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Francia Vacanze

Ecco come la Francia ripartirà dopo le vacanze su lavoro, scuola e non solo

Il primo ministro Jean Castex ha delineato tappe, obiettivi e incognite sulla ripartenza della Francia dopo le vacanze. L’articolo di Enrico Martial Con una intervista radiofonica a France Inter, al mattino del 26 agosto, il primo ministro francese, Jean Castex, ha dato una prima risposta alle inquietudini sulla ripresa delle attività dopo le vacanze: sul…

Con una intervista radiofonica a France Inter, al mattino del 26 agosto, il primo ministro francese, Jean Castex, ha dato una prima risposta alle inquietudini sulla ripresa delle attività dopo le vacanze: sul piano da 100 miliardi per l’economia, sul lavoro e la scuola convivendo con il virus, sulla sicurezza.

Castex ha detto che il governo francese intende favorire la ripresa di tutte le attività – economiche, culturali, sociali perché considera le restrizioni e in particolare il lockdown capaci di conseguenze ancora più nefaste del virus stesso. La convivenza con il Covid è dunque la regola per la ripresa dopo la pausa estiva, da cui discendono le politiche di prevenzione e le iniziative sanitarie, di cui alcune appena adottate dal Consiglio di difesa sanitaria che si è riunito il 25 agosto. Si tratta sempre di misure territorializzate, come per Marsiglia, in cui dal 27 agosto a fine settembre verrà introdotto l’obbligo di chiusura degli esercizi commerciali (ristoranti e negozi) dalle 23 alle 6 del mattino nonché l’impiego della mascherina in tutti gli spazi pubblici, anche aperti.

Sono decisioni affidate – con il supporto centrale – alla responsabilità locale, grazie anche alla migliore conoscenza di dati sempre più territoriali, e in funzione della valutazione sulle categorie locali vulnerabili, gli anziani nelle RSA (in francese “Ehpad”) o le persone affette da altre patologie. L’esercizio di convivenza con il virus – che riguarda altre aree del Paese, come Parigi – è fondamentale per la ripresa che ha risvolti non solo economico-sociali ma anche personali e psicologici. Per questo il ritorno a scuola rimane un obiettivo fondamentale, con uno sforzo di adattamento appunto caso per caso e lo stesso approccio decentrato e di coinvolgimento nelle decisioni dei soggetti interessati. L’uso delle maschere e di altri sistemi di prevenzione – come il distanziamento o la limitazione ai grandi assembramenti – hanno carattere più o meno restrittivo a seconda dei luoghi. Un “ordine sparso” che è dunque scelta voluta e razionale.

Proprio per la valutazione e gestione del contesto epidemiologico, Castex ha rimandato di una settimana la presentazione del piano di rilancio da 100 miliardi, al 3 settembre prossimo. Conterrà anche 2 miliardi per la cultura – cercando comunque di far aprire e fare eventi, eventualmente compensando le differenze di entrate dovute a restrizioni di posti o di durata – e misure per il turismo, per segmenti che sono stati penalizzati dalla crisi: è andato male il turismo internazionale nelle città ma si è registrato un aumento fino al 40% al mare e in montagna. Il piano da 100 miliardi fa seguito alle altre iniziative in materia economica adottate sin dall’aprile scorso, è composto anche da 40 miliardi che provengono dall’Europa, ed è analogo a quelli in preparazione in Italia e negli altri Paesi membri dell’Unione.

L’intervista rispondeva al tema epidemiologico, alle attese sulle misure economiche ma anche alle questioni di sicurezza, che erano state uno dei capitoli centrali del nuovo governo Castex. Malgrado le intenzioni, ci si è chiesti come sia potuto accadere che i Champs Elysées siano stati nuovamente oggetto di vandalismi, questa volta in occasione della sconfitta del Paris Saint-Germain in Champions League, la sera di domenica 23 agosto. Il ministro degli Interni, Gérard Darmanin, da settimane rilascia dichiarazioni di fermezza e sostegno alle forze dell’ordine, ma il bilancio resta contrastato, per quanto la polizia, il 14 agosto, sia riuscita a arrestare preventivamente 16 ceceni che preparavano una spedizione punitiva a Saint-Dizier, 200 km a est di Parigi, contro la comunità magrebina, analoga a quella di Digione del 15 giugno (prima della formazione del nuovo governo) che aveva assunto i tratti di una guerriglia urbana incontrollata.

Castex ha ribadito che la sicurezza e l’uniformità della legge in Francia restano una priorità anche se realisticamente i risultati non vengono tutti insieme e subito. Tuttavia ha segnato un altro passo, indicando che il settore della giustizia è “insufficiente”, e che il governo prevede di intervenire, nel rispetto della sua autonomia, rafforzando strutture e personale, con nuove assunzioni di magistrati e di personale amministrativo, e con nuovi mezzi.

 

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