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Ecco come Trump e Putin se ne fregano degli europei

Trump e Putin ignorano l'ultimatum degli europei. Estratto dal Mattinale europeo

Di fronte a Putin, l’Unione europea è paralizzata dalle sue divisioni e la sua coalizione dei “volenterosi” fatica a convincere per mancanza di mezzi. L’Europa non esiste diplomaticamente. Il presidente russo la disprezza. L’Ue annoia l’americano. Donald Trump vuole essere l’unico artefice della pace ed è convinto di risolvere la questione durante un vertice con Vladimir Putin. Ma gli europei resistono. Cercano di convincerlo della duplicità del leader russo e di mostrare fermezza per imporre un cessate il fuoco preliminare a qualsiasi discussione e riunione. Senza Trump, infatti, non possono fare molto per l’Ucraina, mentre il Cremlino prepara una nuova offensiva.

L’ULTIMO PACCHETTO DI SANZIONI EUROPEE ALLA RUSSIA

I “volenterosi” minacciano da giorni di prendere la Russia “alla gola” e “soffocare una volta per tutte la sua economia” con sanzioni potenti. L’Ue ha appena adottato un 17esimo pacchetto di misure e annuncia già un 18esimo. Sarà discusso oggi durante la riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles. Sarà un dibattito preliminare con uno scambio di idee. “Troppo presto per entrare nei dettagli”, ci ha spiegato un diplomatico. Ma gli europei cominciano a esitare sempre più, perché le sanzioni diventano “dolorose” per le loro economie e difficili da far accettare all’opinione pubblica, soprattutto nei paesi dove i partiti filorussi sono influenti.

La realtà è triste da scrivere: tutto dipende dalle misure decise dagli Stati Uniti, gli unici in grado di soffocare l’economia russa. Il 18esimo pacchetto di sanzioni europee – riconosce un diplomatico europeo – è “alimentato” dal progetto di sanzioni estremamente potenti, con dazi doganali del 500 per cento contro i paesi che importano petrolio russo, preparato dal senatore Lindsey Graham, se Putin rifiuta di accettare un cessate il fuoco di trenta giorni. Senza gli americani, la coalizione dei volenterosi è divisa e impotente. Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, e il primo ministro polacco, Donald Tusk, non concepiscono alcuna missione militare senza gli Stati Uniti e, senza un accordo di pace, non si impegneranno sul terreno. “È cruciale che gli Stati Uniti accompagnino un insieme di sanzioni corrispondenti, e questo dipende in gran parte dal risultato della telefonata Trump-Putin”, ha spiegato un portavoce del governo tedesco.

COSA PENSA TRUMP DI PUTIN E DELLA RUSSIA

Donald Trump è l’anello mancante. Il presidente americano è affascinato da Vladimir Putin e non smette di giustificare il suo intervento contro l’Ucraina. “Se i carri armati di Putin non fossero rimasti bloccati nel fango ovunque, sarebbero arrivati a Kyiv in 5 ore”, ha affermato senza battere ciglio su Fox News. Trump è fluttuante, impulsivo e non ama gli europei. Un impegno verbale di Putin basta a farlo cambiare idea. I due leader hanno parlato ieri al telefono. La conversazione è durata più di due ore ed è stata definita da Vladimir Putin “significativa, sincera e molto utile”. Il presidente russo ha dichiarato che un cessate il fuoco è “possibile, se Russia e Ucraina trovano compromessi accettabili per entrambe le parti”.

“Penso che il colloquio sia andato molto bene. Russia e Ucraina inizieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco e, soprattutto, per la fine della guerra. Le condizioni di questo accordo saranno negoziate tra le due parti, come dovrebbe essere, perché conoscono i dettagli di un negoziato che nessuno altro conosce”, ha dichiarato per parte sua il presidente americano in un messaggio pubblicato su Truth. Trump ha precisato di aver informato il presidente ucraino del suo colloquio con Putin e di essersi intrattenuto con il presidente Emmanuel Macron, il cancelliere Friedrich Merz, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Alexander Stubb. Trump ha precisato che “il Vaticano è molto interessato all’organizzazione dei negoziati”.

COSA (NON) C’È NEL PIANO AMERICANO PER LA PACE IN UCRAINA

Nessun ultimatum, nessuna scadenza, nessun obbligo, nessuna condizione, nessuna menzione di sanzioni. Il piano di pace americano in 22 punti, il cui primo è “un cessate il fuoco globale che metta fine ai massacri immediatamente”, è stato accantonato. Putin ha rifiutato di discuterne. “Se la Russia non è disposta a impegnarsi, gli Stati Uniti potrebbero eventualmente dire che questa guerra non è la loro”, ha lasciato intendere il vicepresidente, J.D. Vance. Il ritiro degli Stati Uniti farebbe comodo a Putin, convinto che l’esercito russo sfonderà le difese ucraine e si impadronirà completamente delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson.

Gli europei sono fuori dai giochi. Putin è rimasto sordo alle loro richieste e Trump si è limitato a informarli della sua posizione.

(Estratto dal Mattinale Europeo)

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