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Ecco quanto hanno speso gli Usa per armare Israele

Un rapporto rivela che gli Usa hanno speso 17,9 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele in un anno di guerra. Si tratta della cifra più alta mai registrata per l'assistenza militare a Israele in un solo anno dal 1959.

Un nuovo rapporto pubblicato dal progetto Costs of War dell’Università di Brown ha rivelato che gli Stati Uniti hanno speso più di 22,76 miliardi di dollari per operazioni militari e per la fornitura di armi in Medio Oriente nell’ultimo anno, in seguito agli attacchi del 7 ottobre 2023 da parte del gruppo Hamas contro Israele.

Questo conflitto ha dato il via a una crisi regionale più ampia, con ripercussioni significative sul piano finanziario per il governo statunitense.

I FONDI DESTINATI DAGLI USA ALL’ASSISTENZA MILITARE DI ISRAELE

Il rapporto, che copre i costi fino alla fine di settembre 2024, evidenzia come la maggior parte di questi fondi, circa 17,9 miliardi di dollari, sia stata destinata all’assistenza militare e alla sicurezza di Israele. Si tratta della cifra più alta mai registrata per l’assistenza militare a Israele in un solo anno dal 1959. Il documento sottolinea che questa stima è prudente e potrebbe non includere tutta l’assistenza finanziaria fornita dagli Stati Uniti, suggerendo che i costi complessivi potrebbero essere ancora più elevati. Questa somma comprende la fornitura di armi avanzate, sistemi di difesa e supporto tecnico per le forze israeliane.

LE ALTRE RISORSE PER LE OPERAZIONI MILITARI NELLA REGIONE

Inoltre, il rapporto indica che almeno 4,86 miliardi di dollari sono stati spesi per le operazioni militari statunitensi nella regione, tra cui le operazioni nel Mar Rosso contro i ribelli Houthi in Yemen. Queste operazioni fanno parte di un più ampio sforzo per stabilizzare la regione e proteggere le rotte marittime cruciali per il commercio internazionale, in particolare contro le minacce poste dai gruppi armati affiliati all’Iran.

Le spese documentate dal progetto Costs of War fanno parte di un quadro più ampio di interventi militari statunitensi in Medio Oriente, che includono anche operazioni anti-terrorismo in Iraq e Siria, nonché missioni di supporto alle forze locali.

LE RICADUTE DAL CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS

Il conflitto tra Israele e Hamas, con l’intervento degli Stati Uniti a sostegno di Israele, ha amplificato l’instabilità regionale, portando a una maggiore presenza militare americana nella regione.

Il rapporto sottolinea come le spese statunitensi in Medio Oriente continuino a crescere, nonostante i tentativi di ridurre l’impegno militare nella regione negli ultimi anni. Questi costi sono destinati a restare elevati, soprattutto in un contesto di conflitti prolungati e alleanze strategiche come quella con Israele, che rimane un pilastro della politica estera americana in Medio Oriente.

Il progetto Costs of War, noto per le sue analisi dettagliate delle spese militari degli Stati Uniti, ha evidenziato come il supporto militare americano nella regione sia parte di una strategia di lungo termine volta a mantenere la sicurezza e l’influenza geopolitica degli Stati Uniti. Tuttavia, il rapporto solleva anche domande sul costo umano e finanziario di queste operazioni, soprattutto in un periodo di crescente instabilità regionale.

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