Skip to content

Cosa si mangerà alla cena inaugurale del G7 offerta da Mattarella

Sarà tutto made in Puglia il menu della cena inaugurale del G7 offerta dal presidente Mattarella. Ecco chi sarà lo chef. E quali piatti preparerà

Borgo Egnazia sarà la location, da mille e una notte, che ospiterà il prossimo G7. La struttura nel comune di Fasano (Brindisi), dal 13 al 15 giugno 2024 vedrà la presenza dei Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, insieme al Presidente del Consiglio Europeo e alla Presidente della Commissione Europea. Un parterre importante che avrà modo di conoscere la splendida porzione di Puglia tra l’Alto Salento, la Terra di Bari e la Valle d’Itria. Un luogo del cuore per la premier Meloni che la scorsa estate ha trascorso le sue (poche) vacanze a Ceglie Messapica (provincia di Brindisi).

G7: LA CENA LEGGERA OFFERTA DAL PRESIDENTE MATTARELLA AL CASTELLO SVEVO DI BRINDISI

Gli ospiti, oltre a godere dell’accoglienza e delle bellezze del territorio pugliese, avranno l’occasione di gustare le eccellenze della cultura gastronomica della zona. Se Borgo Egnazia sarà il cuore dell’hospitality del G7 tutta la Valle d’Itria sarà coinvolta nella manifestazione. La location della serata inaugurale del 13 giugno sarà il Castello Svevo di Brindisi. Gli invitati alla cena offerta dal Quirinale, e alla quale prenderà parte anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gusteranno un menu leggero di quattro portate che renderà omaggio alla terra che ospita il G7. “Saranno piatti della tradizione pugliese – ha detto all’Ansa Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi e direttore di Tenuta Moreno, a cui è affidata l’organizzazione – ma non solo, pesce proveniente da tutta la regione e tanto altro. La cucina pugliese ha una grande capacità di rinnovarsi, ma è fondamentalmente povera, anche se molto ricca di elaborazioni che non sono semplici banalizzazioni”.

SOLO PRODOTTI MADE IN PUGLIA NELLA CENA DI MATTARELLA PER I LEADER DEL G7

Non sarà servita carne, per rispettare i diversi credi religiosi, ma non ci sarà solo pesce per gli invitati del presidente. Tutti i prodotti, però, saranno esclusivamente made in Puglia, anche il vino. Saranno offerti i vini di Tenute Rubino: il primitivo Visellio, il rosato Oltremè, il vermentino Libens. “Saranno utilizzati ingredienti tutti pugliesi. Cominceremo con uno scorfano con pomodorini secchi ed erbe aromatiche, accompagnati da barattieri e pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto”. Il secondo piatto sarà “in parte un omaggio alla cucina italiana – ha aggiunto Pierangelo Argentieri -. Parliamo di tortelli ripieni di gallinella, quindi di pesce, con julienne di pesce serra affumicato, filetto di dentice alle mandorle di Toritto e una crema di burrata di Andria con crumble di tarallo dolce e ciliegie ferrovia”. Anche la chiusura avrà il bollino della territorialità: amaro Carduus di Brindisi, a base di carciofo, realizzato da due giovani del capoluogo – Fabrizio Di Rienzo e Francesco Lillo – in un micropificio con prodotti a chilometro zero, e caffè Fadi di una torrefazione di Francavilla Fontana. Gli ospiti potrebbero essere sorpresi anche da un fuori programma. “La premier Giorgia Meloni dice di voler far assaggiare il panzerotto ai membri del G7”, ha confidato Argentieri a Repubblica.

VINCENZO ELIA: LO CHEF CHE CURA IL PALATO DEI GRANDI DELLA TERRA

Se, come ha detto il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, davanti a una buona cena desistono i propositi guerrafondai, sarà ben gravoso il compito dello chef Vincenzo Elia della “Tenuta Moreno”. Strumenti di pace, e di gusto, saranno i piatti della tradizione culinaria pugliese, una delle più rappresentative dello stile della dieta mediterranea, sana e buona. Lo chef Elia (originario di San Vito dei Normanni) è rientrato in Puglia nel 2002 dopo anni di esperienza e lavoro tra Roma e Londra. I suoi piatti, qualche anno fa, sono stati protagonisti dell’Expo 2015. Lo chef Elia è stato cuoco ufficiale del ristorante della regione Puglia di Eataly ad Expo per tutto il mese d’agosto. E ora il suo impegno più grave, cucinare per i big del mondo, per le persone che hanno possono dare le carte del nostro futuro: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Rishi Sunak e il canadese Justin Trudeau.

Torna su