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Tripoli Cina

Tutti gli interessi della Cina a Tripoli

La Cina vede Tripoli non solo come un nuovo punto marittimo per il Mediterraneo, ma anche come una via d'accesso alla Siria. L'analisi di Giuseppe Gagliano.

 

Con la ricostruzione del porto di Beirut ancora da avviare, il porto di Tripoli nel nord del Paese, continua ad attirare investitori stranieri tra cui la francese CMA CGM , Russia e società egiziane, tra cui Arab Contractors, che il 13 ottobre hanno ottenuto un contratto da 87 milioni di dollari.

La Cina, che è anche interessata a portare Tripoli nella sua Belt and Road Initiative, ha recentemente aperto un ufficio nel porto che ospiterà la COSCO Shipping Line.

La compagnia di navigazione container di Shanghai, guidata da Yang Zhijian, ha inaugurato una rotta per Tripoli, guidata da Ahmed Taher e gestita dalla compagnia Gulftainer del magnate degli Emirati Badr Jafar, nel dicembre 2018. Anche China Harbour Engineering Co – che sta ristrutturando il porto israeliano di Ashdod – e Qingdao Haixi Heavy-Duty Machinery – che vende container – tengono d’occhio Tripoli e, secondo le fonti della intelligence francese, il governo cinese è pronto a investire fino a 55 milioni di dollari nel porto.

Il governo cinese vede Tripoli non solo come un nuovo punto di accesso marittimo nel Mediterraneo, ma anche come una via d’accesso alla vicina Siria nella cui ricostruzione la Cina è destinata a svolgere un ruolo di primo piano. Gli investitori immobiliari cinesi si sono trasferiti a Tripoli a settembre tramite agenzie immobiliari locali per visitare le città di Homs e Hama. Il Consiglio siro-cinese guidato dal magnate siriano Mohammed Hamsho – che è vicino al fratello del presidente Bashar Al Assad, Maher Al Assad -è l’imprenditore cinese principale contatto in Siria. Un comitato congiunto siro-cinese è anche pronto per essere istituito sulla scia della visita del ministro degli esteri cinese Wang Yi a Damasco a luglio.

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