E’ stato coccolato da esponenti politici di sinistra (in primis Laura Boldrini e Alessandro Di Battista) e cantanti (come Ghali) Mohammad Hannoun, arrestato oggi, “membro del comparto estero dell’organizzazione terroristica Hamas’ e ‘vertice della cellula italiana dell’organizzazione Hamas”, secondo gli investigatori.
Ecco fatti e approfondimenti, con un profilo di Mohammad Hannoun (nella foto).
CHI HA FINANZIATO HAMAS
Arrestati da polizia e guardia di Finanza nove persone accusate di aver finanziato Hamas per sette milioni di euro attraverso associazioni. I provvedimenti cautelari sono stati emessi nell’ambito una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Eseguite misure cautelari nei confronti di nove indagati, destinatari tutti della custodia in carcere, e di tre associazioni, ha scritto l’agenzia di stampa Ansa.
IL RUOLO DI MOHAMMAD HANNOUN
C’è anche il presidente dell’associazione dei palestinesi in Italia tra gli arresti nell’operazione di polizia e guardia di finanza nei confronti di nove persone accusate di aver finanziato Hamas. Gli investigatori definiscono Mohammad Hannoun “membro del comparto estero dell’organizzazione terroristica Hamas” e “vertice della cellula italiana dell’organizzazione Hamas”.
TUTTO SU MOHAMMAD HANNOUN
Architetto di origine giordana, Hannoun vive a Genova da anni. E a Genova ha sede la sua “Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese”. Hannoun ha partecipato alle numerose manifestazioni che si sono svolte negli scorsi mesi a Genova a sostegno della popolazione di Gaza. Hannoun era già stato indagato dalla procura di Genova negli anni Duemila, ma l’inchiesta era stata archiviata. Lo scorso anno era finito nella black list del dipartimento del Tesoro americano, perché accusato di essere tra i finanziatori di Hamas.
Nell’inchiesta che ha portato alle misure cautelari di oggi, si legge nel comunicato della Polizia di Stato, “numerose e significative appaiono le conversazioni telefoniche e i contatti tra Hannoun e quanti rivestono analoghi ruoli in Olanda, Austria, Francia e Inghilterra”. Tali comunicazioni dimostrano “l’esistenza di una estesa rete organizzata a livello internazionale di soggetti/istituzioni impegnati nella raccolta fondi, apparentemente da destinare a scopi benefici e a sostegno della popolazione e della causa palestinesi”.
LA RETE DI HANNOUN
Tra le sue cariche c’erano quelle di membro del board della Conferenza dell’Unione delle Comunità e Istituzioni Palestinesi in Europa che si riunisce ogni anno per promuovere finanziamenti alla lotta palestinese. È stato anche presidente dell’Associazione degli ‘Europei per Al-Quds’, un network costituito da decine di associazioni. In Italia Hannoun guidava l’Associazione Benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Odv), con sedi a Genova, Milano e Roma, una onlus già finita all’attenzione della magistratura per l’invio di provviste economiche a soggetti non censiti in Palestina e ad altri inseriti nelle ‘black list’ delle banche dati europee. Tra le associazioni benefiche da lui promosse ci sono anche La Cupola d’Oro e La Palma.
LE SANZIONI
Hannoun era stato sanzionato in due occasioni dal Dipartimento del Tesoro Usa in quanto figura centrale nel finanziamento di Hamas in Europa. Nel 2024 gli era stato notificato un foglio di via da Milano, per accuse di istigazione all’odio. In passato ha avuto anche legami con la politica, in particolare con M5s: Alessandro Di Battista era stato testimonial della sua associazione e fu anche ricevuto dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, ha ricostruito l’Agi.
I SINISTRI CHE HANNO COCCOLATO HANNOUN
La galassia dei politici di sinistra che hanno frequentato il filo Hamas Mohammad Hannoun è vasta e variegata, secondo Il Giornale: dalla pentastellata Stefania Ascari, passando per l’ex grillino Alessandro Di Battista, fino al leader di Avs Nicola Fratoianni, il fedelissimo di Elly Schlein Marco Furfaro del Pd, così come Laura Boldrini del Pd.





