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Cina

Le coccole fra Cina e Russia sulle tecnologie militari

Gli Stati Uniti accusano la Cina di dare un sostegno economico "molto sostanziale" alla Russia e alla sua macchina bellica. In cambio, il Cremlino condivide tecnologie militari con Pechino. Tutti i dettagli.

Gli Stati Uniti puntano l’indice sulla Cina, accusata di fornire un sostegno “molto sostanziale” alla macchina bellica russa in cambio di assistenza nello sviluppo di tecnologie militari come sottomarini e missili.

L’accusa

A muovere l’accusa è il vicesegretario di Stato Usa Kurt Campbell, che rimuove ogni ambiguità dalla precedente posizione americana di tiepida condanna della Cina per un aiuto che non si limiterebbe più alla fornitura di tecnologie dual use.

“Queste non sono capacità dual use”, ha detto Campbell riferendosi agli ultimi materiali cinesi trasferiti in Russia, i quali, ha precisato il vicesegretario, “vengono applicati direttamente alla macchina bellica russa”.

Sostanziale allineamento

Formulata durante una visita del vicesegretario al quartier generale Nato a Bruxelles, la denuncia riguarda “attività condotte nell’oscurità” che vedono i governi di Pechino e Mosca “tentare di nascondere e proteggere certi elementi di questa preoccupante collaborazione”.

La collaborazione sarebbe “orchestrata ai più alti livelli” e delineerebbe non tanto “un’alleanza tattica” quanto un “sostanziale allineamento”.

Come spiega al Financial Times il direttore del Carnegie Russia Eurasia Center Alexander Gabuev, l’avvicinamento risalirebbe ad almeno un decennio fa, quando “la Russia si rese conto che la Cina stava iniettando decine di miliardi di dollari l’anno nella ricerca e nella produzione della difesa”.

Si tratta dunque di un bel salto, osserva il Ft, rispetto ai tempi in cui Mosca arrestava i suoi scienziati dietro al sospetto che avessero ceduto ai cinesi segreti militari.

Ora invece il rapporto è stretto, come dimostrano le maxi esercitazioni navali e aeree congiunte in corso tra il Pacifico, l’Artico, il Mediterraneo, il Mar Caspio e i mari baltici con la partecipazione di più di 400 tra navi e sottomarini.

Do ut des

Ma c’è un prezzo che il Cremlino deve pagare per godere di questa assistenza ed è la condivisione di tecnologie militari che precedentemente Mosca si rifiutava di cedere alla Cina.

Stiamo parlando principalmente di sottomarini, missili, design aeronautico e tecnologie stealth, ossia, ha precisato Campbell, di capacità “in aree nelle quali Mosca era stata riluttante a collaborare direttamente con Pechino”.

“Queste nuove aree di collaborazione”, ha aggiunto l’esponente dell’amministrazione Biden, riguardano “le aree del design e dell’applicazione” e sono “significative”.

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