skip to Main Content

Droni

Guerra in Ucraina, l’Iran coccola la Russia fornendo droni

Il nuovo ambasciatore dell'Iran a Roma conferma: "Abbiamo fornito a Russia numero esiguo droni prima della guerra". La settimana scorsa gli Usa hanno annunciato una serie di nuove sanzioni contro il settore dell'aviazione e della difesa dell'Iran

L’Iran ha inviato droni alla Russia.

La collaborazione con Mosca “nel campo della difesa non è nuova” e prima dell’inizio della guerra in Ucraina, Teheran “aveva fornito un numero esiguo di droni ai russi, ma tali velivoli non hanno nulla a che fare con notizie di aeromobili senza pilota abbattuti da forze ucraine”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, nella sua prima conferenza stampa dopo la presentazione delle lettere credenziali al presidente Sergio Mattarella.

Ieri il neo-ambasciatore si è recato a Quirinale dal presidente Mattarella che per l’occasione ha espresso “la ferma condanna della Repubblica italiana e la sua personale indignazione per la brutale repressione delle manifestazioni e per le condanne a morte e l’esecuzione di molti dimostranti”, come recita la nota del Quirinale in merito all’incontro.

Secondo le autorità di Kiev, la Russia ha utilizzato centinaia di droni Kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana nella sua campagna di bombardamenti sulle città ucraine. Tesi sostenuta anche dagli Stati Uniti. L’Iran potrebbe “contribuire a crimini di guerra diffusi” in Ucraina fornendo alla Russia droni e altre armi utilizzate nella sua continua invasione dell’Ucraina, ha ribadito lunedì ai giornalisti il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan.

Tutti i dettagli.

L’IRAN HA FORNITO DRONI ALLA RUSSIA

Teheran ha ammesso di aver fornito droni alla Russia, ma ha affermato che la transazione è avvenuta prima dell’inizio della guerra.

“L’Iran non è né con l’Est né con l’Ovest – e non è uno slogan” ha precisato il diplomatico iraniano a Roma. “Per quanto riguarda la guerra in Ucraina ribadisco che siamo contrari alla guerra. Ci siamo resi disponibili per mediare tra le due parti”. Sulla collaborazione militare con Mosca ha poi affermato: “la collaborazione con Mosca nel campo della difesa non è nuova, prima dell’inizio della guerra Teheran ha fornito alla Russia un numero esiguo di droni ma non c’entrano niente con i droni di cui si parla tutti i giorni in Ucraina. Abbiamo protestato con Mosca sull’uso dei nostri droni in Ucraina e loro hanno smentito l’utilizzo” ha aggiunto Mohammad Reza Sabouri in conferenza stampa.

LE SANZIONI AMERICANE

Da ottobre gli Stati Uniti sostengono che le prove in loro possesso dimostravano che le truppe iraniane assistevano la Russia con attacchi di droni in Ucraina.

Sullivan ha aggiunto che gli Stati Uniti e le nazioni europee hanno sanzionato i produttori iraniani dei droni per “rendere queste transazioni più difficili”. Tuttavia, ha riconosciuto che impedirle completamente sarebbe “una sfida”.

Venerdì l’amministrazione Biden ha annunciato una serie di nuove sanzioni e misure aggiuntive contro il settore dell’aviazione e della difesa dell’Iran. Così Washington alza la posta nella sua campagna contro Teheran per aver fornito a Mosca armi per la sua guerra contro l’Ucraina. “L’Iran è ora diventato il principale sostenitore militare della Russia”, aveva dichiarato il segretario di Stato americano Tony Blinken.

I PRODUTTORI IRANIANI INTERESSATI

Nello specifico, il Dipartimento del Tesoro ha imposto sanzioni a sei dirigenti e membri del consiglio di amministrazione dell’Iran’s Qods Aviation Industries, il principale produttore di difesa del paese, per la produzione di veicoli aerei senza pilota, riporta Cnbc.

Inoltre, il Tesoro ha anche imposto sanzioni al presidente di Qods Aviation Industries Seyed Hojatollah Ghoreishi, all’amministratore delegato Ghassem Damavandian, ai membri del consiglio Hamidreza Sharifi-Tehrani, Reza Khaki, Majid Reza Niyazi-Angili e Vali Arlanizadeh.

Le sanzioni seguono misure simili annunciate a settembre contro i produttori di droni iraniani.

Back To Top