IL G7 SULLA CINA FRA PAROLE E REALTA’
Conclusioni G7: "Appello al governo di Pechino perché rispetti i diritti umani a Hong Kong e nello Xinjiang (anche se non si è arrivati fino a formulare una vera e propria condanna degli abusi, come avrebbero voluto gli americani)". (Rampini)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
LE DIVERGENZE FRA USA E UE SULLA CINA
G7 Cornovaglia: "L’unanimità del comunicato finale nasconde sensibilità diverse. A divergere è anzitutto la differente percezione della minaccia cinese: esistenziale e immediata per gli americani, più strategica e gestibile per gli europei". (Massolo)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
COME DRAGHI PICCHIA SULLE AUTOCRAZIE
Il tema dominante «è stata la Cina, ma la discussione ha riguardato tutte le autocrazie, quelle che inquinano l’informazione, interferiscono nei processi elettorali, dirottano gli aerei, rapiscono, uccidono, usano i lavori forzati, non rispettano i diritti umani». (Draghi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
L’ANTITRUMPISMO DI DRAGHI
«L’atmosfera del G7 è cambiata. Biden ha voluto ricostruire le alleanze tradizionali dopo il periodo di Trump, in cui erano state seriamente incrinate». (Mario Draghi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
DRAGHI VUOLE CACCIARE RUSSI E TURCHI DALLA LIBIA. COME?
«L’atmosfera del G7 è cambiata. Biden ha voluto ricostruire le alleanze tradizionali dopo il periodo di Trump, in cui erano state seriamente incrinate». (Mario Draghi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
VIA DELLA SETA ITALO-CINESE E CONTIANA DI FATTO ROTTAMATA
Che ne sarà dell’accordo stipulato fra il governo Conte e quello cinese sulla Via della Seta? Risposta secca di Draghi: «Non è stato menzionato da nessuno, ma lo valuteremo con attenzione». (Corriere della Sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
CONSIGLI E SCULACCIATE DI GARATTINI
Vaccini anti Covid. «Le aziende hanno attinto a conoscenze non sviluppate da loro ma dalla ricerca di base, con soldi pubblici. Poi hanno avuto grandi facilitazioni dal punto di vista economico, ricevendo decine di miliardi di euro". (Silvio Garattini, decano dei farmacologi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
Astrazeneca? "Io dico di essere pragmatici: lasciamo ai cittadini la scelta della seconda dose, proprio per aumentare la copertura vaccinale", dice a Repubblica Silvio Garattini del Mario Negri di Milano, decano dei farmacologi italiani.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
«A livello governativo doveva esserci una persona che, con l’aiuto di altre, rappresentasse ogni giorno il parere dell’autorità sanitaria. Illustrasse cosa succedeva e le decisioni che venivano prese. Qui si danno annunci ma non si spiegano». (Silvio Garattini)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
Su AstraZeneca "è stata fatta non poca confusione", "è "mancato un sistema di comunicazione efficiente da parte del servizio sanitario nazionale. Il responsabile finale è il ministero alla Sanità". (Garattini)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
DE LUCA CESTINA ASTRAZENECA PER TUTTI
In Campania non verranno fatti più vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson, come prime dosi. Quindi nemmeno agli over 60.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
LA MAPPA DELLA VACCINAZIONE ETEROLOGA
«La somministrazione eterologa di vaccini non è una novità. Per l’immunizzazione da Covid, la combinazione è stata approvata ed è da tempo utilizzata con diverse modalità in Francia, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito». (Fabio Ciciliano, Cts, al Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
ISRAELE SCONSIGLIA IL COCKTAIL DI DOSI
"Mixare i vaccini è una scelta che andrebbe presa solo in condizioni disperate. Non ci sono studi sufficienti sulla cosiddetta 'eterovaccinazione'. Per ora è meglio eseguire il richiamo con lo stesso siero". (Arnon Shahar, responsabile della campagna vaccinale in Israele, a QN)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
I FATTI DI CRISANTI
«L’Italia si avvia ad avere più morti di tutta Europa e la mortalità più alta per 100 mila abitanti. Anzi, sulla mortalità siamo i peggiori nel mondo». (Crisanti)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
I FATTI DEL FATTO
Stagionali, la testimonianza di un ex dipendente di hotel: “Spesso lavoratori bevono o si drogano per reggere i ritmi. Dopo sei anni ho detto basta, con sussidi posso cercare un contratto dignitoso”. (Fatto Quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 14, 2021
+++
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SU REGIONI E SECONDA DOSE DOPO ASTRAZENECA:
L’Aifa ieri mattina ha dato il via libera formale all’utilizzo di Pfizer o Moderna come richiamo di AstraZeneca per gli under 60 (chiedendo comunque al ministero di fare a sua volta un altro atto) ma la vicenda della sostituzione dei vaccini non è chiusa. Molte Regioni, prima tra tutte la Lombardia, non hanno ancora iniziato a rispettare la nuova regola nei loro hub e c’è anche chi si oppone al mix. Si tratta del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ieri ha fatto un doppio annuncio. Prima di tutto nella sua Regione non verranno fatti più vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson&Johnson, come prime dosi.Quindi nemmeno agli over 60. Inoltre non si procederà alla sostituzione di AstraZeneca con Pfizer e Moderna per chi ha dai 59 anni in giù.Ieri il ministro alla Salute Roberto Speranza ha chiamato De Luca per illustrargli la ragione delle decisioni e nelle prossime ore potrebbe cambiare ancora la posizione dellaCampania. «Le Regioni si allineino alle nostre disposizioni», aveva detto qualche ora prima Speranza, in un incontro con i media chiesto daPalazzo Chigi per mettere ordine alle notizie di questi giorni.Un altro dei fronti aperti riguarda la possibilità di fare comunque AstraZeneca come seconda dose a chi lo richiede. L’ha sollevata il Lazio e in effetti ieri l’Aifa non ha affrontato il tema. Ha infatti autorizzato la sostituzione, mentre già nei giorni scorsi aveva detto che si tratta di una possibilità. La circolare del ministero alla Salute sembra però introdurre un obbligo. Insomma, ci sono ancora punti non chiari, anche se difficilmente una Regione può rifiutare a chi ha già avuto un tipo di vaccino una seconda dose con lo stesso medicinale