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Che cosa si dice in Germania della vittoria di Nawrocki in Polonia

Commenti e analisi della stampa in Germania sulla vittoria di Karol Nawrocki alle elezioni presidenziali polacche

In nessun altro paese europeo – a parte forse la Russia – le elezioni polacche hanno tanta risonanza come nella confinante Germania. I rapporti turbolenti del passato e quelli invece molto stretti di oggi – politici ed economici – impongono un’attenzione costante. In più il nuovo governo Merz punta su Varsavia per consolidare un blocco centro-europeo con la Francia in grado di rimettere in moto la macchina europea: progetto che suscita anche qualche sospetto nelle altre cancellerie d’Europa, specie nel Sud, e che ora potrebbe vacillare a seguito della vittoria di Karol Nawrocki, che prefigura una lunga e difficile coabitazione con la composita coalizione di governo guidata da Donald Tusk.

Nawrocki, candidato conservatore vicino al partito Diritto e Giustizia (PiS), è stato eletto presidente della Repubblica di Polonia al termine di una consultazione che ha registrato un’affluenza senza precedenti. La sua vittoria, maturata dopo un secondo turno molto combattuto, segna un nuovo momento di svolta nella politica polacca neppure due anni dopo le elezioni parlamentari e solleva interrogativi sul futuro del governo.

La stampa tedesca ha dedicato ampio spazio all’esito delle elezioni, tracciando un quadro articolato delle sue implicazioni, sia per gli equilibri interni del paese, sia per il suo posizionamento sulla scena europea e per i rapporti con la Germania.

TAGESSPIEGEL: VITTORIA DI NAWROCKI E’ SEGNALE DI SVOLTA A DESTRA

Secondo il Tagesspiegel, l’elezione di Nawrocki rappresenta un duro colpo per il governo liberale di Donald Tusk, tornato al potere nell’autunno del 2023 con una coalizione di centro-sinistra. Nonostante il successo elettorale, l’esecutivo ha incontrato fin da subito ostacoli significativi nella realizzazione del proprio programma, a causa dei poteri di veto esercitati dal presidente uscente Andrzej Duda, anch’egli espressione del PiS. L’arrivo di Nawrocki alla presidenza lascia prevedere la prosecuzione di questa situazione di blocco istituzionale.

Il quotidiano berlinese ha interpellato un paio di esperti. Piotr Buras, direttore dell’ufficio di Varsavia del primo think tank pan-europeo European Council on Foreign Relations, ritiene che Nawrocki abbia un compito ben preciso: facilitare il ritorno del PiS al potere. Inoltre, l’eccezionale affluenza alle urne – superiore al 70% – conferma, secondo l’analisi di Agnieszka Łada-Konefał del Deutsches Polen-Institut, la forte polarizzazione della società polacca. Sorprendentemente, i dati mostrano che Nawrocki ha ottenuto una netta maggioranza anche tra i giovani elettori, smentendo l’idea di una divisione generazionale tra conservatori e progressisti.

NEUE ZÜRCHER ZEITUNG: COABITAZIONE DIFFICILE, GOVERNO IN BILICO

La Neue Zürcher Zeitung, che seppur pubblicata in Svizzera occupa un ruolo di primo piano nella stampa di lingua tedesca, anche come fonte di riferimento sull’Europa centrale, sottolinea come la figura del presidente in Polonia, sebbene formalmente limitata, può incidere profondamente sull’indirizzo politico generale del paese. L’elezione di Nawrocki apre la prospettiva di una coabitazione segnata da un conflitto permanente con il governo Tusk.

Il quotidiano riporta le dichiarazioni di esponenti del PiS secondo cui la vittoria del loro candidato costituisce un mandato implicito per promuovere un cambio di governo. In particolare, l’ex ministro dell’Istruzione Przemysław Czarnek ha affermato che l’obiettivo sarà ora “porre fine al governo Tusk”. Viene inoltre messa in evidenza la capacità del PiS di mobilitare gli elettori anche con candidati politicamente deboli, sfruttando le divisioni profonde che attraversano l’elettorato.

HANDELSBLATT: UN CAMBIO DI LINEA NEI RAPPORTI CON UE E NATO

L’Handelsblatt si concentra sulle possibili implicazioni internazionali dell’elezione di Nawrocki. Il nuovo presidente, osserva il quotidiano economico, è privo di una solida esperienza politica ma ha guadagnato visibilità come direttore dell’Istituto per la memoria nazionale, promotore di una lettura nazionalista della storia. Viene descritto come euroscettico, vicino alla Chiesa cattolica, e critico verso il crescente ruolo dell’Unione Europea negli affari interni dei paesi membri.

La Polonia, ricorda il giornale economico, è uno dei principali sostenitori dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, ma Nawrocki ha espresso posizioni più caute rispetto ai suoi predecessori, dichiarandosi ad esempio contrario a una possibile adesione di Kiev alla Nato. Pur non essendo filorusso, ha mantenuto un profilo meno allineato con le posizioni occidentali prevalenti, fatto che – secondo l’Handelsblatt – potrebbe modificare il ruolo geopolitico della Polonia all’interno dell’Alleanza Atlantica.

DIE WELT: AVVICINAMENTO AL TRUMPISMO E RETORICA ANTI-TEDESCA

Sui futuri rapporti Germania-Polonia si incentra l’analisi di Die Welt. Secondo il quotidiano conservatore, la presidenza Nawrocki potrebbe interrompere la recente distensione nei rapporti tra Varsavia e Berlino, favorita dal governo Tusk. Durante la campagna elettorale, il nuovo presidente ha rilanciato la richiesta di risarcimenti alla Germania per i crimini della Seconda guerra mondiale e ha ribadito il rifiuto di qualunque forma di pressione da parte dell’Unione Europea.

Il quotidiano tedesco rileva anche una marcata vicinanza ideologica di Nawrocki ai leader sovranisti dell’Europa centro-orientale, come Viktor Orbán e Robert Fico. Il suo orientamento, già emerso con la partecipazione alla CPAC (Conservative Political Action Conference) tenutasi in Polonia, si inserisce nel tentativo di costruire un asse tra Stati membri dell’Ue favorevoli a un’alleanza più stretta con gli Stati Uniti di Donald Trump.

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