Il recente vertice del 31 agosto e 1 settembre 2025 di Tianjin alias Tientsin in Cina, vertice della Organizzazione di Cooperazione di Shangai SCO fondata nel 1999, e nata con l’ascesa al potere in Russia di Putin, ha messo in evidenza le intenzioni progettuali strategiche di Cina, Russia e dei loro alleati.
L’elenco dei paesi partecipanti al vertice così come alle contemporanee celebrazioni per gli 80 anni dalla Seconda Guerra Mondiale hanno dimostrato che la cosiddetta EurAsia non è soltanto un concetto geopolitico virtuale ma la traduzione in nuovo equilibrio strategico di quelle che il politologo Parag Khanna chiamava le tigri dell’Asia, nel suo saggio sull’evoluzione del panorama geopolitico globale.
In particolare analizziamo il documento finale programmatico del vertice SCO di Tianjin. La prima cosa che si nota nel documento è il paradosso che pur essendo firmato da molti autocrati e dittatori, satrapi orientali, a cominciare da Lukashenko, Putin, risulta un testo in perfetto stile Nazioni Unite o se si preferisce in stile occidentale democratico, dunque un manifesto di buone intenzioni: da un lato ovviamente non interpretabile alla lettera, dall’altro funzionale a proporre quel ruolo guida internazionale e globale per Cina e Russia e in prospettiva esterna l’India, come global strategical partners e come stakeholder globali. Un ruolo però che prospetta un mondo a trazione autocratica e basato sui valori tradizionali integralisti e oscurantisti, dunque neomedioevale. Senza contare che già oggi le dittature nemiche delle democrazie sono molte, troppe, e quasi maggioranza nel mondo, rispetto agli stati liberaldemocratici: una maggioranza passatista e violenta che vuole cancellare le libertà e i diritti e ripristinare un mondo basato sulla sottomissione di massa a oligarchie e dittatori, un mondo contro cui è un dovere fare resistenza e opporre un’altra forma mundi basata sulla libertà, sulle libertà, tanto economiche quanto sociali.
Il testo, in particolare, esordisce evidenziando la lotta al terrorismo, al separatismo e all’estremismo, intesa come denominatore comune della sicurezza degli stati della Organizzazione di Shangai : un terrorismo che può essere anche declinato come minaccia militare occidentale a loro, così come alla lettera va inteso come lotta al jihadismo emergente in Russia dopo la strage a Mosca di due anni fa e in Cina verso la lotta anticinese da parte delle minoranze islamiste nelle zone del paese ex Turkistane. Significativamente, poi, gli Stati Sco hanno adottato un quadro di cooperazione per contrastare l’ideologia estremista 2026 2030 che puo essere però usato contro oppositori e dissidenti,
Ma, in positivo, hanno anche promosso l’accordo UFA sulla Cooperativa Frontaliera fra gli stati Sco iniziato nel 2015 e attuato nella operazione Solidarietà e Cooperazione del 2024. Gli stati SCO nel documento di Tianjin condannano anche l’intervento di Stati Uniti d’America e Israele del giugno 2025 contro l’Iran dimostrandosi coesi con l’Iran bad State.
I paesi del gruppo di Shangai dichiarano di opporsi alla militarizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e propongono il concetto di sovranità informatica e sollecitano la cooperazione nell’ambito della sicurezza informatica internazionale; particolarmente significativo il fatto che il documento programmatico di Tientsin promuova la Belt and Road Initiative che sta realizzando una nuova Via della Seta fra Asia e Europa che tuttavia ha la controindicazione di essere utilizzabile anche per finalità militari e che proponga l’aggancio della iniziativa Silk and Belt Road all’Unione Economica Euroasiatica. In merito si potrebbe sottolineare che un dialogo di cooperazione e sviluppo congiunto tra Unione Europea e Unione Euroasiatica proporrebbe un modello pacifico e non imperialistico militare di EurAsia ben differente dal progetto di espansione militare russa e economico geopolitica cinese e indiana tuttora in atto: su questo il documento di Tientsin indica la volontà di promuovere il dialogo fra SCO, Unione EconomicaEuroasiatica e Asean e altri paesi e meccanismo multilaterali pertinenti, dunque anche implicitamente alla UE. I paesi Sco inoltre, in parallelo con l’Asean, intendono costruire un nuovo grande partenariato eurasiatico integrato, volto a rafforzare il gruppo di Stati che si unisce attorno al polo geopolitico cinese e russo. Viene anche evidenziato il ruolo della regione SCO di Shangai nel promuovere la ripresa economica e la stabilità mondiale.
Sulla integrazione dei paesi SCO, Russia in primis, nel sistema economico finanziario cinese si cita poi l’esperimento di Qingdao zona dimostrativa di cooperazione economica commerciale: una mini EurAsia come progetto pilota.
Paradossalmente la SCO imita pedissequamente il progetto originale dell’Unione Europea ma aggiungendovi un lato politico e militare che in Europa non si è mai sviluppato. A ciò si aggiunge la dichiarazione del Consiglio dei capi di stato dei paesi SCO sul rafforzamento dello sviluppo dell’economia digitale, essi intendono costruire un meccanismo di credito all’esportazione e di investimento dei paesi SCO, senza contare il parallelo progetto BRICS di valuta unica BRICS. I paesi SCO hanno nel documento finale di Tianjin anche evidenziato il ruolo dell’innovazione tecnologica e dell’economia creativa nel garantire una crescita economica sostenibile col promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese e del mercato del lavoro comune e condiviso tra i paesi SCO.
In un periodo in cui sempre più complessa appare l’interazione energetica fra Cina India Russia e paesi arabi il documento di Tianjin ricorda la centralità del rafforzamento del dialogo energetico, a partire dalla conferenza di Astana del 3 ottobre 2025 fra Sco e Lega Araba su Cambiamenti climatici ed energia sostenibile.
Il documento inoltre prende atto della costruzione in corso della Ferrovia Cina Kirghizistan Uzbekistan che si può definire come ferrovia EuroAsiatica e che prosegue come Silk and Belt Road ferroviaria affiancata da autostrade correlate, passando per la Georgia e arrivando, mediante la Russia, in Donetsk. Come è noto l’Ucraina rimane il target per definire il punto di arrivo della Via della Seta, oggi terminante in Bielorussia. Inoltre, come definito negli accordi di Samarcanda del 2022, è in progettazione e costruzione una serie di corridoi di trasporto efficienti fra gli stati della SCO, che interfaccia di necessità tanto con la rete dei trasporti Asean quanto con quella BRICS e quella dell’ Unione Euroasiatica e in prospettiva con quella, dal lato europeo della UE.
Si coopera anche per uno sviluppo più efficiente e sostenibile, secondo il dettato degli accordi di Nuova Delhi del 2023 che indicano anche la prospettiva della decarbonizzazione dei trasporti.
Essenziali le conclusioni del documento di Tianjin che propongono la promozione di un dialogo globale tra le civiltà (appare oggettivamente strano che sia proposto e firmato da Russia, Bielorussia, Azerbaïdjan e altri stati oggi ben poco pacifici…) propongono di migliorare la comprensione reciproca tra i popoli e sviluppare la cooperazione internazionale su istruzione, ricerca, scienza, cultura e protezione del patrimonio culturale materiale e immateriale. La Sco come piattaforma progettuale condivisa non a caso ha realizzato il 7 luglio 2025 a Qindao il Festival delle Arti dei paesi SCO e il Concorso musicale internazionale del 20 settembre 2025 International Vision a Mosca, concorso che in realtà promuove la musica russa e i valori tradizionali e si risolve in un panorama culturale alternativo totalmente a quello occidentale. In tal senso il documento valorizza la Conferenza Generale Unesco a Samarcanda del 30 ottobre-13 novembre 2025 e la 20ma Sessione del Comitato Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale in programma per 8-13 dicembre 2025 a Nuova Delhi.
Dunque il vero rebus è come armonizzare futuro della Unione europea e dell’Unione Euroasiatica, dei BRICS e della SCO di Shangai senza ulteriori conflittualità, né militari, né ideologiche e commerciali economiche.



