skip to Main Content

Che cosa succede al sito della Camera? La denuncia di Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia scopre un “baco istituzionale” sul sito della Camera a causa della mutazione di un algoritmo della piattaforma. Ecco che cosa ha scoperto Sabrina Fantauzzi, portavoce del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli.   Che cosa succede al sito della Camera dei deputati? O meglio: che cosa succede al nuovo aggregatore che trasmette il flusso degli…

 

Che cosa succede al sito della Camera dei deputati?

O meglio: che cosa succede al nuovo aggregatore che trasmette il flusso degli aggiornamenti sulle piattaforme personali dei deputati.

A chiederselo è Fratelli d’Italia con il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, dopo che l’ufficio comunicazione di Rampelli retto dalla giornalista Sabrina Fantauzzi ha scoperto un “baco”.

Per questo Rampelli ha inviato una lettera al presidente della Camera Roberto Fico segnalando il problema sul canale social del portale Camera.it chiedendone  la temporanea sospensione.

Ma che cosa è successo?

Facendo “le abituali verifiche sulle presenze”, lo staff del vicepresidente della Camera ha scoperto “che sono assenti i miei status su Facebook tanto quanto quelli degli altri deputati del mio gruppo. Viceversa il sistema pesca automaticamente, mettendoli in rete, i post dei deputati di altri partiti talvolta con critiche, anche feroci, alla presidente Meloni, comprensive delle sue foto”.

Per questo Rampelli denuncia: “Ci troviamo di fronte a un caso di assoluta gravità: di fronte alle nostre richieste di informazioni, ci è stato confermato che da tempo il sistema automatico di convogliamento dei post sul canale social ha problemi di aggiornamento perché Facebook avrebbe cambiato un algoritmo, rendendo più difficile — a questo punto direi impossibile — il ‘pescaggio’ dei miei post. Evidentemente il sistema informatico interno Camera non è stato in grado di superare il problema che quel meccanismo algoritmico della piattaforma attua, facendo una vera e propria censura di un’istituzione repubblicana e dei suoi rappresentanti”.

Da pochi anni – sottolinea Rampelli – la Camera dei deputati, “dopo lunghe incertezze, aveva deciso l’approdo sui social, dando in appalto alla società Dol l’aggiornamento dei suoi canali istituzionali”.

In aggiunta a questo prezioso servizio, il portale della Camera si era anche arricchito recentemente di una novità, l’aggregatore  social dei deputati.

“Ma il cambiamento dell’algoritmo – commenta il vicepresidente della Camera – ha scompaginato le ferree garanzie previste dal pescaggio automatico. Ho chiesto l’immediata sospensione del servizio finché non saranno ripristinate tutte le voci nel massimo rispetto del pluralismo politico. In attesa delle necessarie spiegazioni  che sono certo la Camera chiederà a Facebook Italia, faremo un esposto all’Autorità Garante delle Comunicazioni, per verificare le eventuali responsabilità, valuteremo anche l’ipotesi di richiesta di risarcimento dei danni arrecati in questi mesi di oscuramento forzato”.

Nel frattempo il servizio è stato sospeso.

Sabrina Fantauzzi, che segue da circa 25 anni la comunicazione di Rampelli, è nota tra gli addetti ai lavori anche per aver scoperto che l’attentatore di Marsiglia era passato da Lampedusa grazie a un tweet di un parlamentare francese che aveva denunciato, del tutto inosservato, la notizia.

Back To Top