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Elezioni Emilia-Romagna e Calabria, ecco proiezioni e risultati. Bonaccini (Pd) batte Borgonzoni (Lega)

Ecco le prime proiezioni e i risultati sulle elezioni in Emilia-Romagna e in Calabria I RISULTATI DELLE REGIONALI Emilia Romagna al centrosinistra, Calabria al centrodestra: questo il risultato delle elezioni regionali, che vedono il pd Bonaccini superare la leghista Borgonzoni e la forzista Santelli trionfare sull’imprenditore Callipo. Crollo di M5s in entrambe le regioni. LA…

I RISULTATI DELLE REGIONALI

Emilia Romagna al centrosinistra, Calabria al centrodestra: questo il risultato delle elezioni regionali, che vedono il pd Bonaccini superare la leghista Borgonzoni e la forzista Santelli trionfare sull’imprenditore Callipo. Crollo di M5s in entrambe le regioni.

LA SINTESI POLITICA

Pd batte Lega in Emilia-Romagna e il governo Conte tira un sospiro di sollievo. Ecco i risultati in sintesi sulle due regioni in cui domenica 26 gennaio si è votato. L’Emilia Romagna conferma la fiducia al Governatore Stefano Bonaccini, con il 51,4% dei voti contro il 43,7% della candidata leghista Lucia Borgonzoni. La Calabria passa al centrodestra, dove a vincere con il 55,8% è la coalizione guidata da Jole Santelli (Forza Italia), mentre il candidato di centrosinistra Pippo Callipo si ferma al 30,4%. I candidati del M5S, Simone Benini in Emilia Romagna e Francesco Aiello per la Calabria si fermano rispettivamente al 3,5% e al 7,4%

I COMMENTI

“Si sta tornando a un sistema bipolare”, sottolinea Zingaretti. Conte continua a lavorare per il rilancio dell’Italia, affermano da Palazzo Chigi. Affluenza record in Emilia Romagna, al 67,7%; stabile in Reggio Calabria, al 44,3%.

(articolo aggiornato alle ore 07,00)

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GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SULLE ELEZIONI REGIONALI:

COME VOTANO CLASSI SOCIALI, CENTRI E PERIFERIE IN EMILIA-ROMAGNA. REPORT ISTITUTO CATTANEO

VI SPIEGO LA VERA SFIDA TRA PD E LEGA IN EMILIA ROMAGNA. L’OPINIONE DI CAZZOLA

CHE COSA SUCCEDERA’ A CONTE DOPO IL VOTO IN EMILIA-ROMAGNA. IL CAMEO DI RUGGERI

TUTTI I MALANNI POLITICI DI GRILLO E M5S. I GRAFFI DI DAMATO

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LA SCHEDA TECNICA SULLE ELEZIONI IN EMILIA-ROMAGNA E IN CALABRIA

Dopo il voto, le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 23.00 di domenica 26 gennaio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti. Saranno complessivamente quasi 5,5 milioni gli elettori.

IN EMILIA ROMAGNA

Oltre 3,5 milioni di cittadini saranno chiamati al voto per eleggere il presidente della Regione e i componenti dell’Assemblea legislativa; gli elettori sono per l’esattezza 3.515.539 di cui 1.707.781 uomini e 1.807.758 donne. Sono 4.520 le sezioni in cui sarà possibile votare, 4.520 seggi nei 328 comuni.

Sono sette i candidati alla presidenza della Giunta della Regione (uno in più della precedente tornata) sostenuti da 17 liste (più 6 rispetto al 2014). Si tratta di: Marta Collot (Potere al Popolo), Simone Benini (M5S), Laura Bergamini (Partito Comunista), il governatore uscente Stefano Bonaccini (Pd e altre liste); Lucia Borgonzoni (Lega, FI e altre liste), Stefano Lugli (L’Altra Emilia-Romagna); Domenico Battaglia (Movimento 3 V). 739 candidati (in crescita rispetto al 2014 quando furono 507) sono in corsa per uno dei 50 posti nell’Assemblea legislativa (di questi due seggi sono riservati al presidente eletto e al candidato presidente secondo classificato).

Il 51% dei candidati consiglieri è di sesso maschile, tra tutti l’età media è di 46,9 anni (in crescita rispetto a cinque anni fa, quand’era di 45,5 anni) e per 6 sui 10 di loro la sfida alle regionali è la prima esperienza elettorale.

Sono stati presentati 17 simboli, ma non tutti sono presenti nelle 9 circoscrizioni. In ogni caso è possibile votare il candidato presidente, che sarà sempre presente sulla scheda elettorale, anche se la lista a sostegno non è stata presentata.

Complessivamente sono 788 i candidati, anche se quelli effettivi scendono a 739 per effetto delle pluricandidature: 33 candidati si sono presentati in più circoscrizioni. Dei 739 candidati, il 49,1% è composto da donne, 50,9% uomini. L’età media è di 46,9 anni (46,1 anni per le donne e 47,7 per gli uomini).

E’ consentito il voto disgiunto: un candidato Presidente e una lista che non sostiene lo stesso candidato.

IN CALABRIA

Sono circa un milione e 800 mila gli elettori aventi diritto al voto nella regione. Sono 4 gli sfidanti: Jole Santelli, per la coalizione di centro-destra (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Unione di Centro, Jole Santelli Presidente e Casa delle Libertà); Filippo Callipo, coalizione di centro-sinistra (Partito Democratico, Io Resto in Calabria, Democratici e Progressisti); Francesco Aiello, (Movimento 5 Stelle, Calabria Civica) e Carlo Tansi, liste civiche (Tesoro Calabria Calabria Libera e Calabria Pulita). Domenica 26 gennaio sarà utilizzata, per la seconda volta, la legge elettorale approvata dal Consiglio regionale calabrese dell’11 settembre 2014.

Il sistema elettorale calabrese è un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Sono ammesse le liste che hanno superato il 4% dei voti e le coalizioni che hanno superato l’8%. Il candidato governatore vincente e la lista o liste che lo appoggiano avranno un premio di maggioranza al 55%, saranno quindi garantiti almeno 16 seggi.

Il Consiglio regionale è composto da 30 seggi, compreso il seggio assegnato al presidente della Giunta regionale. Circa i due terzi dei seggi del Consiglio regionale è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni: Cosenza (9), Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (8), Reggio Calabria (7).

Il sistema di voto in Calabria non permette il voto disgiunto: non si potrà votare quindi per una lista e per un candidato diverso da quello segnalato dalla lista o dalle liste che lo appoggiano. Inoltre si potrà esprimere solo una preferenza per consigliere. È possibile esprimere il voto di preferenza anche scrivendo solo il cognome, se non ci sono più candidati con lo stesso cognome. Altrimenti va scritto il cognome e nome sulle righe accanto al simbolo.

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