La Cina, scrive il New York Times in un nuovo articolo, sta dominando il settore della robotica industriale, sia nell’installazione che nella produzione di robot, superando di gran lunga gli altri paesi, con gli Stati Uniti al terzo posto. Grazie a politiche governative, ingenti investimenti e una strategia nazionale, la Cina ha installato quasi 300.000 robot nel 2023, più del resto del mondo combinato, e produce un terzo della fornitura globale di robot. Questo successo è parte di un piano più ampio, iniziato con la campagna “Made in China 2025”, che combina automazione, intelligenza artificiale e incentivi statali per rafforzare la leadership manifatturiera del paese. Tuttavia, la Cina dipende ancora da componenti avanzati stranieri per i robot umanoidi.
La leadership cinese nell’installazione di robot
La Cina, osserva il Nyt citando l’International Federation of Robotics, guida il mondo nell’installazione di robot industriali, con oltre due milioni di robot attivi nelle sue fabbriche nel 2023. Nel solo 2023, le fabbriche cinesi hanno installato circa 300.000 nuovi robot, superando la somma di tutti gli altri paesi. Gli Stati Uniti, al terzo posto, ne hanno installati solo 34.000, mentre Giappone, Corea del Sud e Germania hanno registrato un calo rispetto all’anno precedente.
Questo ritmo è il risultato di un investimento decennale in automazione, con oltre 150.000 robot installati annualmente dal 2017, che ha permesso alla Cina di produrre quasi un terzo dei beni manifatturieri globali.
La strategia nazionale e il sostegno governativo
La Cina ha adottato una strategia nazionale per diventare leader nella robotica, culminata nel piano “Made in China 2025”. Il governo ha offerto prestiti a basso interesse, sovvenzioni dirette e supporto per acquisizioni di competitor stranieri. Nel 2021, una strategia dettagliata ha ulteriormente ampliato l’uso dei robot.
Questo approccio, simile a quello usato per i veicoli elettrici e l’intelligenza artificiale, ha permesso alle aziende cinesi di crescere rapidamente. Come sottolinea Susanne Bieller, segretaria generale della Federazione della robotica, una strategia chiara dà un vantaggio competitivo significativo.
Crescita nella produzione di robot
Non solo la Cina installa più robot, rileva il quotidiano, ma ne è diventata un produttore di spicco. Nel 2023, il paese ha prodotto un terzo della fornitura globale di robot, superando il Giappone, che è sceso al 29%. Per la prima volta, la maggior parte dei robot installati in Cina (tre quinti) è stata prodotta localmente.
Questo segna un cambiamento rispetto al passato, quando la Cina dipendeva principalmente da robot importati. Tuttavia, per componenti avanzati come sensori e semiconduttori, la Cina rimane indietro rispetto a Germania e Giappone.
Robot umanoidi e limiti tecnologici
L’articolo evidenzia il boom di start-up cinesi nel settore dei robot umanoidi, come Unitree Robotics, che offre robot a prezzi competitivi (circa 6.000 dollari contro i costi molto più alti di aziende come Boston Dynamics). Tuttavia, la Cina dipende ancora da componenti stranieri per i robot umanoidi più avanzati.
Secondo Lian Jye Su di Omdia, un robot umanoide di alta gamma sarebbe composto principalmente da parti non cinesi, evidenziando un gap tecnologico in alcune aree.
Intelligenza artificiale e forza lavoro
La Cina integra l’intelligenza artificiale per ottimizzare le prestazioni dei robot, monitorando e migliorando l’efficienza delle macchine. Questo approccio, meno comune altrove, dà un vantaggio competitivo. Inoltre, il paese dispone di un’ampia forza lavoro qualificata, con elettricisti e programmatori specializzati, anche se la domanda di tecnici per l’installazione di robot ha fatto salire i salari a circa 60.000 dollari l’anno. Questo ecosistema sostiene la rapida espansione dell’automazione industriale.
Cina superpotenza manifatturiera del futuro
La Cina ha consolidato la sua posizione di leader globale nella robotica industriale grazie a una combinazione di politiche governative, investimenti massicci e integrazione con l’intelligenza artificiale. Sebbene dipenda ancora da tecnologie straniere per alcuni componenti avanzati, il paese sta riducendo il divario, producendo e installando robot a un ritmo senza pari. Questo la posiziona come la superpotenza manifatturiera del futuro, con un impatto significativo sull’economia globale.