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Europa Germania

Conferenza Asimmetrie, chi c’era e che cosa si è detto su euro, Ue, Bce e sovranismo

Tutti i dettagli sulla conferenza annuale “Euro, mercato, democrazia” dell'associazione Asimmetrie, il noto think tank guidato dall’economista Alberto Bagnai

Si è svolta nel fine settimana la conferenza annuale “Euro, mercato, democrazia” dell’associazione Asimmetrie, il noto think tank guidato dall’economista Alberto Bagnai che da quest’anno è senatore della Lega e presidente della commissione Finanze del Senato. Giunto ormai alla settima edizione, l’evento intitolato “Sovrano sarà lei!” si è svolto al Centro Congressi del Serena Majestic a Montesilvano (PE).

Tra i relatori ospiti internazionali come Jacques Sapir e Brigitte Granville, giuristi come Alessandro Somma e scrittori-analisti come Riccardo Ruggeri, oltre che economisti, giornalisti e politici. Centrale nella due-giorni di Asimmetrie il tema dell’economia e dell’unione monetaria europea.

Una forte critica all’attuale assetto istituzionale della zona euro ha pervaso tutte le sessioni della conferenza, accomunando da questo punto di vista anche personalità di diversa formazione ed estrazione culturale. Sul banco degli imputati nei diversi interventi sono infatti presenti proprio gli aspetti più controversi dell’architettura europea: i vincoli imposti ai bilanci pubblici dei paesi membri, il ruolo della Banca centrale europea e l’indiscriminata libertà dei movimenti di capitale.

Emergono invece differenze quando si discute il tema del sovranismo nazionale. Tra i più favorevoli vi è certamente Claudio Borghi della Lega, secondo cui l’Italia avrebbe maggiori possibilità di crescita al di fuori dell’area valutaria, sebbene sottolinei che l’uscita dall’euro non è affatto nel programma di governo.

Da sinistra, invece, Stefano Fassina auspica un mercato unico in cui esistano degli standard sociali e fiscali che abbiano l’obiettivo di impedire la concorrenza al ribasso sui salari e sulla tassazione dei capitali che caratterizza oggi l’area euro. Allo stesso tempo, però, il deputato di Liberi e Uguali rivendica le sue posizioni sovraniste e non nega forme di regolazione dei flussi migratori.

Di diversa caratura la posizione del prof. Riccardo Realfonzo, direttore di economiaepolitica.it e coordinatore della Consulta economica della Fiom, secondo cui il cuore della crisi europea sta tutto nel fatto che l’area euro è un’unione incompleta, dotata di una moneta unica ma non di un bilancio unico né di una banca centrale che agisca da prestatore di ultima istanza. Che poi sia esattamente questo il disegno voluto sin dall’inizio se lo chiede retoricamente il prof. Sergio Cesaratto, che si mostra infatti molto scettico sulle concrete possibilità di un completamento dell’unione monetaria europea.

La composizione eterogenea della rosa dei relatori non poteva che aprire a confronti tra posizioni anche molto diverse fra loro, ma tutti gli interventi condividono una forte critica all’assetto istituzionale dell’eurozona e alle politiche di austerità.

Il padrone di casa, Alberto Bagnai, dimostra con argomentazioni solide e studi scientifici quali sono le contraddizioni dell’area valutaria e spiega perché le politiche restrittive nei paesi finanziariamente più deboli finiscono per danneggiare l’intera unione: da un lato la compressione della domanda domestica nei paesi costretti ai consolidamenti fiscali e, dall’altro, la riduzione della domanda di esportazioni nei paesi più forti con cui hanno comunque relazioni commerciali.

Il mito dell’austerità viene smentito con evidenze empiriche anche dagli altri relatori e viene salutata generalmente con favore la deviazione della manovra del governo dal deficit di bilancio programmato dagli esecutivi precedenti, sebbene Riccardo Realfonzo si soffermi particolarmente sulla sua qualità. Il gap rispetto all’Europa nella qualità delle nostre infrastrutture, nella spesa per investimenti pubblici e negli aiuti alle imprese è drammaticamente elevato e la manovra – a suo avviso – fa ben poco in questo senso.

La conferenza di Asimmetrie ha mostrato che è possibile discutere di delicati temi economici con professionalità ed in modo costruttivo, anche e soprattutto riunendo interlocutori con posizioni differenti tra loro.

Angelantonio Viscione
angelantonioviscione.blogspot.com

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