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India

Scoppierà una guerra tra Cina, India e Pakistan?

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

Gran parte degli osservatori sta rivolgendo la propria attenzione o sull’attuale conflitto in Ucraina o su Taiwan, dimenticando tuttavia che esistono anche altre zone calde a rischio di conflitto. Stiamo alludendo a quelle terre di confine himalayana tra India, Cina e Pakistan. Questi tre Stati possiedono armi nucleari, condividono confini oggetto di continue contestazioni che spesso sfociano in azioni violente.

Non dimentichiamoci inoltre che India e Pakistan hanno posto in essere veri e propri attacchi aerei sui rispettivi territori. Non deve dunque destare alcuna sorpresa il fatto che tutte e tre le potenze stiano facendo investimenti rilevanti a livello militare, anche nel settore nucleare, con lo scopo di aumentare la deterrenza e scoraggiare eventuali azioni offensive.

Non c’è dubbio che fino a questo momento Cina, India e Pakistan non intendono affrontarsi in un conflitto aperto: nessuna delle tre nazioni intende infatti attuare una conquista territoriale. Bisogna però considerare che tutte e tre le nazioni hanno una retroterra ideologico nazionalista che potrebbe innestare conflitti di lunga durata. Nello specifico, nel 2019 sono stati fatti attacchi terroristici in India rivendicati da un gruppo terrorista presente in Pakistan che hanno determinato attacchi di rappresaglia aerea contro il Pakistan a cui poi sono seguiti rappresaglie pakistane in India; nel 2020 vi sono stati conflitti corpo a corpo tra pattuglie di frontiera indiana e cinese che ha indotto entrambi a schierare carriarmati e artiglieria sugli altipiani dell’alta montagna. Anche se queste forze militari non si affrontano, in questo momento rimangono tuttavia schierate in prossimità del confine e sono pronte per una eventuale escalation.

Qual è la postura americana? L ‘attuale amministrazione vede l’India come un partner strategico fondamentale soprattutto per la crescente competizione con la Cina. Gli Stati Uniti potrebbero certo non avere alcun interesse diretto per risolvere la disputa di confine tra Cina e India, ma non c’è dubbio che gli Stati Uniti vogliono tutelare l’India di fronte alla politica di proiezione di potenza cinese. Non è escluso allora che l’India potrebbe essere supportata sia militarmente che dal punto di vista della intelligence dagli Stati Uniti e in funzione anticinese anche per ridurre un eventuale escalation che aumenterebbe l’instabilità di tutta la regione.

Per quanto riguarda l’India, non c’è dubbio che questa debba prendere con estrema attenzione questa crisi anche e soprattutto perché Pechino e il Pakistan coordinano le loro azioni in funzione anti-indiana. Il coordinamento tra Cina e Pakistan è anche una conseguenza dell’allontanamento degli Stati Uniti dal Pakistan e il suo avvicinamento all’India. E questo non farà altro che consolidare sempre di più i legami tra la Cina e il Pakistan, sia in funzione anti -indiana che anti-cinese .

Escludere a priori un conflitto ampio che coinvolga le tre nazioni equivale a commettere un errore molto pericoloso soprattutto alla luce del recente conflitto in Ucraina; ancora più pericoloso sarebbe escludere a priori un possibile conflitto nucleare tra queste nazioni.

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