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Arnese

Cdp con Stellantis a Termoli?, Gabrielli fa infuriare GdF e Carabinieri, Soldi nella Rai di Fuortes, bidenate e Zan zan

Non solo Stellantis, Cdp, Gabrielli, Biden e Zan. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

IL POLIZIOTTO GABRIELLI IN AZIONE

 

LE SCELTE SILENZIOSE DI DRAGHI PER LA RAI

 

I GRILLI SULLA GIUSTIZIA

 

AIUTINO PER STELLANTIS A TERMOLI? NON DITELO A GIAVAZZI…

 

CONTENTINO PER TORINO?

 

IL DOPPIO GIOCO DI BIDEN CON PUTIN

 

BIDEN SUPERTRUMPIANO SULLA CINA

 

LA TESI DI BIDEN SULL’AFGHANISTAN

 

LE TESI DI YELLEN

 

IL NUOVO NUMERO 2 DELLA BCE

 

ZAN ZAN

 

TUTTI IN ISLANDA?

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SU GLOBAL MINIMUM TAX:

La partita sembra chiusa per la nuova Global Minimum Tax, la tassa planetaria del 15 per cento che dovranno pagare tutte le multinazionali, web company comprese, dal 2023 se superano i 20 miliardi di fatturato globale e il 10per cento di utili nei Paesi “market” cioè dove vendono prodotti.Una mossa che i Venti Grandi hanno messo a punto per evitare che le multinazionali, come accade per Google e Facebook, nascondano la propria sede in Irlanda dove pagano il 12,5 per cento di tasse e di conseguenza non paghino nulla dove vendono e fatturano i propri servizi. Il meccanismo messo a punto servirà per calcolare il profitto che ogni singolo Stato potrà tassare: per ora si è concordato un “imponibile” pari al 20-30per cento di ogni dollaro di extraprofitto che supera la franchigia del 10 dei profitti. Ma la questione è ancora aperta perché non tutti iPaesi hanno un gettito imponibile che viene dal fatturato; alcuni, come l’Irlanda, ad esempio, tassano soprattutto gli abbondanti profitti della casa madre che ha la sede nel loro Paese. Dunque la necessità di un elemento di ponderazione dei due gettiti che si sta discutendo. Come si discute anche della stessa franchigia del 10 per cento sotto la quale non si paga la Global Tax: ebbene Amazon sta sotto e potrebbe salvarsi, così si lavora a specificare meglio che non si pagherà in base alla media mondiale dei profitti ma Paese per Paese.Senza contare il caso Orban: tiene le tasse al 9 per cento per favorire gli arbitraggi fiscali internazionali e poi si scaglia contro il capitalismo globale: il suo voto conterà quando in autunno ci si confronterà in sede Ocse e soprattutto quando la partita si giocherà sul tavolo dell’Unione dove è prevista l’unanimità.

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DE LA STAMPA SU GABRIELLI:

Non solo la Polizia: il Viminale dovrebbe avere il controllo anche sui Carabinieri e sulla Guardia di Finanza, che invece continuano a dipendere dal ministero della Difesa e dal ministero dell’Economia nonostante ci sia una legge di quarant’anni fa che definisce chiaramente le figure alle quali spetta l’amministrazione della pubblica sicurezza. Franco Gabrielli, stavolta non più da capo della Polizia ma in qualità di autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, riapre una questione sulla quale le forze politiche si sono spesso divise. L’occasione la offre il congresso del sindacato Fsp Polizia e un dibattito sulla 121, la legge del 1981 che ha smilitarizzato la Polizia, con il sottosegretario all’interno, Nicola Molteni e con il capo della Polizia, Lamberto Giannini. Proprio quella legge, sottolinea Giannini, «fu determinante perché ha portato un nuovo concetto di sicurezza e ha fatto della Polizia un’autorità più vicina alle persone». Ma secondo Gabrielli la legge presenta lacune: soprattutto, il fatto che ancora oggi «il ministero dell’Interno non sia la casa della sicurezza di questo paese». Il sottosegretario non fa giri di parole: «Fino a quando il ministro dell’Interno avrà il controllo di una sola forza di polizia, il disegno della 121 non sarà completato. Fino a che non si porterà tutti sotto» il Viminale «la 121 non sarà completa». Che non significa cancellare Carabinieri e Guardia di Finanza, quando nel 2016 il governo decise di accorpare la Forestale con i Carabinieri, il sottosegretario definì quella una «scelta non felice». Quello che dovrebbe cambiare è dunque proprio il “controllo” su questi Corpi. Perché la 121 introduce il concetto di amministrazione della pubblica sicurezza e lo attribuisce al Viminale. Secondo il disegno della 121 il capo della Polizia, sostiene Gabrielli, non è solo il capo di una forza di polizia ma di un organo tecnico con il quale il ministro dell’Interno, unica autorità di pubblica sicurezza nel paese, governa la sicurezza del Paese».

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