Le recenti esercitazioni militari condotte dal Comando Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) della Cina il 14 ottobre 2024, sotto il nome di “Joint Sharp Sword-2024B”, rappresentano un chiaro segnale di avvertimento da parte di Pechino verso le forze separatiste di Taiwan e i sostenitori della sua indipendenza. Secondo il Ministero della Difesa cinese, queste manovre coinvolgono forze di terra, navali, aeree, missilistiche e altre unità specializzate, e si svolgono in una vasta area che circonda l’isola di Taiwan, incluse le regioni a nord, sud ed est dello Stretto di Taiwan.
LO SCOPO DELLE ESERCITAZIONI SU TAIWAN
Lo scopo dichiarato delle esercitazioni è duplice: da un lato, testare la capacità di combattimento e il livello di prontezza delle forze del Comando Orientale; dall’altro, inviare un messaggio chiaro e inequivocabile alle forze separatiste taiwanesi e ai loro alleati internazionali, ribadendo la ferma opposizione di Pechino a qualsiasi tentativo di indipendenza dell’isola. Queste operazioni militari giungono in un momento di crescenti tensioni tra Cina e Taiwan, con l’isola che continua a godere del supporto degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali, malgrado Pechino consideri Taiwan parte integrante del proprio territorio sotto il principio di “una sola Cina”.
Le esercitazioni “Joint Sharp Sword-2024B” rientrano in una serie di manovre militari sempre più frequenti che la Cina ha intensificato negli ultimi anni attorno a Taiwan, con l’obiettivo di esercitare una costante pressione sull’isola e dissuadere eventuali passi verso l’indipendenza formale. La Cina, infatti, non ha mai rinunciato all’uso della forza per riunificare Taiwan, considerata una provincia ribelle sin dalla fine della guerra civile cinese nel 1949. Il governo di Pechino ritiene che la crescente collaborazione tra Taipei e Washington, inclusa la vendita di armamenti avanzati e la cooperazione in materia di sicurezza, sia una minaccia diretta alla propria sovranità e un incentivo per le forze taiwanesi pro-indipendenza.
GLI ASPETTI MILITARI
Dal punto di vista strategico-militare, queste esercitazioni mostrano non solo la capacità della Cina di proiettare potenza nell’area del Pacifico occidentale, ma anche il suo intento di mantenere la supremazia nello Stretto di Taiwan, considerato un punto nevralgico per la sicurezza regionale e globale. L’impiego simultaneo di forze terrestri, navali e aeree dimostra l’approccio multidimensionale di Pechino nelle operazioni militari, con l’obiettivo di essere pronta a una vasta gamma di scenari, che vanno dalla deterrenza fino a un potenziale conflitto armato.
IL MESSAGGIO AGLI STATI UNITI
Il messaggio che Pechino intende trasmettere con queste esercitazioni è chiaro: qualsiasi tentativo da parte di Taiwan di dichiarare l’indipendenza o di rafforzare i legami militari con potenze esterne, specialmente con gli Stati Uniti, verrà affrontato con fermezza. La Cina non tollererà passi che compromettano la sua integrità territoriale o che alimentino il separatismo nell’isola. Allo stesso tempo, queste operazioni inviano un segnale anche agli alleati di Taiwan, sottolineando che Pechino è pronta a difendere i propri interessi territoriali con tutti i mezzi necessari.
In definitiva, le esercitazioni “Joint Sharp Sword-2024B” rappresentano un ulteriore capitolo nella crescente rivalità tra Cina e Taiwan, con implicazioni che si estendono ben oltre lo Stretto, coinvolgendo potenze globali e regionali. La situazione resta altamente volatile e l’equilibrio precario, con la possibilità che anche un singolo incidente possa innescare una crisi di portata internazionale.