paolo Gentilini, presidente e amministratore delegato di Biscotti P. Gentilini, Paola Togni, amministratore delegato del gruppo Togni a cui fa capo il marchio Frasassi (acque minerali), e Giuseppe Vincenzi, presidente di Vicenzi Spa, fondata nel 1905 come laboratorio di pasticceria esporta oggi in 110 paesi.

A rappresentare il settore energia è Alessandro Garrone, terza generazione della famiglia proprietaria del gruppo Erg, di cui è vice presidente esecutivo. Il comparto assicurativo registra la nomina a Cavaliere di Philippe Donnet, dal 2016 amministratore delegato del Gruppo Generali.

In Piemonte il cavalierato tocca a John Elkann, ceo di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari. I neo cavalieri lombardi sono Renato Ancorotti, presidente di Ancorotti Cosmetic, specializzata nella produzione di cosmetici, Graziella Danila Gavezotti, presidente di Edenred Italia Fin e fondatrice di Ticket restaurant, Francesco Pizzocaro, presidente P&R Holding, Nicola Risatti, presidente di Blu Hotels, e Gianluigi Carlo Viscardi, presidente di Cosberg Spa, specializzata in macchine per l’automazione. Tra le donne, oltre a Togni e Gavezotti, sono state indicate per l’onorificenza Angiola Beltrame, vicepresidente di Afv Beltrame (laminati per edilizia), Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato di Nokia Italia, Grazia Valentini, presidente di GVS Spa (sistemi filtranti) e Maria Cristina Piovesana, presidente di Alf Uno (arredamento).

In Toscana i neo cavalieri sono Giovanni Manetti, dell’azienda Fontodi e presidente del consorzio Vino Chianti Classico, e Rino Rappuoli, amministratore delegato di Gsk Vaccines (Gruppo Glaxo). Nella lista anche Battista Faraotti (materie plastiche), Marco Checchi (ad di Pelliconi), Giampiero Fedele (automotive), Pietro Ferrari (presidente Ing. Ferrari), Antonio Palmieri (latticini), Emanuele Remondini, presidente Gruppo Marcevaggi (logistica) e Salvatore Pilloni (prodotti igiene).

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