Sarà una Forza Italia anche nel segno del riformismo di Bettino Craxi, che Silvio Berlusconi ha sempre difeso, il partito guidato da Antonio Tajani che uscirà dal congresso a Roma il 23 e 24 febbraio. “Forza Italia, la casa dei riformisti” è stato sabato scorso il tema al centro di un’iniziativa di Stefania Craxi a Rho, in Lombardia.
La senatrice azzurra, presidente della commissione Esteri e Difesa di Palazzo Madama, ha ribadito che il riformismo non può esserci in una sinistra che non ha mai abbandonato ” giustizialismo e estremismo”. E a Tajani la Craxi ha fatto un significativo dono: il garofano rosso conservato in una teca. “Caro Antonio, ti regalo il simbolo di una storia importante, che ha lasciato un segno indelebile nel Paese. Mio padre lo consegnava ai capi di Stato, Silvio Berlusconi lo teneva nel suo ufficio ad Arcore, io lo consegno a te”, ha detto la senatrice azzurra. Aggiungendo: “Insieme al regalo ti consegno la nostra volontà di esserti al fianco non solo per difendere una storia gloriosa ma anche per contribuire al futuro di Forza Italia, portando in dote un riformismo pragmatico, moderno e adatto ai tempi”.
Tajani ha ricordato il suo viaggio ad Hammamet sulla tomba di Bettino Craxi, ”andando a rendere onore a un grande uomo, una persona onesta, che non era vero che era complice di una banda di ladri”. Il segretario azzurro, vicepremier e ministro degli Esteri, andò sulla tomba di Craxi quando era presidente del Parlamento Europeo durante una visita ufficiale in Tunisia. Parlò di “esilio immeritato” per lo statista socialista.
Accanto a Stefania Craxi a Rho Tajani ha osservato: “Io non ho mai avuto simpatie per la sinistra, ma quell’uomo mi ha fatto ricredere sulla sinistra, che non era sinonimo di comunismo, ma qualcosa di diverso”. Poi, il ricordo della storica amicizia con Berlusconi che – ha ricordato Tajani – “Non ha mai rinnegato l’amicizia con Craxi e lo ha difeso sempre, anche quando era scomodo”. “Dentro Forza Italia non ci siamo mai sentiti ospiti”, ha sottolineato la Craxi ricordando che “è un movimento liberale, moderato, una forza tranquilla, interclassista, riformista”.
Accanto alla senatrice azzurra, Nicola Carnovale, Alessandro Battilocchio, responsabile dell’ufficio elettorale di FI e socialista craxiano. “Siamo in piena continuità con la tradizione riformista”, ha detto Battilocchio. Quella tradizione riformista e liberale secondo la quale, come ha ricordato Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato: “Non è più rinviabile la riforma della giustizia”.
E Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato: “Cara Stefania, veniamo da percorsi diversi ma siamo uniti per coniugare economia libera ed equità sociale, economia sociale di mercato, premiare i meriti e sostenere i bisogni”. Non manca un monito al sindaco di Milano Beppe Sala. Lo lancia Gianluca Comazzi, assessore al Territorio della Regione Lombardia : ”A Sala che spesso parla di riformismo diciamo che i tempi sono maturi perché Milano dedichi un importante spazio pubblico a Bettino Craxi”.