E’ morta Giulia Maria Crespi, fondatrice e presidente onoraria del Fai (Fondo Ambiente Italiano). Nel comunicare la scomparsa, il consiglio di amministrazione, il comitato dei garanti, la struttura operativa e le delegazioni del Fai “con unanime riconoscenza” dedicano a Crespi “il più commosso tributo”.
“La chiarezza del suo insegnamento, il solco tracciato, lo stile e l’entusiasmo infuso in qualsiasi cosa facesse – si legge in una nota – indicano senza incertezze la strada che il Fai è chiamato a seguire per il bene del Paese, fissata nella missione che lei stessa contribuì a definire”.
La scomparsa di #GiuliaMariaCrespi, fondatrice e Presidente Onoraria del #FAI segna un momento cruciale nella storia della Fondazione che a lei con unanime riconoscenza dedica il più commosso tributo.
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— FAI (@Fondoambiente) July 19, 2020
Giulia Maria Crespi aveva 97 anni. Era discendente di un’importante famiglia di cotonieri lombardi, proprietari del Corriere della Sera.
Era Nata a Merate (Lecco) il 6 giugno 1923.
E’ stata sposata due volte: con il conte Marco Paravicini, padre dei suoi gemelli Aldo e Luca, morto in un incidente dopo 4 anni di matrimonio, nel 1956; e con l’architetto Guglielmo Mozzoni (1915-2014).
Due mesi ha perso il figlio Aldo Paravicini, 65 anni, in un tragico incidente avvenuto alle Cascine Orsine, l’azienda agricola di famiglia, a Bereguardo (Pavia): si è schiantato, a causa di un malore, contro uno stabile accanto alle abitazioni dei dipendenti della cascina.
Giulia Maria Crespi nel 1960 iniziò ad occuparsi del Corriere della Sera ed uscì dal cda nel 1974.
Dal 1965 al 1975 ha svolto una lunga attività in Italia Nostra.
Nel 1975, lasciata la gestione editoriale del Corriere, con Renato Bazzoni fondò il Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) di cui era oggi presidente onorario.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutta Italia, tra cui dal Presidente Ciampi l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Per Einaudi ha pubblicato l’autobiografia “Il mio filo rosso“.