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Tutti i contatti su tecnologia e ricerca tra Francia ed esercito cinese

Il cluster ParisTech ha stretto un accordo con la Xi'an Jiaotong University, istituzione vicina all'Esercito popolare di liberazione cinese. Il punto di Giuseppe Gagliano

Il cluster ParisTech, che riunisce Mines and Bridges and Roads, ha stretto un accordo con la Xi’an Jiaotong University, istituzione che fornisce formazione alla Strategic Support Force (SSF) dell’Esercito di Liberazione del Popolo, la divisione incaricata di cyber guerra secondo quanto riportato da Intelligence online.
In fase di rafforzamento dallo scorso anno, l’unità accademica della Direzione Generale della Sicurezza Interna (DGSI), preposta al monitoraggio delle potenziali interferenze straniere nel mondo universitario, potrà studiare da vicino il nuovo accordo di scambio di ricerca e studenti firmato il 30 agosto tra il gruppo ParisTech delle grandes écoles e l’istituzione cinese Xi’an Jiaotong University (XJU). Istituzione molto vicina al mondo della difesa cinese, la XJU mantiene collaborazioni con l’Esercito di Liberazione Popolare (APL), compreso un programma di addestramento con la Strategic Support Force (SSF) del PLA, responsabile delle operazioni spaziali, della cyber e della guerra ibrida.
L’università lavora anche con gruppi di difesa dello stato come la China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) e la China Aerospace Science and Industry Corporation (CASIC). Tante le realtà che possono essere attratte dal know-how delle prestigiose scuole di ingegneria raggruppate all’interno di ParisTech, in particolare la Scuola Nazionale dei Ponti e delle Strade e la Scuola delle Miniere. Questo cluster ha già un campus a Shanghai, con la Shanghai Jiao Tong University, coinvolta anche nella difesa.
Da parte sua, ParisTech afferma di non essere a conoscenza dei legami ufficiali tra la XJU e l’APL. Il cluster ha il compito di ricordare alle scuole di rispettare le istruzioni di sicurezza messe in atto dalle autorità francesi, ma non discute questo tipo di rischio con i servizi.
Questo apparente scollamento fosse altamente rappresentare un pericolo per la sicurezza francese e soprattutto dimostra uno iato cioè una assenza di coordinamento tra le istituzioni e che invece è presente all’interno della Cina.
L’intelligence francese è in ritardo nel monitoraggio delle interferenze e dei tentativi di furto di know-how all’interno del mondo accademico, ma è dall’anno scorso che cerca di recuperare. Oltre alle nuove assunzioni, l’unità DGSI aveva programmato un ciclo di webinar nel 2021 per formare università e laboratori su questo tema.
Diverse fusioni negli ultimi mesi tra università francesi, a Bordeaux o in Bretagna, e controparti cinesi vicine alla difesa non avevano suscitato una reazione da parte dell’intelligence francese .
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