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Cosa farà Cdp nel turismo

L'iniziativa di Cassa depositi e prestiti per il settore turismo. Il post di Gianandrea Abbascià per la rubrica “Economia del gusto”

Talvolta identificata come “braccio armato”, a me piace più definirla la leva di sostegno alla crescita e al sostegno della nostra economia per il Paese, Cassa Depositi e prestiti, come in altre occasioni negli anni passati, torna nuovamente ad accendere il faro sul comparto Turismo. Già lo scorso dicembre, Cdp aveva messo in campo azioni concrete a favore del settore con la “Scuola italiana di Ospitalità”, corsi di formazione professionale mirati per il Turismo, ora è pronta al varo di un Fondo Nazionale Turismo con risorse importantissime; ben 2 miliardi per rilanciare strutture alberghiere storiche in Italia.

Cito alcune dichiarazioni relative proprio al lancio del fondo, che sottolineano in modo importante ciò che di fatto vuole essere questa rubrica, uno “strumento” utile, spero, a sensibilizzare l’attenzione su questo settore. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha dichiarato: “Grazie a Cassa Depositi e Prestiti nasce oggi un potente strumento per sostenere lo sviluppo del settore turistico, uno degli assi portanti dell’economia nazionale al quale il Governo ha riservato attenzione sin dal principio dell’emergenza Covid”.

Il Presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha dichiarato: “Il turismo è uno dei settori trainanti della nostra economia, coerentemente con la storia del Paese. Di conseguenza, investire sul turismo è una scommessa per il futuro dell’Italia”.

Leggere queste dichiarazioni è davvero bello, permettetemi di dirlo, proprio perché il motivo per cui proposi di poter far “nascere” una rubrica sul turismo, in chiave economica, è sostanzialmente concretizzato in quelle dichiarazioni.

Seppur il mondo intero stia vivendo una fase molto delicata, sembra si sia comunque messo in movimento il sistema operativo del Turismo; azioni che fanno ben sperare, un comparto su cui è opportuno investire e credere!

È un momento davvero complicato ma, nonostante i dati macroeconomici non sono del tutto confortanti, sul breve periodo, è doveroso tenere la barra dritta e soprattutto è necessario investire le risorse in modo strutturato e strutturale, evitandone la dispersione. Il lancio di questo nuovo fondo da parte di Cdp è un concreto valore per la nostra economia. Vorrete perdonarmi se mi ripeto anche oggi; l’idea, la possibilità che l’Italia debba avere un’unica regia di coordinamento, AgeNT, è forse inevitabile e non rinviabile.

Ci vedremo la prossima settimana, con qualche spunto sul Gusto!

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