Si è concluso nella notte il primo dibattito televisivo tra il presidente Joe Biden e il suo sfidante Donald Trump e i commenti della prima ora convergono nel segnalare tutta l’inadeguatezza del presidente in carica incapace persino di rintuzzare le controverse dichiarazioni dello sfidante. Ecco una sintesi del confronto realizzata attingendo agli highlights dell’emittente Cnn che ha organizzato il dibattito.
Una prima assoluta
Quello andato in onda ieri sera ora degli Stati Uniti è stato un evento che ha segnato una prima assoluta, non essendosi mai verificato che un simile match andasse in onda a giugno e non nei mesi a ridosso del voto ossia settembre o ottobre come vuole una tradizione che risale al confronto Kennedy-Nixon del 1960.
Il dibattito è durato 90 minuti ed è stato trasmesso dagli studi Cnn di Atlanta, rilanciato anche via cavo e streaming nonché sulle emittenti gemelle Cnn International e CNN en Español.
Regole ferree
Il confronto, che ha previsto due soli stacchi pubblicitari, è avvenuto all’insegna di regole ferree: microfoni spenti quando il candidato non aveva il turno di parola, nessuna interazione con consiglieri o membri dello staff e nessun appunto, eccezion fatta per un foglio bianco e una penna consegnati agli sfidanti insieme a una bottiglia d’acqua.
Débacle per Biden
Se per Biden questa poteva essere la chance di smentire tutti coloro che pensano che sia troppo anziano, il dibattito si è rivelato come una mezza catastrofe che ha persino permesso di far finire in secondo piano le falsità cui è ricorso – secondo gli avversari – il suo interlocutore nel tentativo di metterlo in ulteriore difficoltà.
Messo più volte all’angolo da un avversario molto tonico e determinato, Biden è apparso a tratti esitante e dal tono di voce malfermo e interrotto da interminabili pause e da ripetuti colpi di tosse al punto di non riuscire in un caso nemmeno a concludere la sua frase.
Secondo le fonti di Bloomberg Biden è stato penalizzato da un raffreddore.
Quando gli è stata rivolta la domanda fatale sull’età, Biden ha indicato il suo avversario dicendo: “Questa persona ha tre anni meno di me ma è molto meno competente. Guardate a quello che ho fatto”.
Colpi bassi
Non sono mancati colpi bassi del tutto prevedibili alla luce delle recenti vicende giudiziarie che hanno toccato o sfiorato i contendenti.
Biden ha messo in rilievo i reati penali per cui è stato appena condannato Trump, che gli ha risposto ricordando la sentenza di colpevolezza che ha riguardato più recentemente il figlio Hunter.
“Non ho fatto sesso con una pornostar”, è stata la difesa del tycoon quando il presidente gli ha rivolto quella precisa accusa aggravata dallo stato interessante della moglie Melania.
Alta la tensione quando Biden ha riesumato un vecchio scoop della rivista The Atlantic in cui Trump aveva definito i soldati Usa morti in guerra dei “babbei e perdenti”: evocando la figura del figlio Beau morto di tumore al cervello dopo aver inalato sostanze tossiche in Iraq, il presidente ha detto: “mio figlio non era un babbeo. Tu sei il perdente”.
La questione del 6 gennaio
Letteralmente rovente lo scambio sui noti fatti del 6 gennaio 2021.
Pur cercando di glissare, Trump ha difeso strenuamente gli americani che tre anni e mezzo fa hanno preso d’assalto il Campidoglio, definendoli “innocenti” oltre che perseguitati dai procedimenti giudiziari intentati contro di loro.
Ma quando Trump ha tentato di spiegare che i membri del Congresso che stanno indagando sui crimini del 6 gennaio potrebbero essere a loro volta incriminati, la risposta di Biden è stata nervosa e tagliente: “l’unica persona in questo posto con una condanna criminale sei tu”.
L’economia
Scambi pungenti anche sui temi economici con l’accusa reciproca di essere il responsabile dell’aumento dei costi dei beni primari e delle case.
Biden ha denunciato lo stato disastroso dell’economia ereditato nel 2020 dal suo predecessore artefice anche di una pessima gestione della pandemia, rivendicando di aver messo le cose a posto.
Trump dal canto suo ha ricordato “di avervi dato il più grande taglio di tasse della storia” insieme a una robusta ondata di deregulation.
Incredibile infine lo svarione del presidente che ha rivendicato di aver creato 15mila posti di lavoro durante il suo mandato dimenticando così be tre zeri, in un momento forse non meno imbarazzante di quando ha cercato di convincere l’uditorio che in America esiste la categoria dei trilionari.
Il sondaggio dopo il dibattito
Come di consueto al termine della trasmissione sono partiti sondaggi lampo mirati a valutare chi avesse avuto la meglio.
Ma secondo il Flash Poll condotto dalla stessa Cnn, ben 8 elettori su 10 hanno dichiarato che la visione del dibattito non ha sortito alcun effetto sulla loro intenzione di voto.
Un altro 14% ha riferito che potrebbe teoricamente cambiare idea, mentre il 5% ha dichiarato di avere effettivamente cambiato idea.
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