— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 26, 2022
Il centrodestra vince le elezioni politiche italiane, conquistando il 44,48% dei voti al Senato e il 44,30 alla Camera.
A trascinare la coalizione, l’affermazione di Fratelli d’Italia, che è il primo partito in Italia con il 26% delle preferenze.
La Lega registra un netto calo, fermandosi tra l’8 e il 9% dei voti; Forza Italia raccoglie l’8% delle preferenze. Il centrosinistra si ferma al 26%: il Pd va sotto il 20%, mentre il Movimento 5 Stelle raccoglie il 15% circa delle preferenze, affermandosi soprattutto al Sud. Azione-Italia Viva supera il 7% ma non centra l’obiettivo del 10%.
L’affluenza si ferma al 63,91%, oltre 9 punti percentuali in meno del 2018: è il dato più basso di sempre per le elezioni politiche.
Si profila un governo in grado di avere una maggioranza stabile anche al Senato, con un numero di seggi tra i 109 e i 119.
EFFETTO DRAGHI
Effetto Agenda Draghi: il partito di opposizione (Fratelli d'Italia) diventa il primo partito, il Pd scende sotto il 20%, la Lega – che ha fatto parte del governo Draghi – sotto il 10%, i draghiani di Azione-Italia Viva non superano l'8% e il moribondo M5s con il 15% festeggia.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 26, 2022
L’APPORTO DELLE MINISTRE FORZISTE NEL TERZO POLO
Pochini pochini i voti portati ad Azione e Italia Viva dalle due ministre ex di Forza Italia, Carfagna e Gelmini, al terzo polo. Mi pare.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 26, 2022
LO SCONFITTO PD VISTO DA PASQUINO
«Letta è un signore capace, competente, con ottime conoscenze. Ma non è un capo politico arrembante e nella campagna elettorale era evidentemente a disagio. Ha tirato fuori delle battute… Tipo quella degli “occhi di tigre”, ma perché?». (Gianfranco Pasquino)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 26, 2022
CHI DOPO LETTA?
Ma davvero qualcuno pensa che Elly Schlein possa rivitalizzare il Pd dopo il 25 settembre?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 24, 2022
LA SOMMA NON FA IL TOTALE
Luca, ma davvero pensi che insieme Pd e M5S avrebbero preso gli stessi voti che hanno ottenuto andando soli? Davvero pensi che gli elettori moderati del Pd e gli elettori anti Pd del Movimento avrebbero appoggiato l’alleanza? Mah… https://t.co/nYjiXlCi5q
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) September 26, 2022
IL PUNTO DELL’AGI SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI POLITICHE:
Il centrodestra, trainato da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, vince le elezioni politiche 2022 e si prepara a governare l’Italia. Complessivamente la coalizione composta da FdI, Lega, Fi e Noi moderati raggiunge il 44,5% dei voti, sette punti in più rispetto al 37,5% del 2018. Vince nella stragrande maggioranza dei collegi uninominali di Camera e Senato.
Il centrosinistra, composto da Pd, Alleanza Verdi Sinistra, +Europa, Impegno civico, si ferma al 26,5%, sostanzialmente stabile rispetto al 2018 quando il centrosinistra e Leu ebbero complessivamente il 25,7%. Sono pochi i collegi uninominali dove prevale il centrosinistra, anche in regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana.
Il Movimento 5 Stelle, correndo da solo, ottiene il 15% dei voti e vince a sorpresa in oltre dieci collegi uninominali del sud, soprattutto nel napoletano, nel palermitano e a Foggia. Rispetto al 2018, quando ebbe il 32,2%, M5s cede il 17,2%. La lista Azione-Iv, non presente nel 2018, ottiene il 7,7%.
Nel centrodestra la parte del leone la fa Fratelli d’Italia che sestuplica i voti rispetto al 2018, passando dal 4,3% al 26,4%. Lega e Forza Italia quasi dimezzano i loro voti: il Carroccio passa dal 17,6% al 9%; FI dal 14,4% all’8,2%. Noi moderati corre il rischio di non superare l’1%. Fratelli d’Italia oggi ha il doppio dei voti della Lega anche in regioni come la Lombardia e il Veneto.
Nel centrosinistra la lista ‘Pd-Italia Democratica e Progressista’ è al 19,3%. Nel 2018 Pd, Leu e Insieme ebbero complessivamente il 22,9%. Cresce +Europa che passa dal 2,4 al 3%. Male Impegno civico: appena lo 0,5%. Luigi Di Maio, sconfitto dal pentastellato Sergio Costa nel collegio di Napoli Fuorigrotta Camera, resta fuori dal Parlamento.