skip to Main Content

Londra

Chi scuote il governo Johnson sugli aiuti per la ripresa

La Camera di Commercio Uk invita il Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, ad agire tempestivamente per rimettere in moto il mondo del business britannico. L'articolo di Daniele Meloni

 

“L’azione di sostegno all’economia deve essere rapida e immediata”. Così la British Chamber of Commerce (Bcc) – la Camera di Commercio Uk – invita il governo e, in particolare, il Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, ad agire tempestivamente per rimettere in moto il mondo del business britannico e la crescita deterioratisi a una velocità senza precedenti nel secondo trimestre del 2020.

Nel suo Quarterly Economic Survey (Qes) la Bcc rivela il sentiment del mondo imprenditoriale britannico di fronte alle sfide che sta fronteggiando il paese, dalla Brexit alla pandemia legata al coronavirus, culminata con il lockdown deciso dal governo Johnson l’8 marzo scorso.

Il sondaggio condotto su 7,700 aziende che hanno oltre 580mila dipendenti in Gran Bretagna illustra l’impatto del Covid-19 sull’economia britannica. L’analisi di 14 indicatori tra cui le vendite, gli ordini e il cashflow dimostrano come 11 tra questi siano scesi al loro minimo storico negli ultimi 31 anni nel settore dei servizi, cioè dove è impiegata l’80% circa della forza lavoro Uk.

Le vendite sul territorio nazionale sono in calo di 80 punti rispetto al primo trimestre del 2020 e di ben 28 punti in meno rispetto al peggior periodo della recessione del 2008/2009, quella legata al fallimento della Northern Rock e alla crisi dei mutui subprime. Le aziende che hanno registrato aumenti nelle loro esportazioni sono scese di 55 punti, 42 in meno rispetto al peggior trimestre del 2008/2009. Anche il dato sulla fiducia degli operatori è preoccupante: le imprese che si aspettano un fatturato in aumento nel 2021 è sceso da +38 nel primo trimestre a -36 nel secondo.

Le imprese che operano nell’ambito del retail, dell’entertainment e dell’hospitality hanno registrato indicatori peggiori rispetto alle aziende che operano nel B2B nel settore dei servizi.

Il cashflow – indicatore chiave per quanto riguarda lo stato di salute di un’azienda – è ai livelli minimi dal primo trimestre del 2009, con due terzi delle aziende che hanno partecipato al sondaggio che riporta un peggioramento nel flusso dei capitali.

La Bcc ha formulato le sue proposte al governo tra cui figurano il sostegno dell’occupazione attraverso la riduzione dei contributi delle imprese alla National Insurance; il sostegno alle imprese attraverso prestiti e riduzione del business rate; il sostegno ai giovani lavoratori attraverso sussidi per stage ed esperienze lavorative; incentivi per gli investimenti nella produttività, nelle persone e nella transizione verso un’economia carbon-free e, infine, lo stimolo della domanda attraverso dei voucher per le famiglie e la temporanea riduzione dell’Iva (Vat).

Per il capo economista della Bcc, Suren Thiru, “l’economia del settore dei servizi ha sofferto più delle altre il lockdown, come dimostra il crollo degli indicatori analizzati nel QES. Temiamo che le prospettive di un recupero veloce dell’economia siano troppo ottimistiche”. Ieri sul Financial Times il capo economista della Bank of England, Andy Haldane, si era dichiarato contro una politica monetaria espansiva perché a suo avviso la recessione a “V” (“V-shaped recession”) avrebbe portato l’economia britannica a riprendersi prima del previsto. Una posizione minoritaria anche in seno al Monetary Policy Committee responsabile nello stabilire i tassi di interesse.

Adam Marshall, Direttore Generale della Bcc, ha invitato il governo ad “agire in modo veloce e sostanziale nelle prossime settimane. La comunità del business in Uk vuole una roadmap dettagliata della ripresa cosicché le aziende possano riprendere a costruire, innovarsi e creare posti di lavoro”.

L’annuncio da parte del Cancelliere Sunak dei dettagli del New Deal prefigurato da Johnson a Dudley è previsto per l’8 luglio.

Back To Top