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Mattarella Conte

Che governo ci sarà dopo quello giallo-verde? Gli scenari targati Moneyfarm

Che cosa c'è scritto nel report di Roberto Rossignoli, portfolio manager di Moneyfarm.

 

Sono 4 le opzioni praticabili per il dopo governo M5S-Lega. E’ l’analisi di Roberto Rossignoli, portfolio manager di Moneyfarm.

“Il Presidente della Repubblica, dopo aver consultato tutti i partiti politici e altre figure istituzionali, deciderà cosa fare. Attualmente ci sono quattro opzioni praticabili”, scrive Rossignoli.

Ecco le 4 opzioni:

1. Nuove elezioni: “Si tratterebbe del risultato voluto da Salvini, in quanto mira a capitalizzare i sondaggi d’opinione favorevoli”, dice Rossignoli.

2. Un nuovo governo guidato da Conte o da qualcun altro sostenuto dal Movimento 5 Stelle in coalizione con il Partito Democratico, la Sinistra e forse Forza Italia di Berlusconi.

3. Un governo di portata limitata (appoggiato da Movimento 5 Stelle e Pd) con il mandato di votare la legge di bilancio. In questo caso, nuove elezioni si terranno all’inizio del 2020.

4. Una riedizione della coalizione giallo-verde.

Qual è il risultato più probabile? “E’ difficile da prevedere. Nuove elezioni soddisferebbero la tattica di Salvini, esponendo la debolezza delle istituzioni italiane. Questa è l’opzione meno preferita dal presidente Mattarella, che farà qualsiasi cosa in suo potere per cercare di evitare questo risultato”, secondo Rossignoli.

In autunno, scrive Mf/Milano Finanza, l’Italia di solito vota il bilancio e l’ultima volta che le elezioni si sono svolte tra settembre e dicembre è stato nel 1919. Inoltre, il governo giallo-verde, su richiesta della Commissione europea, ha stabilito un aumento automatico dell’Iva superiore al 3% che, se applicato, comporterà 500 euro di tasse supplementari per ciascuna famiglia: “Questo rischio e il timore di qualsiasi partito politico di assumersi la colpa dell’aumento dell’Iva rende la via delle urne improbabile”, scrive Rossignoli,

Tra Pd e M5s non saranno rose e fiori, comunque, secondo il portfolio manager di Moneyfarm: “Anche la coalizione a lungo termine tra Pd e M5S è politicamente difficile, vedi il livello di ostilità tra le due forze. A sorpresa, l’ex premier Matteo Renzi, che è stato uno dei più forti oppositori della M5S, sta ora sostenendo la possibilità di formare una coalizione. Inoltre, Beppe Grillo, il comico che ha fondato M5S, ha espresso il suo sostegno a questo progetto”.

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