Kabul: fuga e terrore.
Due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo decine di civili, tra cui bambini, e almeno dodici militari americani.
Il bilancio in serata parlava di almeno 72 morti e oltre 140 feriti, rimasti vittime di due attacchi kamikaze compiuti dall’Isis.
Il capo del comando centrale statunitense, Kenneth McKenzie, ha affermato che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco, nel quale ha detto di non ravvisare una complicità dei Talebani.
Si è trattato di un attacco “complesso” nella zona dell’Abbey Gate, area controllata dalle truppe Usa e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5.000 persone in attesa di conoscere il proprio destino.
La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, che in questi giorni è diventata la base di giornalisti e truppe del Regno Unito.
Quindi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati.
Lì centinaia di famiglie aspettano un cenno dai militari. Da lì i soldati si affacciano per tirar su quelli che ce l’hanno fatta e saranno imbarcati sui voli verso una nuova vita. Lì gli attentatori hanno colpito. In serata, l’Isis ha rivendicato gli attacchi, pubblicando anche la foto di uno dei kamikaze, secondo quanto riferisce il Site.
Il bilancio di almeno 60 civili afghani morti è stato diffuso in serata dal Wall Street Journal che citava fonti mediche.
Tra i 12 militari americani che hanno perso la vita ci sarebbe anche un medico della Marina. Mentre a parlare di bambini tra le vittime sono stati i talebani. Da parte loro i medici dell’ospedale di Emergency a Kabul hanno riferito di dieci persone arrivate morte nella loro struttura e oltre 60 ricoverati.
Fin da subito gli Usa e i britannici sono stati certi che l’attacco sia stato opera dell’Isis-K, lo Stato Islamico della provincia afghana del Khorasan, il gruppo affiliato all’Isis nemico di Al Qaida e dei talebani. Loro, i nuovi padroni dell’Afghanistan, hanno condannato l’attacco scaricando la responsabilità sugli Stati Uniti: “E’ avvenuto in una zona dove la sicurezza è nelle mani delle forze statunitensi”, ha detto il portavoce Zabihullah Mujahid, assicurando che i talebani “stanno prestando molta attenzione alla sicurezza e alla protezione della loro gente” e che i nemici saranno fermati.
I “Talebani sono in combutta con gli Usa per far fuggire le spie”: l’Isis rivendica con questo messaggio gli attacchi di Kabul. “Siamo riusciti a eludere la sicurezza imposta dalle truppe Usa e dalle milizie talebane a Kabul e ad arrivare a meno di 5 metri dalle truppe americane”, recita il testo dell’agenzia Amaq. L’organizzazione identifica in Abdul Rahman al-Lowgari l’attentatore suicida, mentre restano ignoti i nomi degli altri componenti del commando entrato in azione.
Rimpallo di responsabilità: i talebani additano gli States. Le nuove esplosioni udite a Kabul sono state “causate dalla distruzione di alcuni equipaggiamenti da parte delle truppe Usa”, riferisce il portavoce dei Talebani..
(articolo aggiornato alle ore 22,20)