Caro direttore,
ti scrivo a poche ore dalla mia ultima lettera triste e amareggiata sulla situazione di totale abbandono e menefreghismo in cui versa il Cnr per fare una rettifica: mi sono accorto che non è vero che del Centro nazionale delle ricerche e dello psicodramma interno (non si capisce se i bilanci che ha presentato siano o meno completi, non si capisce come finirà la questione dei precari, non si capisce se stia perdendo l’accesso ai fondi,e ai bandi, ecc…) ed esterno (il governo non ha alcuna intenzione di nominarne i vertici) non interessa nessuno.
Stamattina, aprendo al solito il Corriere della Sera davanti a un buon caffè cremoso, sono infatti inciampato in una lunga intervista alla presidente uscente (ormai uscita) Maria Chiara Carrozza che, fin dal titolo («Ho risanato il deficit del Cnr. Ma ora che è senza vertici rischia il blocco dei fondi») mi pare faccia un po’ di luce sulle contestazioni mosse dall’esecutivo, non certo amico dell’ente scientifico in questa fase storica (sarà forse perché guidato da una ex ministra lettiana nominata da un governo draghiano? Ah, saperlo…). Non bastasse il titolo, anche il catenaccio è definitivo sulla questione: “L’ex presidente Carrozza: l’ente commissariato? Non mi risulta”.

Insomma, per la presidente uscente-uscita Carrozza il Cnr gode di ottima salute economica («I numeri del Cnr sono estremamente positivi: il Cnr che ho ereditato veniva da anni di deficit. Non ci sono più da quando sono arrivata. Nel rendiconto del 2024, non ancora approvato dal Cda, ci sono 80 milioni di avanzo, di cui 21 milioni vincolati e il resto libero da usare per la missione dell’ente. C’è un turnover di 1,4 miliardi e, per l’anno scorso, di 1,7 miliardi. Nel fondo cassa c’è un miliardo. Posso dire di averlo trovato in difficoltà e di lasciarlo in salute») e, aspetto ancora più importante per chi temeva l’immobilismo, non verrà commissariato.
L’intervistata è così fiera del suo operato che le dispiace non poter fare il bis («Se ci fosse stato l’avviso pubblico penso che mi sarei orientata nel rifare domanda per proseguire il mio lavoro al Cnr che mi è piaciuto molto, mi sono dedicata al rilancio del Cnr con tutte le mie energie. E non è stato sempre facile: abbiamo pensato ai conti, ma soprattutto alla scienza, con un rilancio amministrativo, organizzativo e strategico. Certo, poi abbiamo anche fondato Nbfc, il centro nazionale sulla biodiversità e festeggiato i 100 anni dell’Ente»).
Certo, non sono giornalista e mi diletto solo a guardare l’operato degli altri, un po’ come un umarèll della carta stampata, tuttavia mi sorprende che non ci siano domande ficcanti sulle contestazioni della Ragioneria dello Stato di cui io stesso avevo dato conto nella mia precedente letterina. Quando però sono arrivato alla domanda “di cos’è più fiera?”, ho aggrottato entrambe le sopracciglia. Non sono un esperto, ma pare più una domanda da rotocalco femminile, da rivolgere a una star di Hollywood che impugna un Oscar, non alla presidente di un ente di cui governo e Ragioneria contestano l’operato lato economico.
A ogni modo sono comunque contento che la stampa si sia rivelata molto attenta alla questione del Cnr: colpa mia non averlo notato prima. Del resto sempre il Corriere della Sera proprio col Cnr porta avanti un podcast, Geni invisibili, a sottolineare l’importanza del tema per la testata milanese. “Il Cnr è partner scientifico del podcast dell’inviato ed editorialista del Corriere della Sera Massimo Sideri”. Che si tratti di una omonimia, direttore?

Come deve essere un altro caso di omonimia quel Massimo Sideri che nell’aprile del 2021 scriveva della nomina della Carrozza così: “La prima donna alla guida del Cnr Carrozza: «Ora cambiamo passo» – La svolta decisa dalla ministra Messa: così l’istituto torna nel pieno delle sue funzioni”. “C’è un altro aspetto – annotava l’omonimo Sideri – che vale la pena di sottolineare: come Marconi allora rappresentava la scienza e l’industria di frontiera, quelle delle telecomunicazioni, oggi Maria Chiara Carrozza è portatrice della cultura dell’intelligenza artificiale e della robotica sociale, le grandi sfide tecnologiche per il Paese”.
Sono commosso!
Certo, anche un po’ preoccupato perché con tutte queste omonimie uno poi si confonde. Perché, direttore, mica sono finite?
Il 16 giugno 2021, ovvero 2 mesi dopo l’articolo che ho testé segnalato, un altro omonimo compariva – e probabilmente moderava – al fianco della nuova presidente all’interno dell‘evento “Presentazione del “Bilancio di genere” del Cnr.
Nel novembre 2022 si festeggia il centenario del Cnr e chi modera? Ce lo dice il sito della Rai: “Dialoghi, reading, interviste in parole e musica – Moderatore Massimo Sideri, Corriere della Sera”. Qui hai pure un bel frammento video.

Ho poi recuperato la locandina dell’evento del 18 dicembre 2024 “Le forme della biodiversità. Azioni e sistemi per una nuova cittadinanza europea” e come vedi moderava un ennesimo omonimo di Sideri. Pochi giorni prima, l’11 dicembre, si era invece tenuto “RCS Academy Ceo Talk: Leader dell’innovazione e del cambiamento – AI e best practice a confronto” in cui “la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza” risulta “tra i relatori del sesto Ceo Talk di Rcs Academy in diretta Live su Corriere.it con il coordinamento scientifico e la conduzione di Massimo Sideri, inviato e editorialista Corriere della Sera“.
Arriviamo così al febbraio di quest’anno: va in scena il “Premio Cnr per la Citizen Science” e, indovina un po’? Scommetto che stai per dire che era condotto e moderato da un omonimo – l’ennesimo – di Massimo Sideri! Sbaglieresti! Un omonimo di Massimo Sideri ne ha presieduto invece la Commissione.
Dal 05/02/2025 al 07/02/2025 si è invece tenuto il secondo congresso di NQSTI – National Quantum Science and Technology Institute, il partenariato che unisce 20 realtà tra Università, enti pubblici di ricerca -tra cui il Cnr- e aziende impegnate in ricerca competitiva e innovativa nell’ambito delle scienze e tecnologie quantistiche. Ti riporto solo una parte del programma: “Alle 17.00, sempre Massimo Sideri modera la Tavola rotonda “Scienze e Tecnologie Quantistiche in Italia dopo il PNRR”, cui partecipano la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza”.

Insomma, direttore, solo ieri temevo che del Cnr non fregasse niente a nessuno: al governo, all’opposizione e nemmeno ai media. Invece come puoi notare il Corriere è sempre molto attento a raccontare ogni evento dell’ente scientifico.
Ora sono sollevato.
Francis Walsingham