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Regno Unito

Che cosa ha combinato la Russia nel Regno Unito?

Il governo britannico è stato accusato dai partiti dell'opposizione di aver cercato di nascondere un rapporto che documenta l'ingerenza russa nella politica britannica. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Il governo britannico è stato accusato dai partiti dell’opposizione di aver cercato di nascondere un rapporto che documenta l’ingerenza russa nella politica britannica. Il rapporto documenta i risultati di un’indagine sui presunti tentativi della Russia di influenzare il risultato delle elezioni generali del 2017 nel Regno Unito, nonché il risultato del referendum dell’Unione europea del 2016, conclusosi con la vittoria della campagna pro-Brexit.

L’indagine è stata condotta dal Comitato di intelligence e sicurezza del Parlamento britannico e si basa in gran parte sulla testimonianza a porte chiuse di alti funzionari della comunità di intelligence britannica. Secondo quanto riferito, contiene prove di esperti russi appartenenti all’MI5, all’MI6 e al Government Communications Headquarters (GCHQ).

Secondo i media, il report è stato completato nel marzo di quest’anno e ha subito un processo di riduzione per salvaguardare i metodi e le fonti di intelligence. Il 15 ottobre è stato presentato a Downing Street e il 17 ottobre è apparso sulla scrivania del primo ministro britannico Boris Johnson. I politici britannici dell’opposizione sostengono che anche i resoconti sensibili vengono generalmente resi pubblici entro e non oltre 10 giorni dalla loro presentazione a Downing Street, il che significa che il documento avrebbe dovuto essere rilasciato prima del 28 ottobre.

Alcuni temono che, con il Parlamento in procinto di sospendere le operazioni, in previsione delle elezioni generali di dicembre, il rapporto rimarrà effettivamente nascosto alla vista del pubblico fino alla primavera del 2020. Ebbene, al di là delle disquisizioni di carattere politico-elettorale tra laburisti e conservatori, il dato che ci interessa sottolineare è l’ennesima conferma delle efficacia e della pericolosità della guerra cibernetica che la Russia ormai sta ponendo in essere nei confronti dell’Europa, che abbiamo avuto modo di illustrare in un articolo precedente.

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