Il fatto che la Cina nel contesto del soft power — come in relazione al Covid 19 — utilizzasse l’assalto al Campidoglio per legittimare da un lato la repressione posta in essere nei confronti dei manifestanti di Hong Kong e dall’altro per criticare le scelte della politica estera trumpiana nei confronti della Cina era ampiamente prevedibile in un’ottica realistica delle relazioni internazionali.
LA REAZIONE DI PECHINO
Il 7 gennaio, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha twittato, senza commenti, un video del 2019 intitolato “I movimenti assaltano il Consiglio legislativo di Hong Kong”.
— Hua Chunying 华春莹 (@SpokespersonCHN) January 7, 2021
Il video mostra gruppi vestiti di nero e armati di ombrelli che rompono le porte di vetro per irrompere nell’edificio legislativo di Hong Kong, dove hanno deturpato il sigillo del governo di Hong Kong e commesso altri atti di vandalismo. L’evento si è verificato il 1 ° luglio 2019, durante il culmine delle proteste contro l’estradizione di Hong Kong.
PARAGONARE LE PROTESTE DI HONG KONG NEL 2019 ALL’ASSALTO AL CAMPIDOGLIO DEL 6 GENNAIO
Lo scopo di questo tweet è evidente: fare un parallelo tra l’irruzione a Hong Kong nel 2019 e l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti.A dimostrazione di quanto detto i commenti fatti da Hua Chunying nel briefing con la stampa del 7 gennaio hanno reso esplicito il parallelo tra le manifestazioni di Hong Kong e quelle americane.
IL RUOLO DELLA POLIZIA
Non solo: Hua Chunying ha sottolineato come la polizia di Hong Kong abbia mostrato la massima moderazione e professionalità e come nessun manifestante sia deceduto. Inoltre in entrambi i casi la violenza ha giocato un ruolo fondamentale: lo scopo in entrambi gli episodi era quello di attuare una sovversione con l’intento di “paralizzare il governo” secondo l’interpretazione di Hua Chunying.
IL DISORDINE DELLA DEMOCRAZIA SECONDO PECHINO
In ultima analisi la violenza attuata a Capitol Hill è diventata uno strumento di propaganda politica per delegittimare la politica cinese dell’amministrazione Trump ma anche per evidenziare come la democrazia sia intrinsecamente disordinata e instabile rispetto al sistema politico monopartitico ed autoritario cinese.