Su queste pagine più volte abbiamo sottolineato i fortissimi contrasti tra l’Australia e la Cina. Ma nello stesso tempo abbiamo anche rilevato la fondamentale importanza degli scambi commerciali fra queste due nazioni. Ed è proprio per questa ragione che sembra siano state gettate le premesse per un riavvicinamento sino-australiano grazie a due uomini chiave del governo australiano, e cioè il consigliere Anthony Albanese e il ministro della difesa Richard Marles.
Su cosa si basa questa volontà di riavvicinamento? Quello che la Cina desidera è che l’Australia ridimensioni profondamente la propaganda anticinese, che sia in grado di costruire una politica multilaterale e non più dipendente così strettamente dagli Stati Uniti ma soprattutto che l’Australia sia in grado di riaprire un dialogo costruttivo su molte questioni commerciali che sono rimaste per lungo tempo congelate. Il fatto stesso che sia stato nominato come ministro degli Esteri australiano il cambogiano Penny Wong ha indotto la Cina a esprimere un atteggiamento positivo.
Dobbiamo infatti sapere che l’assistente del nuovo ministro degli Esteri, e cioè Tim Watts, è sposato con una donna cinese di Hong Kong.
Un altro uomo chiave è Sam Lim, che è stato eletto per rappresentare la divisione Tangney dell’Australia occidentale in parlamento. Cittadino cinese molto vicino a Wong, Lim, dovrebbe diventare il nuovo emissario di politica estera asiatica di Canberra.
Per quanto riguarda i rapporti a livello commerciale, questi potrebbero avere una svolta importante se l’offerta da parte della società cinese Yanzhou Coal Mining che possieda il 70% della società australiana di carbone Yancoal si tradurrà in una e vera e propria acquisizione completa che è stata bloccata dal 2013.
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