Mentre vi prendete a randellate su Aisha, vorrei solo ricordavi che, a 81 giorni da Codogno:
– Sono morte almeno 40 mila persone a causa del Covid-19 (e c’è andata bene, molto bene, potevano essere 10-20 volte tanto).
– Dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, non si vedevano tanti morti in questo Paese per una sola causa in un periodo così circoscritto.
– La produzione industriale è crollata di quasi 30% (come solo nell’ultima guerra).
– Il PIL è previsto in contrazione (ottimisticamente) del 10% (come solo nell’ultima guerra).
– Il debito pubblico è previsto in crescita (sempre ottimisticamente) al 160% del Pil (come neppure nell’ultima guerra).
– Interi settori economici del paese sono al collasso mentre milioni tra lavorati e autonomi sono ancora in attesa degli spicci promessi dal governo (e non diciamo nulla delle banche).
– Ancora non si ha la più pallida idea di come verranno fornite mascherine in numero sufficiente alla popolazione (e non parliamo dei DPS per il personale sanitario).
– Stesso dicasi per i reagenti necessari per i tamponi.
– Ancora non si sa come si intenda mettere in piedi le necessarie misure di contact tracing.
– Decine di migliaia di positivi vengono lasciati a casa a infettare comodamente i propri “congiunti”.
– Sono più di due mesi che vi hanno chiuso a casa (o, al più, al lavoro)
– E il governo ancora non ha fornito un piano sensato per uscire da tutto questo casino (che ha in tutto e per tutto le dimensioni di una catastrofe bellica).
Poi, basta che Casalino organizzi un incontro tra un avvocato (degli italiani) e un velo islamista, e andate tutti fuori di testa.