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Coronavirus, che cosa succede in Francia, Germania, Giappone e Svizzera

Tutte le novità sul Coronavirus in Francia, Germania, Giappone e Svizzera

Dopo l’Italia, ora tremano anche la Francia e la Germania, dove quasi 200 bambini sono in quarantena a Bonn.

Alle prese con un numero crescente di contagi da coronavirus, i due più popolosi Paesi dell’Ue sono ormai in vetta fra gli Stati mondiali che registrano il maggior numero di casi della malattia.

Con i casi saliti a 100 in Francia e a 79 in Germania i due Paesi sono rispettivamente settimi e noni nella classifica mondiale dell’epidemia.

Dopo l’Italia, che resta al terzo posto, sono proprio i francesi – che hanno superato Hong Kong – e i tedeschi i primi paesi occidentali per numero di pazienti.

Il ministro della Salute di Parigi, Olivier Véran, ha reso noti 16 nuovi casi di contagio solo nell’ultima giornata. E ha annunciato che fino a nuovo ordine tutti gli eventi che prevedono la presenza di 5.000 persone o più in un luogo chiuso sono vietati su tutto il territorio.

La fiera dell’immobiliare Mipim di Cannes, considerata tra i leader del settore, è stata spostata da marzo a giugno. Cancellazioni e rinvii che ormai accomunano molti grandi saloni in diversi Paesi europei.

Sempre in Francia, la fiera internazionale dei materiali compositi, Jec World, prevista per la prossima settimana, è stata rinviata a maggio.

Il Salone dell’automobile di Ginevra di Ginevra, importante incontro nel settore che riunisce oltre 600.000 persone ogni anno per dieci giorni, è stato cancellato.

La fiera dell’orologeria di Basilea, che si sarebbe svolta dal 30 aprile al 5 maggio, è stata posticipata e quella di Ginevra, prevista pochi giorni prima, è stata cancellata.

Stessa sorte in Germania per la Fiera Internazionale del Turismo di Berlino, mentre in Italia il rinvio è toccato nei giorni scorsi al Salone del Mobile e alla fiera dell’occhialeria Mido, due tra i maggiori eventi espositivi mondiali organizzati nel Paese.

Il governo francese non pensa per il momento di annullare le elezioni comunali in programma il 15 e 23 marzo in tutto il Paese, ma intanto ha disposto il divieto di qualsiasi tipo di raduno nell’Oise, la regione a nord di Parigi dove si sono verificati casi in cinque centri. Chiuse anche tutte le scuole che hanno registrato, nel proprio personale, casi di esposizione a persone contagiate.

Dalla Germania arrivano intanto anche notizie di bambini coinvolti nell’epidemia. Almeno quattro bimbi che frequentavano l’asilo nel land del Nordreno-Vestafalia, dove insegna la maestra tedesca contagiata dal coronavirus nei giorni scorsi, sono risultati positivi ai test. E sono quasi 200 gli alunni di una scuola elementare di Bonn messi in quarantena in casa.

ECCO CHE DI SEGUITO IL PUNTO DI PETER KRUGER TRATTO DAL SUO PROFILO FACEBOOK:

  • Il Giappone, con circa 1/5 dei nostri casi (241) e 1/6 dei decessi (5), dopo aver chiuso tutte le scuole della nazione (13 milioni di alunni), venerdì ha anche annunciato il lockdown dell’isola di Hokkaido (circa 6 milioni di abitanti).
  • Francia. Hanno appena 73 casi diagnosticati (meno di un quindicensimo dei nostri), eppure il governo ha appena messo al bando tutti gli eventi con più di 5000 persone e il Ministro della Salute ha appena invitato tutta la popolazione nazionale a smettere di salutarsi stringendosi le mani (da noi, tranquilli, tutto ok, baci, abbracci, lingue in bocca). Registrati i primi casi di assalto ai supermercati.
  • Svizzera, solo 19 casi. Qui il bando è su tutti gli eventi con più di 1000 persone. Tutte le università chiuse.
  • UK (23 casi). La NHS, che tra tutte le agenzie nazionali per la salute fin qui si è comportata da modello (tra l’altro, hanno fatto circa la metà dei nostri tamponi), inizia a dare segnali preoccupanti di panico per via del notoriamente basso numero di posti in terapia intensiva del paese. Intanto, hanno comunicato il piano per chiudere tutte le scuole fino a due mesi (non ancora attuato). Anche qui primi casi di assalto ai supermercati.

(articolo aggiornato alle ore 10 dell’1 marzo 2020)

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