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Deceduti positivi Covid-19: età e patologie. Report Iss

Germania Variante

I dati completi e aggiornati dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) sui deceduti positivi Covid-19

Secondo i dati di Istituto superiore di Sanità (Iss) e Protezione civile, i morti per coronavirus in Italia sono arrivati a quota 3405 giovedì 19 marzo. Il numero di vittime cinesi è al momento pari a 3245. I guariti sono 4440, con un incremento di 415 unità rispetto al giorno precedente. I contagiati invece, sono 41035.

(ECCO I DATI AGGIORNATI AL 20 MARZO)

L’ETA’

L’età media dei pazienti deceduti e positivi a COVID-19 è 79.5 anni. Le donne sono 601 (30.0%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 80.5 anni – pazienti con infezione 63 anni). Le donne decedute dopo aver contratto infezione da COVID-19 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 83.7 – uomini 79.5).

(ECCO I DATI AGGIORNATI AL 20 MARZO)

LE PATOLOGIE

Per quanto riguarda le più comuni patologie croniche pre-esistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione) nei pazienti deceduti, dato ottenuto in 355/2003 deceduti (17,7% del campione complessivo). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7. Complessivamente, 3 pazienti (0,8% del campione) presentavano 0 patologie, 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o più patologie. Di seguito nella tabelle le patologie più comuni riscontrate.

(ECCO I DATI AGGIORNATI AL 20 MARZO)

I SINTOMI

I sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti sono dispnea e febbre. Meno comuni sono tosse, diarrea e emottisi. Il 5,2% delle persone non presentavano alcun sintomo al momento del ricovero. L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (97,2% di casi), danno renale acuto (27,8%), seguita da danno miocardico acuto (10,8%) e sovrainfezione (10,2%).

(ECCO I DATI AGGIORNATI AL 20 MARZO)

Ecco le slide dell’Istituto superiore di Sanità (Iss).

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