Un discorso duro e netto che suona rivolto a Netanyahu, pur ovviamente non nominandolo, sulla tragedia di Gaza, per “il rispetto del diritto umanitario”. Ma con la premessa che la guerra di Gaza nasce dal 7 ottobre, dall’attacco di Hamas a Israele. E un forte monito contro il riaffacciarsi dell’antisemitismo nel mondo. Con la richiesta di rilascio immediato degli ostaggi israeliani. Il discorso pronunciato ieri dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per la Festa della Repubblica, al consueto ricevimento nei giardini del Quirinale, affronta in modo completo la tragedia del Medioriente.
L’opposizione di Pd, Cinque Stelle e Avs, che non è riuscita proprio sulla sottolineatura dei punti che riguardano Israele e i pericoli di antisemitismo a trovare l’unità con Matteo Renzi e Carlo Calenda, farebbe un torto al presidente della Repubblica se limitasse il suo, tirandolo al solito per la giacca, a un discorso solo sulla crisi umanitaria di Gaza. E questo in vista della manifestazione per Gaza del 7 giugno che vedrà insieme Pd, Cinque Stelle, sinistra più radicale di Avs di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Renzi e Calenda non ci saranno per ritrovarsi su una piattaforma dove sono sottolineate in modo più completo le ragioni pro Israele il 6 giugno a Milano.
Grande apprezzamento per le parole di Mattarella da parte del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani: “Abbiamo la stessa posizione”. Nonostante “la violenza degli attacchi – denuncia Tajani – ricevuti dall’opposizione in parlamento”. “Il Medio Oriente, dopo il sanguinario attacco di Hamas contro vittime israeliane inermi – con ostaggi odiosamente rapiti e ancora trattenuti, che vanno immediatamente liberati – vive il dramma in atto nella striscia di Gaza”, premette Mattarella. Poi, l’affondo che suona rivolto al premier israeliano: “È inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario nei confronti dei cittadini di Gaza. Si impone, subito, il cessate il fuoco. In qualunque caso, è indispensabile che l’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali, rendendo possibile la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone. Che venga ridotta alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano”. Prosegue il Capo dello Stato: “È grave l’erosione di territori attribuiti alla Autorità Nazionale Palestinese. I Palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi. Questa prospettiva e la sicurezza di Israele – elementi imprescindibili – appaiono gravemente minacciate dalla semina di sofferenza e di rancore prodotta da quanto sta accadendo”. “Vi si aggiunge – sottolinea Mattarella – l’alta preoccupazione per le manifestazioni di antisemitismo che si riaffacciano nel mondo”.
Con riferimento anche all’Ucraina Mattarella osserva: “Dal territorio d’Europa al Medio Oriente – come ovunque, in qualsiasi continente – l’occupazione illegale di territori di un altro Paese non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio, della barbarie nella vita internazionale”. Renzi plaude. E dal governo Tajani a chi gli chiede se si senta “scavalcato da Mattarella su Gaza” risponde: “Se sentite il suo discorso abbiamo la stessa identica posizione. Basta con queste critiche ingenerose al Governo. La violenza nei confronti del Governo su questo argomento è inaccettabile. Come dimostra l’intervento di Provenzano (Pd, ndr) in Aula di una violenza inaudita”. L’esponente del Pd aveva attaccato come tutta la sinistra e i Cinque Stelle il governo Meloni a testa bassa. Sono volate anche accuse dai settori più estremi come “complicità”. Ricorda il ministro degli Esteri: “Siamo l’unico Stato che è riuscito a far entrare gli aiuti umanitari. Vi siete chiesti perché? A livello umanitario siamo coloro che hanno fatto di più. Per questo dico che non si può scindere l’azione umanitaria dalla politica. Riconoscere lo Stato di Palestina? Abbiamo visto che effetto ha prodotto sul Governo israeliano la posizione di Macron…”, conclude Tajani. Che condanna nettamente il clima da scontro forsennato con il quale è stata accolta la sua informativa alla Camera, contenente una netta condanna delle “morti di innocenti” a Gaza, da parte di opposizioni che non riescono però poi a stare unite a cominciare proprio dalla politica estera.