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Difesa

Ecco come Iran e Israele vanno in guerra fra Russia e Ucraina

Secondo il Washington Post, l'Iran sta rafforzando il suo impegno a fornire armi alla Russia, dove sta inviando droni d'attacco e potrebbe inviare missili. Nel frattempo, scende in campo anche Israele, che si dice pronto a fornire aiuto militare all'Ucraina. Fatti e approfondimenti

Non solo l’Iran, anche Israele è pronto a fornire aiuto militare nella guerra fra Russia e Ucraina.

Teheran starebbe preparando nuove spedizioni di armamenti a favore della Russia che includono non solo droni, ma anche missili Fateh-110 e Zolfaghar — in grado di raggiungere obiettivi rispettivamente a 300 e 700 chilometri di distanza — da utilizzare sul terreno in Ucraina. Lo ha rivelato ieri il Washington Post, citando fonti militari statunitensi a conoscenza del dossier.

Nelle ultime settimane, l’Ucraina ha segnalato una serie di attacchi russi con droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana. Finora l’Iran ha negato di aver fornito i droni alla Russia, mentre il Cremlino non ha commentato.

Mentre le difese aeree di Kiev sono state sopraffatte dall’ondata di attacchi, ora Israele, che finora è rimasto neutrale durante la guerra, è intervenuto.

“La consegna da parte dell’Iran di missili balistici alla Russia è una chiamata per Israele, perché fornisca aiuto militare all’Ucraina”: lo ha dichiarato ieri con un tweet il ministro israeliano per la Diaspora, Nachman Shai.

Se Israele armasse l’Ucraina “distruggerebbe” le relazioni con la Russia. È l’avvertimento di Dmitry Medvedev, ex presidente della Federazione Russa e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza del Cremlino, riportano i media.

Nel frattempo, i ministri degli Esteri dell’Ue riuniti a Lussemburgo potrebbero prendere in considerazione ulteriori sanzioni contro l’Iran in caso di prove concrete sulla fornitura di droni alla Russia, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell, riporta Reuters.

Tutti i dettagli.

IL RUOLO DELL’IRAN

Secondo il Washington Post, le autorità iraniane si stanno preparando a trasferire in Russia un lotto di missili balistici.

Teheran starebbe assumendo un ruolo di crescente centralità nel sostegno a Mosca e lo scorso 18 settembre avrebbe inviato una propria delegazione in Russia per stabilire i termini di una nuova consegna di armamenti. Questi includerebbero due tipi di missili superficie-superficie di fabbricazione iraniana, i Fateh-110 e gli Zolfaghar. Si tratterebbe della prima spedizione di tali missili alla Russia dall’inizio della guerra in Ucraina.

La Repubblica islamica ha tuttavia già fornito a Mosca droni militari che sono stati utilizzati in diversi attacchi contro obiettivi ucraini, come confermato di recente anche dal dipartimento della Difesa Usa, nonostante Teheran abbia sempre negato di aver consegnato alcun drone alla Russia.

DRONI IRANIANI ALLA RUSSIA

Eppure, nelle ultime settimane sul terreno in Ucraina sono stati recuperati resti di droni Shahed e Mohajer-6, entrambi di fabbricazione iraniana, ma ridipinti e rinominati dai russi in caratteri cirillici. Gli stessi Mohajer-6 e Shahed-136s, secondo le fonti citate dal Washington Post, sarebbero presenti in gran numero anche nelle spedizioni di armi che l’Iran sta preparando in questi giorni.

Sempre il Washington Post e la Cnn hanno riferito in estate che l’Iran aveva inviato un lotto di veicoli aerei senza pilota in Russia. Secondo le testate, Teheran aveva inviato i droni Mohajer-6, Shahed-129 e Shahed-191 in Russia il 19 agosto. Lo scorso 6 ottobre le autorità ucraine riferivano di essere riuscite ad abbattere nove droni iraniani kamikaze Shahed-136, conosciuti in Russia come Geranium, di notte nel sud del Paese.

I DRONI SHAHED-136

Lo Shahed-136 è un piccolo veicolo aereo senza equipaggio (UAV) che esplode all’impatto con il bersaglio. A causa della sua propensione a volare direttamente sui bersagli, viene chiamato drone “kamikaze”.

I rapporti affermano che Teheran ha diverse varianti di droni Shahed. Sebbene l’Iran abbia fornito scarse informazioni, si dice che lo Shahed a forma di triangolo abbia una portata di circa 2.000 chilometri e può trasportare una testata fino a 36 kg. I droni Shahed-136 sono realizzati dall’Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company, un’azienda sottoposta alle sanzioni statunitensi, riporta il portale specializzato militaryfactory.com.

LA POSIZIONE DI TEHERAN…

Tuttavia, anche stamani l’Iran ha ribadito di non aver fornito alla Russia droni da utilizzare in Ucraina.

“La notizia pubblicata sull’Iran che fornisce droni alla Russia ha ambizioni politiche e viene fatta circolare da fonti occidentali. Non abbiamo fornito armi a nessuna parte dei paesi in guerra”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani durante una conferenza stampa.

“Abbiamo una cooperazione in materia di difesa con la Russia, ma la nostra politica riguardo alla guerra in Ucraina non consiste nell’inviare armi alle parti in conflitto, fermare la guerra e porre fine allo sfollamento delle persone”, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, in un colloquio telefonico con il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell venerdì.

…E QUELLA DI ISRAELE

E anche Israele finora non ha inviato armamenti nella guerra tra Russia e Ucraina.

Sebbene abbia inviato ripetute spedizioni di aiuti umanitari all’Ucraina, Israele ha ripetutamente respinto le richieste di Kiev di armi di difesa, in particolare sistemi di difesa missilistica che potrebbero fare la differenza per respingere gli attacchi aerei russi.

Come riporta Times of Israel, il rifiuto è visto come un tentativo da parte di Gerusalemme di mantenere i rapporti con Mosca, a causa del controllo russo dello spazio aereo siriano, dove l’aviazione israeliana è intervenuta contro presunti carichi di armi iraniane e per impedire ai gruppi sostenuti da Teheran di stabilendo un punto d’appoggio. La Russia ha in gran parte chiuso un occhio sugli attacchi aerei israeliani, anche se i legami tra Gerusalemme e Mosca hanno sofferto poiché Israele ha condannato la sua invasione del suo vicino.

Ma ora lo stato ebraico potrebbe intervenire inviando armi a Kiev come preannunciato dal ministro israeliano per la Diaspora, Nachman Shai. “Una mossa molto avventata. Distruggerà tutte le relazioni tra i nostri Paesi” ha avvertito l’ex presidente russo Medvedev.

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