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Cosa perde l’Italia con la fine del governo Draghi

L'egoismo dei partiti e il bieco interesse elettoralistico hanno posto fine a un governo che aveva riportato l’Italia al centro dei giochi internazionali, conferendole una centralità che probabilmente non ritroveremo più. L'intervento di Marco Orioles

 

Presidente Draghi,

lasci che le esprima la più sincera riconoscenza per quanto lei ha fatto per risollevare il nostro paese disastrato e ridargli una fiducia e un prestigio sconosciuti fino a ieri.

Purtroppo, la logica dei partiti – egoisti sino al midollo – le ha negato l’opportunità di continuare a guidare il paese nel momento più difficile, di fronte alla sfida incrociata delle mille crisi che attualmente lo attanagliano. Ma noi cittadini, che sappiamo pensare al di là del tornaconto personale, abbiamo colto distintamente il suo spirito di servizio, quello con il quale ha affrontato le tante difficoltà dell’attività di governo.

Un governo che aveva riportato l’Italia al centro dei giochi internazionali, che lei ha saputo gestire con saggezza e piglio deciso, conferendo all’Italia una centralità che probabilmente non ritroveremo più.

Non dimenticheremo questi diciotto mesi in cui, come lei stesso ha detto ieri durante il suo discorso al Senato, ci ha resi orgogliosi di essere italiani. Orgogliosi di essere di nuovo protagonisti del nostro destino, e fieri di avere un governo all’altezza.

Mi auguro che lei non serbi rancore per lo schiaffo che ha ingiustamente ricevuto, e che dopo le ormai inevitabili elezioni lei assuma nuove responsabilità nazionali.

La ringrazio sinceramente per tutto quanto ha fatto per la collettività, augurandole un futuro radioso ancora al servizio di un paese che non si meritava un simile tradimento.

Grazie presidente, e buona fortuna.

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