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Droni Iraniani

Tutto su WestExec, la società di consulenza molto filo Biden

Tutti i segreti di WestExec, società fondata nel 2017 da Tony Blinken, il prossimo Segretario di Stato con Biden. L'articolo di Giulia Alfieri per Policy Maker

WestExec Advisors è di fatto in attesa di trasformarsi nel prossimo governo degli Stati Uniti. La società di consulenza è stata fondata nel 2017 da Tony Blinken, scelto dal Presidente eletto Joe Biden come prossimo Segretario di Stato, insieme a Michèle Flournoy, una delle principali candidate alla carica di Segretario della Difesa. Inoltre, una delle sue figure di spicco, Avril Haines, è stata scelta da Biden come direttore dell’intelligence nazionale.

CHE COSA FA WESTEXEC

Politico racconta che si sa poco della lista dei clienti di WestExec. Poiché i suoi collaboratori non sono lobbisti e non sono tenuti a rivelare per chi lavorano. Non sono nemmeno vincolati dalle restrizioni previste dalla transizione di Biden verso la Casa Bianca. WestExec non deve divulgare pubblicamente chi finanzia e per quali attività viene arruolata. Ed è anche praticamente impossibile – sempre secondo il quotidiano – valutare l’influenza che hanno sulle spese federali.

IL SOSTEGNO A BIDEN

WestExec è costituita da molti ex funzionari della sicurezza nazionale legati al Partito democratico statunitense che hanno raccolto fondi per la campagna di Biden e si sono uniti al suo team di transizione – o che hanno in alcuni casi servito come consulenti non ufficiali. Almeno 21 dei 38 dipendenti di WestExec elencati sul sito web dell’azienda hanno finanziato la campagna Biden. Flournoy da sola, come riporta Politico, ha raccolto più di 100.000 dollari. Cinque dipendenti WestExec – tutti veterani dell’amministrazione Obama – sono in congedo dall’azienda per aiutare i team di revisione di Biden per il Pentagono, il Dipartimento del Tesoro, il Consiglio dei Consulenti Economici e altre agenzie, che hanno il compito di coordinare il trasferimento di potere tra i funzionari uscenti di Trump e gli incaricati di Biden.

BOB WORK E DAVID COHEN

Altri due direttori di WestExec, ha riportato Politico, sono stati tra coloro che la scorsa settimana hanno informato Biden sulla sicurezza nazionale: Bob Work, che ha servito come vice segretario della difesa nell’amministrazione Obama e a cui è stato chiesto di rimanere in carica per i primi mesi dell’amministrazione Trump, e David Cohen, un ex vice direttore sia della CIA che del Dipartimento del Tesoro, anch’egli in corsa per un posto al vertice.

LA RETE DI BIDEN

Nel frattempo, Jen Psaki, ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca sotto la presidenza Obama, che ha continuato a lavorare per WestExec, è ora consulente del team di transizione di Biden. E altre due ex dipendenti della società di consulenza, Lisa Monaco e Julianne Smith, sono considerate potenziali collaboratrici per l’amministrazione di Biden. Per WestExec, i legami con Biden sono diventati un punto di forza sempre più strategico.

NON SOLO WESTEXEC

La WestExec è solo una delle numerose società di consulenza di Washington. E non è l’unica azienda di questo tipo ad avere legami con la campagna di Biden o con la transizione. Linda Thomas-Greenfield, che Biden ha scelto martedì come sua ambasciatrice alle Nazioni Unite, è vicepresidente senior del Gruppo Albright Stonebridge, la “società di diplomazia commerciale” fondata dall’ex segretario di Stato Madeleine Albright. I team di revisione dell’agenzia di Biden comprendono anche almeno altri tre collaboratori di Albright Stonebridge. Nelson Cunningham, nel frattempo, co-fondatore della “società di diplomazia del settore privato” McLarty Associates, che ha svolto attività di consulenza per clienti come Chevron e Walmart, è stato un bundler della campagna di Biden e ha consigliato informalmente il suo team.

LA TRADIZIONE AMERICANA

Come ha scritto il Washington Post, nell’industria delle idee del XXI secolo, WestExec rappresenta il nuovo corso: “i soldi si fanno con le consulenze strategiche”. Blinken e Flournoy – secondo il quotidiano statunitense – stanno semplicemente seguendo una pista già percorsa da Henry Kissinger, Brent Scowcroft, Madeleine Albright, Sandy Berger, Condoleezza Rice, Stephen Hadley e Robert Gates.

LE OMBRE SIRIANE

Tuttavia, molti articoli hanno gettato alcune ombre di diffidenza su WestExec, ricordando come Blinken, già ex vice segretario di Stato sotto l’amministrazione Obama, prese parte già nel 2013 alle discussioni sulla politica estera statunitense nei confronti della Siria – considerata uno dei grandi fallimenti in politica estera del 44esimo presidente degli Stati Uniti. In molti hanno ricordato che proprio Blinken fu tra i sostenitori del programma per armare i ribelli siriani in funzione anti Assad. Il Washington Post ricorda la famosa frase di Blinken: “Le superpotenze non bluffano”.

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